Alla Sisport Torino il 18° Trofeo GS Aragno

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La 18°è edizione del Trofeo di Nuoto G.S.Aragno se la porta a casa la Sisport di Torino, come lo scorso anno, che si impone sulla Ligure Superba Nuoto, chiude al terzo posto SSV Bozen. Sono tanti i primati caduti in questa manifestazione, almeno quindici, tra cui spiccano la combinata 50 e 100 dorso di Giada Gorlier Aquatica Torino, nei 200 rana di Giorgia Crepaldi Libertas Nuoto Novara, di Costanza Cocconcelli nei 100 stile Fiamme Gialle. Tra i liguri Anna Balbis nei 50 rana RN Imperia Raineri, 200 rana Klaudio Agaj Genova Nuoto MySport che ha polverizzato quello che era il record di Nicolò Martinenghi.

E allora è proprio Costanza Cocconcelli, a raccontarsi. Da Bologna a Firenze, passando per il gruppo sportivo delle Fiamme Gialle, di ritorno dalle Olimpiadi di Parigi si è fermata a Pra’ per nuotare al Trofeo Aragno. Ha i cerchi olimpici tatuati sul braccio, le idee chiare, il sorriso aperto e tanti obiettivi. “Questo è un Meeting importante, organizzato bene, tanta gente in acqua e sulle gradinate, è la mia prima volta e sono felice di esserci. Dal punto di vista tecnico si colloca in una fase cruciale della stagione e per chi è reduce dai Giochi con la necessità di riprendersi emotivamente e trovare nuovi stimoli, è un valore aggiunto”. Iscritta all’Università di Bologna, facoltà di Scienze Politiche e ribadisce il verbo di Lorenzo Zazzeri e Matteo Restivo, di sostenere la doppia carriera, con attenzione e rispetto per lo sport e l’istruzione.

E’ un campioncino di casa nostra, Klaudio Agaj, Genova Nuoto, ha quindici anni ed è alto 190 centimetri, alto quindi e bello, non solo fuori, esce dall’acqua e indossa le medaglie da campione italiano nei 100 e 200 rana con il primato che era di Martinenghi, mica l’ultimo, obiettivo gli Assoluti di aprile a Riccione: -“Questo è un bel Trofeo, atmosfera giusta e momento perfetto per testare a che punto siamo, mi sento bene”. Orgoglioso delle sue origini, da un paesino dell’Albania e quando torna a casa fanno festa: – “Papà è arrivato con la nave, dormiva per terra, poi lo ha raggiunto la mamma, io sono nato qui. In piscina a tre anni e non mi sono più fermato. Obiettivi? Le Olimpiadi ma anche lo studio, vorrei diventare fisioterapista e magari allenare”.

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Idee chiare come tutti coloro che hanno trascorso il fine settimana nell’impianto I Delfini con il piatto forte servito dalla presentazione del libro “Laurearsi Campioni” con Lorenzo Zazzeri che rappresenta anche Andrea Restivo, prima parla e poi nuota il gigante fiorentino. Racconta della sua carriera tripla, laureato in Scienze Motorie con 110/110 e lode, le medaglie Olimpiche (l’ultima di Parigi non si è rovinata perché la tiene come un diamante), quelle Mondiali ed Europee, e la carriera di pittore. E racconta di quanto siano fondamentali nella crescita di un’atleta: genitori, insegnanti, allenatori. E chiude annunciando il prossimo obiettivo: – “I Giochi di Los Angeles saranno nel 2028 alla vigilia dei miei 34 anni, il compimento di un cerchio e io vorrei esserci ancora puntando su una longevità agonistica che ora diventa la mia nuova sfida che mi fa tuffare verso il futuro e nuotare nell’infinito mare della vita che verrà”.

Quanta emozione per la gara nuotata dai ragazzi che partecipano al progetto Goccia dopo Goccia, tutta la gradinata a tifare per loro, sono stati i più applauditi, hanno vissuto la loro olimpiade, insieme ai genitori commossi e agli educatori dell’Associazione Il Cucciolo che puntano ad autonomia ed indipendenza. C’era Massimo Pedersoli che proprio un anno fa partì da Pra’ per il Cammino Superbo per raccogliere fondi e parlare di autismo. La consegna del ricavato proprio oggi, ai Delfini e all’Associazione L’Amore è di Imperia rappresentata da Simone Noceti.

Le parole di Marco Bucci, presidente della Regione Liguria, descrivono l’atmosfera di questo Meeting: – “Un entusiasmo incontenibile e presenze spettacolari, società, atleti, famiglie. Qui a Prà c’è l’esempio di come si devono svolgere le manifestazioni perché non c’è solo lo sport ma una comunità intera. L’agonismo ci vuole per puntare sempre in alto, lo sport ci permette di essere cittadini migliori chi lo pratica sta lontano dalla strada, per questo le amministrazioni pubbliche devono investire. Nel futuro vedo un Trofeo Internazionale, l’ho detto ai dirigenti: noi ci siamo e aspettiamo delle idee da mettere in pratica”

Chiude Marco Giglione direttore del Trofeo: – “Orgoglioso anche di questa edizione, siamo riusciti a conciliare sport, cultura e sociale. La stanchezza ci porta a riflettere sul futuro: accogliamo le parole espresse dal presidente Bucci, noi ci siamo ma abbiamo bisogno di tutto il resto. Grazie davvero a tutti, in particolare al mio squadrone”.



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