I Carabinieri Forestali del Lazio e della Sardegna: l’impegno del 2024 a difesa dell’ambiente e della biodiversità.

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(AGENPARL) – Roma, 6 Febbraio 2025

(AGENPARL) – gio 06 febbraio 2025 Comando Regione Carabinieri Forestale
“Lazio”
ATTIVITÀ OPERATIVA DEL COMANDO REGIONE CARABINIERI LAZIO
ANNO 2024
ATTIVITÀ OPERATIVA – STATISTICHE COMPARATE
I Carabinieri del Comando Regione Forestale “Lazio”, in media con gli anni precedenti, hanno
svolto oltre 82.000 controlli, contestando 1.518 reati e 2.880 illeciti amministrativi.
In particolare, sono state controllate 19.669 persone, di cui 14 tratte in arresto, 1.265 denunciate
in stato di libertà, nonché eseguiti 420 sequestri penali e 119 amministrativi, oltre a 43
perquisizioni locali e domiciliari, delegate dall’Autorità Giudiziaria.
I risultati conseguiti nel 2024 dai Carabinieri Forestali del Comando Regione “Lazio” si attestano in
sostanziale continuità con l’anno precedente, con un andamento crescente nell’attività di
prevenzione svolta sul territorio che registra un incremento del 2,5 % per quanto attiene al numero
di controlli posti in essere. Emerge, altresì, un significativo aumento nell’attività di repressione, con
il 14% in più dei reati perseguiti.
SETTORI DI INTERVENTO
Rifiuti e discariche
Durante l’azione di contrasto a traffici, stoccaggio e smaltimento illecito di rifiuti, nonché
discariche abusive – svolta attraverso 8.588 controlli (pari al 10,5% del totale) – si è proceduto a
contestare 440 reati, trarre in arresto 7 soggetti, denunciare in stato di libertà 446 persone,
eseguire 11 perquisizioni e 170 sequestri penali. Gli illeciti amministrativi accertati nel settore
sono stati 267, con sanzioni elevate di valore pari a € 544.586,41 (circa un terzo del totale) e 33
sequestri amministrativi. In questo ambito, sono state 2.639 le persone controllate.
L’impegno dei Carabinieri Forestali in questo specifico settore è essenziale per i riflessi che il
fenomeno della gestione illecita dei rifiuti, nelle sue molteplici declinazioni produce, non solo sull’
Ambiente, ma anche sulla Salute umana.
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Inquinamento
Il numero dei controlli eseguiti nell’ambito dell’azione di contrasto all’inquinamento idrico,
atmosferico, acustico, del suolo, delle acque di scarico e dell’utilizzazione agronomica delle acque
di vegetazione è pari a 1.631, la maggior parte dei quali concentrati nell’area meridionale della
Regione (provincie di Frosinone e Latina), caratterizzata da diversi insediamenti industriali e
particolarmente vocata allo sfruttamento delle risorse idriche in agricoltura.
L’attività condotta nel settore ha consentito di contestare 86 violazioni penali e 127 illeciti
amministrativi (+28% sul 2023), per un importo di sanzioni amministrative pari a € 360.352,28. A
tal proposito è interessante segnalare come l’efficacia dei controlli in questo specifico settore sia
dimostrata dal sensibile incremento, rispetto allo scorso anno, dei reati e degli illeciti amministrativi
contestati, rispettivamente, del 37% e 27%.
Le persone controllate sono state in totale 841, di cui 96 denunciate, con 25 sequestri, tra penali e
amministrativi, ed 1 perquisizione eseguiti.
Tutela del territorio
Le regioni Lazio e Sardegna, in cui operano i reparti dipendenti dal Comando Regione Carabinieri
Forestale Lazio, pur differendo sotto il profilo geologico, presentano punti in comune, tra i quali
l’eterogeneità del territorio che, in entrambi i casi, mostra una prevalenza di zone montuose e
collinari; nel Lazio, le pianure si collocano in prossimità della costa, che, per questa ragione, ben si
predispone a potenziali fenomeni di abusivismo edilizio. Proprio tale circostanza espone a una
diffusa e scarsa tendenza alla stabilità dei litorali, già di per sé sottoposti a fenomeni di erosione,
particolarmente significativi proprio nella regione laziale.
