MICRO- E MILLI-BIODIVERSITÀ IN AMBIENTE TERRESTRE: un viaggio alla scoperta della vita microscopica e millimetrica che abita il nostro pianeta

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 


Nell’ambito delle attività di divulgazione e ricerca dello Spoke 3 del Centro Nazionale per il Futuro della Biodiversità che include un nucleo di ricercatori del Dipartimento Scienze della Vita dell’Università di Modena e Reggio Emilia, si è svolta nel Campus di Modena l’iniziativa “Micro e Milli-biodiversità in ambiente terrestre”. L’evento ha previsto due momenti distinti – un Workshop e una Winter School – collegati strettamente dalla finalità di focalizzare l’attenzione di ricercatori, studenti e appassionati sulla biodiversità animale e vegetale, con un viaggio alla scoperta della vita microscopica e millimetrica che abita il nostro pianeta.

WORKSHOP
UN MONDO DI FORME VIVENTI MICROSCOPICHE:
PROBLEMATICHE E MODERNE TECNICHE IN TASSONOMIA

Modena, via G. Campi 103, Aula U0.3

Dilazioni debiti fiscali

Assistenza fiscale

 

Il workshop “Un mondo di forme viventi microscopiche: problematiche e moderne tecniche in tassonomia”, organizzato da Lorena Rebecchi, co-coordinatrice di Spoke 3 NBFC, e Anna Maria Mercuri del Dipartimento di Scienze della Vita dell’Università di Modena e Reggio Emilia si è svolto martedì 21 gennaio a Modena. L’evento è stato seguito da circa 60 partecipanti con una elevata prevalenza di dottorandi, studenti magistrali e dottori di ricerca, che hanno ascoltato 11 relatori apprezzandone la innovatività della ricerca e la condivisione delle esperienze personali nel condurre una ricerca di alto livello in tema di biodiversità. 

La giornata è iniziata con i saluti di benvenuto da parte di Lorena Rebecchi e da parte di Massimo Labra, Direttore Scientifico del Centro Nazionale per il Futuro della Biodiversità, che ha sottolineato l’importanza di creare/rafforzare reti tra i professionisti del settore, evidenziando come eventi come il workshop siano occasioni irrinunciabili per costruire collaborazioni durature e scambio di idee. 

Successivamente, sono seguiti i saluti istituzionali delle società scientifiche patrocinanti l’evento. Il primo intervento è stato di Antonella Canini, Presidente della Società Botanica Italiana, seguito dall’intervento di Cristina Giacoma, Presidente dell’Unione Zoologica Italiana. Entrambe hanno espresso apprezzamento convinto sulla importanza di incontri come questo tra le due società.
La parola è passata a Anna Maria Mercuri, che ha rivolto anch’essa un saluto di benvenuto ai partecipanti, esprimendo il suo entusiasmo per l’alta partecipazione e per il valore che il workshop può portare ai tanti giovani presenti.
Il primo relatore della giornata, Francesco Frati (Università degli Studi di Siena), ha introdotto il tema del workshop con il suo intervento dal titolo “Presente e futuro della tassonomia”, sottolineando l’importanza dell’approccio multidisciplinare e della tassonomia integrata che sta assumendo un ruolo cruciale nell’ambito della sostenibilità e delle politiche ambientali.

Il secondo relatore, Giuseppe Venturella (Università degli Studi di Palermo), ha affrontato un tema di fondamentale importanza con il suo intervento dal titolo “La biodiversità del futuro: il ruolo della botanica sistematica”, evidenziando come le ricerche tassonomiche svolgano un ruolo cruciale nel monitoraggio e nella conservazione della biodiversità.

Successivamente, diversi relatori si sono confrontati sulle problematiche e sulle moderne tecniche per lo studio della diversità biologica delle forme viventi microscopiche. Le tematiche trattate hanno riguardato le collezioni microbiche (Maria Gullo-UniMORE), i microfunghi filamentosi (Mirca Zotti-UniGE), le alghe verdi e i cianobatteri (Marco Cantonati-UniBO), il polline (Assunta Florenzano-UniMORE), i ciliofori (Valentina Serra-UniPI), i tardigradi (Roberto Guidetti-UniMORE), i gastrotrichi (Antonio Todaro-UniMORE), gli acari (Massimo Migliorini-UniSI) e i sirfidi (Daniele Sommaggio-UniMORE).

 

Al termine della giornata si è svolto l’“Incontro tematico su Biodiversità e Multidisciplinarietà”, una tavola rotonda che ha visto la partecipazione attiva di esperti del settore e studenti. L’incontro è stato moderato da 10 RTD-a e dottorandi di UniMORE impegnati nello studio della biodiversità italiana. La tavola rotonda è stata strutturata in modo da favorire un dialogo dinamico e interattivo, coinvolgendo attivamente il pubblico. Dieci domande, selezionate per stimolare la riflessione sui temi centrali della biodiversità e della multidisciplinarietà, sono state proposte ai partecipanti. Ogni domanda ha rappresentato un punto di partenza per una discussione aperta, che ha visto interventi sia da parte degli esperti sia da parte del pubblico. L’incontro ha offerto un’opportunità unica per stimolare il confronto tra diverse discipline e approcci, mettendo in luce l’importanza della multidisciplinarietà nell’affrontare le sfide legate alla biodiversità.

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

Immagine2

WINTER SCHOOL DI PALINOLOGIA

MORFOLOGIA POLLINICA: PARAMETRI, TASSONOMIA ED EVOLUZIONE

La Winter School dedicata alla morfologia pollinica, organizzata da Anna Maria Mercuri e Assunta Florenzano del Dipartimento di Scienze della Vita dell’Università di Modena e Reggio Emilia, ha visto la partecipazione di 20 iscritti, tra cui professionisti, ricercatori e neofiti del settore, provenienti da 12 atenei ed enti italiani e stranieri. L’evento, che si è svolto dal 22 al 24 gennaio, ha offerto un’ampia panoramica su parametri morfologici e analisi dei granuli di polline.

Nel corso delle tre giornate, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di approfondire vari aspetti della morfologia pollinica, alternando lezioni teoriche a esercitazioni pratiche. Ciascuno ha avuto a disposizione una scatola di vetrini didattici e una dispensa preparati appositamente. Il primo giorno è stato incentrato su una lezione teorico/pratica che ha permesso ai partecipanti di osservare al microscopio ottico diverse tipologie di polline, imparando a riconoscere i parametri morfologici utili all’identificazione. La giornata si è conclusa con una sessione di laboratorio in cui i partecipanti hanno preparato i propri vetrini pollinici. Il secondo giorno è stato dedicato all’evoluzione della morfologia pollinica, con l’osservazione di campioni monospecifici che hanno consentito di esplorare le linee evolutive delle Spermatofite. Inoltre, i partecipanti hanno esaminato vetrini di polline misto, affinando le loro competenze nell’analisi morfologica del polline. La Winter School si è conclusa con la visita del Laboratorio di Palinologia e Paleobotanica di Modena, un’opportunità per approfondire e conoscere meglio le attività di ricerca e la Palinoteca. I partecipanti hanno espresso grande soddisfazione per la qualità del programma, per la competenza dei docenti e per l’approccio pratico che ha permesso loro di acquisire competenze concrete da applicare nel proprio lavoro e nella ricerca scientifica.

Immagine3



Source link

Prestito personale

Delibera veloce

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link