Nuova rateizzazione fiscale 2025: guida pratica e regole

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Con l’entrata in vigore delle nuove regole in materia di rateizzazioni, previste dal Decreto Legislativo n. 110/2024 nell’ambito della Riforma fiscale, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione (AdeR) ha rafforzato il proprio impegno verso una gestione più accessibile e trasparente dei debiti fiscali. Dopo aver lanciato il portale digitale “Rateizza adesso” all’inizio dell’anno, che consente ai contribuenti di richiedere telematicamente dilazioni fino a 120mila euro con una semplice domanda, l’AeR ha pubblicato anche una guida operativa aggiornata.

In vigore dal 1° gennaio 2025, questa guida costituisce un riferimento pratico per comprendere le nuove regole sulla rateizzazione e sulle modalità di pagamento dilazionato dei debiti fiscali. L’obiettivo è sostenere i contribuenti nella regolarizzazione delle posizioni debitorie con strumenti innovativi e semplificazioni procedurali.

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Nuove regole per la rateizzazione dei debiti fiscali dal 2025

A partire dal 1° gennaio 2025, entrano in vigore le nuove regole per la rateizzazione dei debiti fiscali, introdotte dal Decreto Legislativo n. 110/2024, che modifica l’articolo 19 del DPR n. 602/1973. La riforma innalza progressivamente il numero massimo di rate richiedibili per la dilazione dei debiti tributari su semplice richiesta, passando, infatti, a:

  • 84 rate, cioè 7 anni, per le istanze presentate nel 2025 e nel 2026;
  • 96 rate, 8 anni, per le istanze presentate negli anni 2027 e 2028;
  • 108 rate, 9 anni, per le istanze presentate dal 2029.

Questa misura intende agevolare i contribuenti che desiderano mettersi in regola, consentendo una gestione finanziaria più sostenibile per somme fino a 120.000 euro, dichiarando una temporanea difficoltà economica. Per debiti superiori a tale soglia, resta obbligatoria la documentazione attestante la situazione di obiettiva difficoltà economica, con possibilità di dilazione fino a 120 rate. La riforma semplifica inoltre l’accesso al servizio attraverso l’area riservata del sito AdeR e introduce un simulatore online per calcolare il piano di pagamento. Queste innovazioni puntano a rendere più inclusivo ed efficiente l’istituto della rateizzazione, garantendo ai contribuenti strumenti più flessibili per affrontare le proprie obbligazioni fiscali.

Prima di esaminare le diverse tipologie di rateizzazione, è importante riepilogare le circostanze in cui un contribuente può accedere a questo strumento per regolarizzare il pagamento delle somme dovute all’Agenzia delle Entrate-Riscossione e i presupposti necessari per usufruire di questa opportunità.

Cos’è la rateizzazione e quali i presupposti

La rateizzazione è un istituto che consente ai contribuenti di suddividere il pagamento dei debiti fiscali iscritti a ruolo, rendendolo più sostenibile nel tempo. È applicabile alle somme richieste nelle cartelle di pagamento e negli avvisi di accertamento esecutivi, trasmessi all’Agenzia delle Entrate-Riscossione dagli Enti creditori (Agenzia delle Entrate, INPS, Comuni, Regioni, ecc.). L’obiettivo principale è aiutare i contribuenti in temporanea difficoltà economica a regolarizzare la propria posizione senza dover saldare l’intero importo in un’unica soluzione.

Non possono, invece, essere rateizzati:

  1. debiti già oggetto di una precedente rateizzazione decaduta per mancato pagamento (con alcune eccezioni legate alla data della richiesta);
  2. debiti non dilazionabili per loro natura (es. violazioni doganali, recupero di aiuti di Stato);
  3. debiti relativi a Enti che hanno scelto di gestire autonomamente la rateizzazione;
  4. importi soggetti a misure agevolative decadute, come la Rottamazione-ter o il Saldo e Stralcio, salvo specifiche deroghe.