Le caratteristiche del territorio in cui operano i reparti dipendenti dal Comando Regione Carabinieri
Lazio, al pari della gran parte del territorio nazionale, sono indicative di zone dalla complessa
orografia e da sedimenti geologicamente instabili, che predispongono a fenomeni di dissesto
idrogeologico. I fenomeni di urbanizzazione, i prelievi di inerti (sabbia e ghiaia), la realizzazione di
aree industriali o artigianali in aree golenali, la ricerca di nuove aree agricole, il taglio boschivo
incontrollato ed in genere i fenomeni accentuati di antropizzazione, che hanno caratterizzato
l’ultimo cinquantennio, hanno contribuito alla destabilizzazione delle condizioni naturali di molti
torrenti e aste fluviali.
Peraltro, la straordinaria densità abitativa nelle zone limitrofe alla Capitale genera l’inevitabile
esposizione al rischio da parte della popolazione residente in quest’area.
Quanto registrato nell’area d’interesse della Capitale non trova simile riscontro nel resto della
regione Lazio, così come nell’isola sarda dove, secondo quanto osservato, nel corso degli ultimi
anni, dai reparti dipendenti dal Comando, lo spopolamento delle aree rurali ha determinato il
significativo dannoso depauperamento dei territori, in termini di perdita storico-culturale e
diminuzione delle buone pratiche agronomiche; analogamente, il decremento demografico
2
corrisponde non solo all’inevitabile espansione dei terreni incolti, ma anche alla scomparsa delle
cd. “sentinelle civiche” che, in molti casi, sono determinanti per la tempestiva attivazione di tutte
quelle misure idonee a prevenire eventi di dissesto idrogeologico, resi maggiormente frequenti dal
verificarsi di fenomeni atmosferici sempre più intensi ed avversi.
Il Comando Regione Carabinieri Forestale Lazio, attraverso le proprie articolazioni, capillarmente
distribuite a presidio del territorio, in particolar modo nella Regione Lazio, anche nel corso del
2024, ha svolto con efficacia la propria azione di legalità ambientale, con servizi di vigilanza mirati,
prevenendo e contestando gli illeciti amministrativi e penali in materia di tutela dell’assetto
idrogeologico e urbanistico-edilizio, oltre che delle utilizzazioni forestali e dello sfruttamento delle
cave.
In tali settori, all’esito dei 41.321 controlli effettuati, sono stati accertati 286 reati e denunciati in
stato di libertà 371 presunti autori di reato, con 65 sequestri effettuati, tra penali e amministrativi,
e 6.077 persone controllate. Gli illeciti amministrativi contestati sono stati 888, per un importo di
sanzioni elevate pari a € 483.664,31 (oltre il 25% del totale).
Tutela della fauna
L’attività ha riguardato controlli nei settori della caccia, della pesca, degli animali di affezione, del
maltrattamento degli animali e del rispetto delle norme di polizia veterinaria.
In questo ambito, sono stati eseguiti 10.124 controlli, 5.501 verifiche su persone ed accertati 152
reati che hanno portato a 104 denunce in stato di libertà, 120 sequestri penali e 17
amministrativi, oltre a 15 perquisizioni locali e personali.
Gli illeciti amministrativi accertati sono stati 581, con sanzioni elevate per un importo pari a €
147.157,96.
In questo settore, prevalgono le violazioni nei confronti degli animali da reddito, seguite da quelle
relative agli animali d’affezione e in materia di caccia. Un terzo dell’attività di controllo e
repressiva è stata svolta nella provincia di Latina, dove sono attivi numerosi allevamenti, seguita
dalle provincie di Roma e Rieti, anche quest’ultima ad elevata vocazione zootecnica e venatoria.
In questo specifico ambito, interessante osservare come i sequestri eseguiti siano più che triplicati
rispetto all’anno precedente, con un significativo incremento (+15%) anche delle persone
sanzionate amministrativamente.
Con riguardo al fenomeno degli avvelenamenti di fauna, sia selvatica che domestica, con impiego di
esche tossiche, anche al fine di scongiurare il diffondersi del danno ambientale sulla biodiversità
presente nei territori interessati, particolarmente efficace è risultato essere, in affiancamento
all’attività d’indagine mirata assicurata dai reparti Forestale, lo svolgimento di ispezioni preventive
e d’urgenza da parte dell’Unità Cinofila Antiveleno di Rieti, per le quali si è dimostrata
fondamentale proprio la tempestività delle segnalazioni.
