NAPOLI ā Lā 8 febbraio 2025 riparte la stagione del Teatro Area Nord #ConfiniAperti 2025 con la direzione artistica di Hilenia De Falco e Lello Serao: drammaturgia contemporanea, teatro di figura, danza contemporanea e musica fino a maggio. Ad aprire āLa morte ovvero il pranzo della domenicaā di Dammacco/Balivo.
Finanziamenti personali e aziendali
![](https://www.adessonews.eu/wp-content/uploads/2024/08/richiedi-informazioni_1-300x59-2.png)
Prestiti immediati
Ā
SarĆ lo spettacolo āLa morte ovvero il pranzo della domenicaā in cartellone lā8 e 9 febbraio ad inaugurare #ConfiniAperti 2025, la nuova stagione del TAN, dopo il successo dellāormai consueto āArea Nord in Festivalā.
Uno spettacolo lieve e toccante intorno al piĆ¹ grande tabĆ¹ della nostra cultura. Serena Balivo e Mariano Dammacco, binomio artistico noto per la capacitĆ di muoversi con passo leggero tra poesia e narrazione, ci conducono dentro un rito che appartiene a molti: il pranzo della domenica. Una coppia di anziani e la loro figlia in attesa di separarsi, di doversi salutare. Lo spettacolo, prodotto da Compagnia Diaghilev, appare come un invito a partecipare a un congedo appassionato e divertito che prova a restituirci la bellezza della vita stessa allāinterno dellāesperienza dellāultima separazione dalle persone amate. In scena Serena Balivo, giĆ Premio Ubu come migliore attrice under 35 e Premio Ivo Chiesa, dĆ corpo e voce a una donna non piĆ¹ giovane che ogni domenica va a pranzo dai suoi genitori ultranovantenni, forse i veri protagonisti del delicato e umoristico testo di Mariano Dammacco, giĆ Premio Ubu come migliore novitĆ drammaturgica per āSpezzato ĆØ il cuore della bellezzaā.
![](data:image/gif;base64,R0lGODlhAQABAIAAAAAAAP///ywAAAAAAQABAAACAUwAOw==)
Si prosegue il 15 e 16 febbraio con
Out della Compagnia Unterwasser di e con Valeria Bianchi, Aurora Buzzetti, Giulia De Canio. Out ĆØ uno spettacolo visuale, multidisciplinare, unāoriginale fiaba di formazione raccontata attraverso il linguaggio immaginifico del teatro di figura, unāopera poetica per adulti, che puĆ² essere vista anche dai bambini. Un viaggio iniziatico che conduce il protagonista fuori dalla casa, metafora delle certezze, per metterlo in relazione col mondo e con i suoi inevitabili contrasti.
![](data:image/gif;base64,R0lGODlhAQABAIAAAAAAAP///ywAAAAAAQABAAACAUwAOw==)
In calendario nel mese di marzo 3 appuntamenti a partire dal 1 marzo con
Era ottobre di Tino Caspanello che ĆØ anche interprete in scena insieme con Dino CalabrĆ². Un appuntamento quotidiano, quello tra i due protagonisti, per trascorrere insieme una parte del giorno, per non rimanere confinati nelle gabbie di cittĆ votate ormai esclusivamente allāefficienza e alla produttivitĆ , per non cedere alle sirene televisive e per non soccombere sotto il peso dei ricordi. Come per ogni appuntamento ci sono delle regole, delle convenzioni da rispettare, ma anche piccoli corto circuiti, che, apparentemente fastidiosi, regalano qua e lĆ spunti di tenerezza e ironia a due vite che vivono, senza dirselo, la paura dellāabbandono.
![](data:image/gif;base64,R0lGODlhAQABAIAAAAAAAP///ywAAAAAAQABAAACAUwAOw==)
A seguire lā8 e 9 marzo Giuseppe Scoditti del Collettivo Contenuti Zero con
Paolo Sorrentino vieni devo dirti una cosa ā tutto quello che avrei sempre voluto dire a Sorrentino ma che non ho mai osato dirgli, uno spettacolo di e con Giuseppe Scoditti scritto con GabrieleĀ Gerets AlbaneseĀ che ne cura anche la regia, prodotto da Teatri di Bari. Una storia che si sviluppa davanti ai nostri occhi con una meravigliosa libertĆ e leggerezza espressiva, passando dal cinema raccontato al cinema rappresentato, dalla stand up comedy al teatro fisico, dal monologo serio a quello surreale, regalandoci ad ogni momento sorprese narrative e deflagrazioni comiche di grande intelligenza scenica. āNel 2018 ho fatto un provino per un film di Paolo Sorrentino ā spiega Scoditti ā E non sono stato preso. Adesso vorrei dire delle cose a Paolo. Tutto quello che non gli ho detto dopo quel no. Questo spettacolo nasce esclusivamente per questo motivo.ā Il pretesto ā il provino che realmente ĆØ accaduto e viene raccontato con esilarante precisione ā descrive certo il mondo dello spettacolo, con le sue ossessioni e i suoi paradossi, ma si trasforma gradualmente e felicemente in una storia universale sulla forza dei sogni, sulla difficoltĆ , soprattutto per le nuove generazioni, di realizzare i propri obiettivi e le proprie ambizioni.
