Concordato semplificato per la Prandelli di Lumezzane (Bs) #finsubito prestito immediato

Concordato semplificato per la Prandelli di Lumezzane (Brescia), azienda ultracentenaria specializzata nella produzione di tubi in materie plastiche. Qualche giorno fa, infatti, Gianluigi Canale giudice delegato del tribunale di Brescia ha ammesso la Prandelli alla procedura nominando quale ausiliario Antonio Donda e accogliendo il ricorso presentato per conto della società dall’avvocato Gioacchino Tavella dello studio CT Law.

La società è nata nella forma attuale nel 1995 ma le sue origini risalgono al 1899 ed è controllata da Vittoria Prandelli e da Laura e Roberto Franconi nella loro qualità di eredi pro indiviso di Vittorio Franzoni. Il concordato semplificato è giunto dopo che nel luglio scorso la società per garantire la continuità dell’attività anche ai 53 dipendenti ha siglato un contratto d’affitto del ramo aziendale di quattro anni per un canone annuo di 60mila euro annui con la controllata newco Ipf.

La crisi societaria iniziata con la pandemia s’è poi aggravata con i rincari dei prezzi dei materiali e dell’energia e a quel punto sono state avviate trattative con potenziali acquirenti tra cui la Reliance Worldwide quotata in Australia, trattativa che non è però andata buon fine così come il successivo tentativo di composizione negoziata della crisi con un accordo di ristrutturazione del debito. Il piano di concordato semplificato si basa fra l’altro anche sulla vendita di terreni e immobili valutati 5,5 milioni e delle due partecipazioni (Prandelli Polska e Coprax) valutare 1,8 milioni per un valore presunto dell’attivo concordatario di 10,1 milioni.

Va segnalato che la spagnola Investrial Corporativo ha presentato un’offerta di acquisto di Prandelli Polska per 2,6 milioni, valore che «pare congruo» come sottolinea il ricorso e tale da rendere il concordato semplificato più vantaggioso per i creditori della mera liquidazione. E l’ausiliario nominato dal tribunale seguirà appunto la cessione dell’asset.

Prandelli ha chiuso il bilancio 2023 con ricavi per 12,3 milioni in calo dai 22,7 milioni dell’anno prima e un patrimonio netto di 1,7 milioni a fronte di debiti per 14 milioni, ma il bilancio ha visto il revisore Hlb Analisi non esprimere un giudizio.