Tutela della flora
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L’attività svolta dai reparti dipendenti dal Comando Regione Carabinieri Forestale Lazio nel settore
della raccolta di funghi, tartufi, prodotti del sottobosco, nonché del commercio del legno e specie
vegetali, è espressione di una delle principali missioni svolte a difesa della biodiversità e tutela del
bosco, nella sua integrità. Il prelievo incontrollato di risorse naturali, infatti, unitamente alla
degradazione e frammentazione degli habitat e all’inquinamento, produce una perdita inestimabile
di vita, da cui possono scaturire imprevedibili rischi ambientali per gli ecosistemi.
I controlli svolti sono stati 4.937, dei quali più della metà nelle provincie di Latina e Roma, con
1.765 persone controllate e 46 sequestri amministrativi.
Il personale operante ha riscontrato 3 reati e 367 illeciti amministrativi, con sanzioni per un
importo pari a € 126.262,89.
Particolare menzione merita l’attività riconducibile all’applicazione del Regolamento EUTR, in
materia di commercio di legno e prodotti da esso derivati, attraverso il mantenimento del previsto
sistema di dovuta diligenza da parte delle aziende che immettono legno sul mercato, anche di
provenienza nazionale. La situazione congiunturale in ordine all’attuale crisi energetica, diretta
conseguenza del conflitto in Ucraina, ha infatti riverberato i suoi effetti anche sui combustibili di
origine vegetale (legna e pellet), determinando difficoltà di approvvigionamento ed elevati costi sul
mercato, facendo sì che i boschi riacquistassero una funzione economica di rilievo.
Incendi boschivi
Anche nel corso della stagione estiva 2024, l’attività di prevenzione è stata significativa e intensa,
con 2.734 controlli effettuati e 733 soggetti identificati.
I reati accertati sono stati complessivamente 344, con 28 persone denunciate e 2 arresti.
L’intensa attività di monitoraggio del territorio e delle aree percorse dal fuoco, per l’eventuale
accertamento di violazioni amministrative connesse, ha condotto ad elevare 256 verbali
amministrativi, per sanzioni di importo pari a € 40.558,30.
A decorrere dal mese di giugno, in concomitanza con l’inizio della campagna estiva AIB, come per
gli anni precedenti, è stato incrementato il numero di pattuglie 1515, prevedendo turnazioni serrate
di militari specializzati nell’attività di repertazione e applicazione del Metodo delle Evidenze
Fisiche.
In particolare, il Gruppo Carabinieri Forestale di Latina, con l’ausilio di ulteriori pattuglie
provenienti dai Gruppi Carabinieri Forestale di altre province, ha svolto un’attività preventiva
particolarmente efficace nel cosiddetto “Hot spot”, ricadente nelle zone dei comuni di Fondi e Itri.
Similare dispositivo rafforzato è stato impiegato nella Riserva Naturale Statale del Litorale
Romano.
Altri settori
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In tutti gli altri settori in cui hanno operato i Carabinieri Forestali del Lazio e Sardegna nel corso del
2024, in particolare in materia di tutela delle aree protette, delitti contro il patrimonio e contro
la Pubblica Amministrazione, tutela della salute e delle aree protette e codice della strada,
sono stati effettuati 12.862 controlli, contestati 207 reati e 394 illeciti amministrativi, con
sanzioni di importo pari ad € 175.259,15 e 12 sequestri amministrativi.
Sono state inoltre controllate 2.113 persone, di cui 217 denunciate; eseguiti 33 sequestri penali,
4 arresti, tutti nella provincia di Roma, e 11 perquisizioni.
Grafico 1
Con riguardo all’andamento delittuoso registrato nel corso del 2024, gli illeciti penali relativi ai
settori delle discariche e rifiuti, con il 29% del totale, primeggiano sugli altri, seguiti da quello degli
incendi boschivi (+4% rispetto allo scorso anno), della tutela del territorio e della tutela della fauna.
Grafico 2
5
In merito all’attività repressiva, questa segue tendenzialmente e naturalmente l’andamento della
delittuosità. Il 35% dei soggetti è stato denunciato per reati in materia di rifiuti e discariche, il 30%
per reati in materia di tutela del territorio e il restante 35% per reati commessi in base ad altre
normative.
