I redditi del Comune di Reggio Emilia, Pedrazzoli scalza Bassi: è il consigliere comunale più ricco

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Reggio Emilia Il Paperone non è più l’avvocato Claudio Bassi di Forza Italia. Nel nuovo consiglio comunale, insediato l’anno scorso, lo surclassa il medico chirurgo Claudio Pedrazzoli, eletto nella lista del Pd, che ha dichiarato per il 2023 un reddito imponibile di 196.528 euro. A formarlo concorrono, al lordo di alcune voci, diverse entrate: 109.595 euro di pensione, 103.668 di lavoro autonomo, 2.838 più 49 per altri redditi e 1.791 per i fabbricati. Pedrazzoli ha 72 anni. Ha iniziato la carriera nel 1978 al Pronto Soccorso del Santa Maria Nuova. Nel 1980 ha intrapreso l’attività chirurgica sotto la guida di Umberto Parisoli e poi di Roberto Prati. Nel 2009 divenne direttore della chirurgia generale a prevalente indirizzo oncologico. Dieci anni dopo andò in quiescenza, pur continuando ad operare nell’arcispedale reggiano a titolo volontario. Dal 2020 ha un incarico a Villa Verde per le patologie della parete addominale.

Claudio Bassi ha denunciato invece un imponibile di 144.141 euro, derivante in gran parte dalla libera professione. Ha perso il primato reddituale, ma mantiene quello della longevità politico-amministrativa, avendo alle spalle quindici anni su un seggio di minoranza nella Sala del Tricolore e, prima, dieci anni di presidenza della circoscrizione del Centro storico. Al terzo posto si piazza un altro avvocato, Gianluca Vinci, che però ricava gran parte delle entrate dalla funzione di deputato, essendo stato eletto alla Camera nel 2021. Infatti al suo reddito imponibile di 127.550 euro l’indennità parlamentare contribuisce con un lordo di 114.505 euro. Vinci fa parte del consiglio comunale dal 2009, quando vi entrò in rappresentanza della Lega Nord. È passato a Fratelli d’Italia quattro anni fa. È un forense anche Giovanni Tarquini, che ha dichiarato un imponibile di 121.044 euro, ma proveniente quasi per intero dalla libera professione, per la quale risulta un lordo di 272.602 euro. È stato eletto per il centro destra con la lista civica che porta il suo nome.

Ritorniamo all’ambito medico con Fabrizio Aguzzoli, titolare di un reddito imponibile di 79.851 euro, il quale è stato rieletto per la lista di Coalizione civica, di cui è capogruppo. Aguzzoli ha svolto la parte principale della carriera al Santa Maria Nuova nella stessa divisione di chirurgia a prevalente indirizzo oncologico da cui proviene Pedrazzoli. Fa parte della Croce Rossa ed ha prestato servizio in Afghanistan nella base militare italiana come tenente medico e poi nell’ospedale di Emergency. La graduatoria reddituale continua con Matteo Iori, rieletto con il Pd e riconfermato presidente del consiglio comunale, il quale ha denunciato un imponibile di 68.184 euro, derivante in parte dall’attività nel Centro sociale Papa Giovanni XXIII. Dario De Lucia, rieletto con Coalizione Civica, dichiara nel 2024 un reddito di 66.076 euro e un lordo incassato per l’attività professionale nel 2023 di 60.214 euro. Giovanni Anceschi del Pd denuncia un reddito lordo da lavoro dipendente di 73.527 euro. L’imponibile di Cristian Paglialonga, capogruppo di Fratelli d’Italia, ammonta a 63.216 euro. Quello di Letizia Davoli, della lista Tarquini sindaco, arriva a 61.729 euro in un regime fiscale forfettario risultante da un reddito complessivo da lavoro autonomo di 65.408 euro. Lorenzo Melioli di Fratelli d’Italia ha un imponibile di 60.552 euro, derivante in massima parte da un agriturismo con un introito lordo di 246.887 euro.

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Fausto Castagnetti del Pd ha dichiarato per il 2023 un imponibile di 48.930 euro. Le consigliere dello stesso gruppo Cecilia Barilli, Ada Francesconi e Cinzia Ruozzi ne denunciano rispettivamente 42.231, 41.260 e 40.058. È del Pd anche Sara Paderni, che esercita un’attività autonoma con un reddito di 33.691 euro eccedente il minimale. Si passa al centro destra con Alessandro Aragona, Fratelli d’Italia, il cui imponibile risulta pari a 38.530 euro. Carmine Migale, della lista Tarquini sindaco, ha invece un regime forfettario ammontante a 37.440. Mattia Marziani di Fratelli d’Italia ne ha denunciati 31.074 di imponibile. Luisa Carbognani e Nando Ganassi del Pd seguono rispettivamente con 29.556 e 29.020 euro. Il capogruppo Riccardo Ghidoni ne dichiara 27.977. Giuliano Ferrari, anch’egli del Pd, arriva a un totale di 27.860 euro in quanto contitolare del laboratorio fotografico Superstudio. Rappresenta lo stesso partito Francesca Boni, a cui risulta un imponibile di 22.462. Gianni Bertucci, del Movimento Cinque Stelle, ha un regime forfettario su un reddito lordo di 18.381 euro. Nicolò Medici del Pd dichiara un reddito lordo da lavoro dipendente di circa 25mila euro. Alessandro Rinaldi, capogruppo della Lega, si ferma a 5.451, Fabiana Montanari del Pd a 10.366, Davide Corradi dello stesso gruppo a 4.498. Il giovane Federico Macchi, anch’egli del Pd, nel 2023 non aveva introiti. Rosario Martorana, capogruppo della lista Massari sindaco, è un operaio metalmeccanico delegato della Fiom. Né lui né Alessandro Miglioli (Europa verde e Possibile) hanno ancora presentato la dichiarazione dei redditi.  © RIPRODUZIONE RISERVATA



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