Rateizzazione su semplice richiesta o con documentazione necessaria

Per accedere alla rateizzazione, è necessario dichiarare o dimostrare una temporanea situazione di difficoltà economico-finanziaria, come segue:

  • tramite una semplice dichiarazione;
  • con documentazione obbligatoria.

Inoltre, le nuove regole per la rateizzazione consentono di accedere al piano in modo semplificato o documentato, in base all’importo del debito e alla documentazione fornita.

NOTA BENE: La condizione di temporaneità della difficoltà economica è fondamentale: l’istituto è precluso ai soggetti con difficoltà definitive, come quelli in liquidazione giudiziale o coinvolti in procedure concorsuali che richiedono il rispetto della par condicio creditorum.

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La rateizzazione, quindi, rappresenta uno strumento importante per i contribuenti in difficoltà, a patto che vi siano le condizioni per rispettare il piano, anche in forma dilazionata.

Rateizzazione “Su Semplice Richiesta”

La rateizzazione “su semplice richiesta” rappresenta una soluzione agevolata per i contribuenti che intendono rateizzare somme pari o inferiori a 120.000 euro per singola istanza. Questo strumento non richiede la presentazione di documentazione comprovante la difficoltà economica; è sufficiente dichiarare di trovarsi in una temporanea situazione di obiettiva difficoltà economico-finanziaria per accedere al beneficio.

Con questo tipo di rateizzazione, è possibile ottenere un piano di pagamento fino a 84 rate mensili per le richieste presentate nel 2025 e 2026. A partire dal 2027, il numero massimo di rate aumenterà progressivamente: 96 rate per le istanze 2027-2028 e 108 rate dal 2029 in poi. Le rate possono essere di importo costante oppure, su richiesta del contribuente, di importo crescente di anno in anno, adattandosi così alle possibili variazioni della capacità economica.

La rata minima è fissata a 50 euro. Le domande devono essere inoltrate tramite l’area riservata del portale AdeR, accessibile con identità digitale (SPID, CIE o CNS), o tramite i modelli disponibili online. Questa modalità semplificata di accesso permette ai contribuenti di attivare rapidamente il piano di rateizzazione e regolarizzare le somme dovute senza dover sostenere oneri aggiuntivi legati alla preparazione di documentazione complessa.

I canali per presentare l’istanza di rateizzazione “su semplice richiesta” sono:

  • il servizio “Rateizza adesso”, disponibile nell’area riservata del sito o tramite l’app Equiclick, accessibile con SPID, CIE, CNS o credenziali Entratel per intermediari fiscali e imprese;
  • l’invio del modello RS compilato e firmato all’indirizzo PEC indicato sul modello stesso;
  • gli sportelli fisici dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione.

Rateizzazione a richiesta “Documentata”

La rateizzazione “documentata” è riservata ai contribuenti che intendono dilazionare debiti superiori a 120.000 euro per singola istanza o, nel caso di importi pari o inferiori a tale soglia, desiderino richiedere un numero maggiore di rate, fino a un massimo di 120 rate mensili. Per accedere a questa tipologia di dilazione, è necessario documentare la temporanea situazione di obiettiva difficoltà economico-finanziaria, in conformità ai criteri introdotti dal Decreto del Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze del 27 dicembre 2024, in attuazione del D.Lgs. n. 110/2024 (modifica all’art. 19 del DPR n. 602/1973).

Di seguito la documentazione necessaria

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  1. Persone fisiche e ditte individuali in regime fiscale semplificato:
    • Devono allegare alla domanda l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) relativo al nucleo familiare.
  2. Altri soggetti (società di capitali, associazioni, fondazioni, ecc.):
    • Devono presentare documentazione contabile per verificare:
      • Indice di liquidità: per dimostrare la condizione di temporanea difficoltà.
      • Indice Alfa: per determinare il numero massimo di rate concedibili.
  3. Condomini:
    • Devono fornire documentazione per calcolare l’Indice Beta, che attesta la difficoltà economico-finanziaria del condominio.
  4. Pubbliche Amministrazioni:
    • Devono dichiarare la carenza di liquidità, come previsto dai criteri specifici.