Grafico 3
Per quanto attiene agli illeciti amministrativi, il 31% delle sanzioni amministrative pecuniarie è
stato elevato per violazioni nel settore urbanistico-edilizio, del vincolo idrogeologico, delle
utilizzazioni forestali e dello sfruttamento delle cave. Il 20% è stato elevato in materia di caccia,
pesca, animali di affezione, maltrattamento degli animali e rispetto delle norme di polizia
veterinaria. Il 13% ha riguardato violazioni in materia di tutela della flora, il 9% discariche ed
inquinamenti ed il settore incendi.
Grafico 4
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ALTRE ATTIVITÀ
Servizio Meteomont
Il Centro Settore Meteomont (Ce.Se.M.) “Appennino Laziale”, con competenza nella Regione
Lazio, si avvale di personale dei Carabinieri Forestale con qualifiche di Osservatore, Esperto e
Previsore Neve e Valanghe.
Il Ce.Se.M. si occupa della valutazione e del controllo del manto nevoso, mediante attività di
rilevamento dati, svolta da 23 militari qualificati e le 8 Stazioni Meteonivologiche Tradizionali
(SMT), dislocate nei due sotto-settori “Terminillo Monti Reatini e Laga” e “Monti Simbruini e
Meta”. La rete di monitoraggio è infine integrata dai Nuclei Itineranti di Rilevamento Esperti Neve
e Valanghe, composti da Carabinieri altamente specializzati e con un’elevata preparazione fisica, e
dalle “pattuglie Nevemont”, costituite da militari dei Nuclei Carabinieri Forestale e Nuclei
Carabinieri Parco, che vengono direttamente allertate dal Centro Nazionale Meteomont affinché
provvedano, nell’ambito dei servizi in atto, alla raccolta di informazioni sulle condizioni del tempo,
sull’altezza della neve al suolo e sullo stato della viabilità.
Tutti i dati provenienti dal territorio vengono controllati e
validati dal Ce.Se.M., per la redazione, con cadenza
quotidiana, del Bollettino di previsione del pericolo valanghe,
trasmesso poi alle Centrali operative dell’Arma e a tutte le
autorità preposte a gestire nel territorio le emergenze e gli
interventi di protezione civile. Il Bollettino, pubblicato tutti i
giorni alle ore 14:00, è consultabile sull’App Meteomont e sul
sito web https://meteomont.carabinieri.it.
Nel corso del 2024, sono stati svolti:
– n. 1072 rilievi presso i campi fissi di rilevamento
meteonivometrici, dalle Stazioni Meteonivometriche
Tradizionali di Leonessa, Rieti, Cittareale e Amatrice, per la
provincia di Rieti, Filettino, Guarcino e Picinisco, per la
provincia di Frosinone, e Arcinazzo Romano, per la provincia
di Roma;
– n. 46 rilievi dai nuclei itineranti, su pendii lungo i classici itinerari frequentati da escursionisti,
per la verifica del manto nevoso.
A beneficiare dell’attività assicurata in questo settore dai Carabinieri Forestali della Regione sono
gli sciatori, escursionisti e turisti, che vogliono godere in sicurezza della montagna, svolgendo
attività alpinistica, sciistica o semplicemente escursionistica, nel pieno rispetto dell’ambiente e
riducendo al minimo il rischio di essere travolti da valanghe o, addirittura, provocarle
inconsapevolmente, a causa di condotte poco accorte.
7
Unità Cinofila Antiveleno
L’Unità Cinofila Antiveleno di Rieti, con competenza sull’intera Regione Lazio, esegue,
congiuntamente ai reparti dislocati sul territorio dell’intera Regione, molteplici servizi preventivi ed
ispezioni d’urgenza per la ricerca di esche, bocconi e carcasse di animali avvelenati.
L’Unità Cinofila Antiveleno di Rieti ha
eseguito, congiuntamente ai reparti
dislocati sul territorio dell’intera Regione,
un totale di 99 ispezioni, di cui 72
preventive, con particolare attenzione
alle zone a vocazione tartufigena, e 27
d’urgenza, di cui n. 4 fuori regione.