![](data:image/gif;base64,R0lGODlhAQABAIAAAAAAAP///ywAAAAAAQABAAACAUwAOw==)
Il 30 marzo sul palco del TAN Igor x Moreno con uno spettacolo fuori dallāordinario che puĆ² definirsi di danza-canzone dal titolo
Concerto creato e interpretato da Moreno Solinas, anche autore delle canzoni e Igor Urzelai. Due coreografi e un compositore muovono i primi passi nella Danza-Canzone, ricalcando la concezione gaberiana di Teatro Canzone. La narrazione si costruisce su una scaletta di canzoni, scritte e cantate dal vivo da Moreno Solinas e arrangiate da Simone Sassu, le cui composizioni collocano lo spettacolo in un paesaggio sonoro elettronico e sintetico, creato da strumenti digitali, in contrasto con la qualitĆ dichiaratamente analogica della voce e del corpo di Solinas.
![](data:image/gif;base64,R0lGODlhAQABAIAAAAAAAP///ywAAAAAAQABAAACAUwAOw==)
Il 5 e 6 aprile sarĆ in scena la compagnia Dispensa/Barzotti finalista premio inbox 2024 con il āmagicoā
The Barnard loop spettacolo di clown
e
magie nouvelle ideato e scritto daĀ Alessandra Ventrella, anche regista, e Rocco Manfredi conĀ Jacopo Maria Bianchini e Rocco Manfredi. Una moca che versa caffĆØ senza esaurirsi mai, il vaso di una pianta che prende vita e ci consola, un letto nel quale appaiono continuamente gli oggetti piĆ¹ disparatiā¦ La notte che questāuomo si trova ad affrontare ĆØ continuamente costellata di accadimenti surreali a cui non riusciamo a dare risposta. La magia per raccontare un sogno, oggetti quotidiani che si animano per dare vita alla nostra immaginazione, lāhumour per navigare nella nostra interioritĆ . Il mondo che ci circonda ĆØ governato da leggi fisiche che marcano in maniera netta il confine tra illusione e realtĆ , ma cosa succederebbe se non fosse piĆ¹ cosƬ?Ā Cosa accadrebbe se la nostra camera e i nostri oggetti dovessero scomparire, muoversi o levitare contro la nostra volontĆ ? The Barnard Loop, ālāanello di Barnardā ā nebulosa nella costellazione di Orione di cui non conosciamo esattamente alcunchĆ© ā tratta con delicatezza la paura di essere un nessuno che nulla sa con certezza, la sensazione di essere un piccolo punto nellāimmensitĆ dellāuniverso.
![](data:image/gif;base64,R0lGODlhAQABAIAAAAAAAP///ywAAAAAAQABAAACAUwAOw==)
Lā 11 aprile per la prima volta al Teatro Area Nord la cantautrice napoletana Flo in un concerto dal titolo
La canzone che ti devo una storia di pagine e canzoni,
un ā
bookonzertā di e con Flo, accompagnata da Ernesto Nobili alla chitarra e Francesco di Cristofaro alla fisarmonica, flauti, baglamash. Ne
La canzone che ti devo Flo ci canta e ci racconta il tempo avventuroso, leggero e malinconico dellāadolescenza. Crudele e spiazzante, Napoli fa da sfondo ad un racconto fatto di parole e canzoni. Quelle scritte dalla cantautrice e quelle che lāhanno cresciuta. La playlist o, come avremmo detto negli anni Novanta, quando ha inizio questa storia, la compilation di una ragazza invisibile, nata e cresciuta nella periferia di cemento abusivo, con una bella voce e dunque una possibilitĆ . Lo spettacolo accompagna il pubblico per circa unāora e mezza in un piccolo viaggio di formazione che partendo dalla Napoli di Maradona e del contrabbando, arriva alla Biennale, a Parigi, a CittĆ del Messico. Dieci capitoli per dieci incontri straordinari e inattesi, che hanno cambiato la vita della nostra coraggiosa protagonista. Una galleria di personaggi e situazioni raccontati con le canzoni che essi stessi hanno ispirato e con le parole dellāomonimo romanzo pubblicato da Marotta e Cafiero editore. La voce evocativa e temeraria si intreccia con le note di una chitarra, ad un tempo ritmica e romantica, che si muove tra suggestioni sudamericane e canzone dāautore. Il canto viscerale di Flo orchestra un rituale collettivo e arriva come una spina nel fianco della nostra memoria e dei nostri sentimenti.
![](data:image/gif;base64,R0lGODlhAQABAIAAAAAAAP///ywAAAAAAQABAAACAUwAOw==)
Si chiude con 3 appuntamenti di danza contemporanea curati da Antonello Tudisco che vanno sotto il nome di āTanz la danza al TANā: 10 maggio
Strangers in the night ideato e progettato da Carlo Massari con Jos Baker entrambi anche interpreti con Linus Jansner e ispirato aĀ
La MetamorfosiĀ di Franz Kafka, inoltre Massari condurrĆ un workshop presso SpazioKƶrper organizzato in collaborazione tra Kƶrper, Interno5 e Teatro Area Nord.
![](data:image/gif;base64,R0lGODlhAQABAIAAAAAAAP///ywAAAAAAQABAAACAUwAOw==)
Il 17 maggio
Kittens studio nĀ°1 di Angelo Petracca con Verdiana Gelao e Angelo Petracca sul rapporto tra i corpi e lāincessante sviluppo dellāintelligenza artificiale prodotto da Interno5.
To my skin una produzione Cornelia che vede coreografi di due distinte performance ispirate al tema del cambiamento climatico, Antonio Ruz e Mauro de Candia.Ā Il Teatro Area Nord ĆØ raggiungibile anche tramite il servizio navetta āPolibusā messo a disposizione dal Comune di Napoli. Le attivitĆ del Teatro Area Nord sono sostenute dalla Regione Campania.
Ā
Info biglietti e navetta: 081 5851096/081 5514981
teatriassociatinapoli@gmail.com
Ā