Durante tale attività, 10 ispezioni sono
risultate positive con il rinvenimento n.
18 reperti, di cui 4 risultati avvelenati;
per i restanti si è in attesa di responso da
parte degli Istituti Zooprofilattici.
[Usare una citazione significativa del documento per
Il conduttore dell’Unità è un sottufficiale dei Carabinieri Forestale che ha conseguito la qualifica
dopo un percorso formativo presso il Centro Cinofili Carabinieri di Firenze, storico Istituto
dell’Arma per la formazione dei propri militari e quadrupedi da impiegare in servizi preventivi e
operazioni di polizia giudiziaria, ricerca e soccorso. Il cane, di nome Asia, è un pastore belga
Malinois femmina, di quattro anni, anch’esso addestrato presso il Centro di Firenze, dotato di un
olfatto straordinario e una spiccata attitudine alla ricerca e al gioco. I pastori Malinois presentano un
temperamento forte che richiede una mano ferma per l’addestramento e capacità da esperti cinofili
per poter essere gestiti. Solo la preparazione accurata, una dedizione costante e un profondo
affiatamento consente all’Unità Cinofila di svolgere con efficacia le delicate attività cui è deputata.
Quando l’Unità Cinofila viene attivata, il quadrupede, indirizzato dal proprio conduttore, perlustra il
territorio e, laddove individui e segnali il materiale sospetto, arrestandovisi in prossimità (cosiddetto
freezing), il conduttore lo premia con giochi e carezze. Le Unità Cinofile Antiveleno non lavorano
mai da sole, ma sono seguite da altri Carabinieri Forestale, pronti ad occuparsi di tutte le attività
necessarie a ricostruire la dinamica dell’avvelenamento, per individuarne gli eventuali responsabili.
La costante presenza dell’Unità sul territorio ha consentito di esercitare un valido deterrente per lo
specifico reato di uccisione di animali mediante avvelenamento.
CITES
Il Nucleo Carabinieri CITES, presso il Centro Anticrimine Natura di Cagliari, da cui dipende anche
il Distaccamento CITES di Olbia, svolge mirata attività di controllo:
8
– sulla detenzione e sul commercio di esemplari vivi e morti di fauna e flora appartenenti a specie
minacciate di estinzione e per questo tutelate dalla Convenzione di Washington, nota anche
come C.I.T.E.S. (Convention on International Trade in Endangered Species of flora and
fauna);
– sul commercio internazionale di legname, al fine di prevenire e reprimere il fenomeno del
cosiddetto “illegal logging”, in applicazione delle normative FLEGT e EUTR.
Nel corso del 2024, le attività svolte dal Nucleo CC
CITES di Cagliari si sono inoltre sviluppate nell’ambito
di campagne nazionali antibracconaggio, organizzate dal
Raggruppamento Carabinieri CITES, in particolare
nell’area individuata quale “Black-spot”, nel Sud della
Sardegna.
I militari specializzati CITES sono stati impegnati
soprattutto nel controllo di privati cittadini ed attività
commerciali che si occupano di vendita di esemplari tutelati dalla normativa di settore, con
particolare riguardo al commercio di avorio, di rapaci e animali d’affezione.
Tenuto conto anche dell’attività svolta nello specifico
settore, anche da altri reparti dipendenti dal Comando
Regione, sono stati complessivamente effettuati 171
controlli, per un totale di 169 persone controllate, di
cui 17 denunciate. I reati contestati sono stati in tutto
18, cui si aggiungono 4 illeciti amministrativi
contestati, con sanzione di importo pari ad € 30.600,00
e 17 sequestri penali.
Educazione ambientale
L’attività di divulgazione ed educazione ambientale costituisce senza dubbio un obiettivo strategico
per il presente e per il futuro del nostro Paese, essendo necessario un profondo cambiamento di
mentalità che coinvolga le Istituzioni, la scuola, le imprese e i singoli cittadini. Questa nuova
consapevolezza non può che partire dai “più giovani”, verso i quali i reparti del Comando Regione
Carabinieri Lazio dimostrano da sempre una particolare attenzione, mediante l’organizzazione di
eventi di educazione ambientale ad ampio respiro, ovvero su temi specifici, invitando gli studenti
presso le proprie sedi o intervenendo direttamente nei plessi scolastici attraverso propri
rappresentanti.
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