Condizioni e simulatore online

Se, in base alla documentazione presentata, non risulta sussistente la temporanea difficoltà economica o il numero di rate concedibili è inferiore al massimo previsto per le richieste “su semplice richiesta” (84 rate nel 2025-2026), l’AdeR garantisce comunque il piano di rateizzazione previsto per le domande semplificate. Per agevolare i contribuenti, l’AdeR ha messo a disposizione un simulatore online che consente di calcolare il numero massimo di rate concedibili e l’importo indicativo della rata.

I contribuenti possono inserire nel simulatore i dati relativi al debito da rateizzare, eventuali residui di altri piani attivi e i valori richiesti (come l’ISEE per persone fisiche e ditte individuali, o indici contabili per altri soggetti) per ottenere un calcolo preliminare.

Per le richieste di rateizzazione documentata, il modello e la documentazione di supporto devono essere:

  • inviati all’indirizzo Pec presente sul modello, relativo alla regione corrispondente all’ambito provinciale di emissione della cartella/avviso di cui si chiede la rateizzazione;
  • presentati agli sportelli di Agenzia delle entrate-Riscossione.

Proroga del piano di rateizzazione

La proroga del piano di rateizzazione consente al contribuente, in caso di peggioramento della situazione economico-finanziaria successiva alla concessione della prima dilazione, di richiedere una modifica del piano originario. Questa possibilità è concessa una sola volta, a condizione che il piano originario non sia decaduto.

Condizioni per la proroga

  • Rateizzazione su semplice richiesta: la proroga è valutata sulla base della dichiarazione resa dal contribuente tramite il modello RDP.
  • Rateizzazione documentata: la proroga si basa sulla verifica dei nuovi valori degli indicatori economico-finanziari, che devono evidenziare un peggioramento rispetto alla documentazione iniziale.

Numero di rate concedibili

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Il numero massimo di rate della proroga è calcolato applicando le regole previste per la rateizzazione documentata, indipendentemente dalla tipologia del piano originario. Saranno sottratte le rate già scadute e non pagate alla data di accoglimento della richiesta.

La proroga rappresenta una misura straordinaria che permette di rimodulare il piano di pagamento per adeguarlo a una temporanea e aggravata difficoltà finanziaria, evitando al contribuente il rischio di ulteriori inadempienze.

Pagamento delle rate: regole e modalità

Il pagamento delle rate per i piani di rateizzazione segue regole precise per garantire la regolarizzazione dei debiti fiscali. Ogni rata deve essere di importo non inferiore a 50 euro e comprende l’importo residuo del debito, interessi di mora, eventuali spese di notifica e, per i carichi affidati fino al 31 dicembre 2021, l’aggio di riscossione. In caso di ritardo nel pagamento, sono previsti ulteriori interessi di mora calcolati sul ritardo.

I contribuenti possono effettuare i pagamenti tramite:

  • Portale online e app Equiclick: utilizzando i moduli pagoPA.
  • Prestatori di servizi di pagamento aderenti al nodo pagoPA (es. Poste, tabaccai, circuiti SISAL e Lottomatica).
  • Addebito diretto sul conto corrente (SDD): attivabile tramite l’area riservata o presso gli sportelli.
  • Sportelli fisici di Agenzia delle Entrate-Riscossione.

In caso di estinzione anticipata, il contribuente può saldare il debito residuo senza ulteriori interessi per le rate future. Inoltre, il pagamento della prima rata determina la sospensione di fermi amministrativi e procedure esecutive collegate al debito, consentendo al contribuente di gestire più agevolmente le eventuali conseguenze del mancato pagamento iniziale.

Decadenza dal piano di rateizzazione

La decadenza dal piano di rateizzazione si verifica quando il contribuente non esegue il pagamento di un determinato numero di rate, anche non consecutive. Il numero di rate impagate che porta alla decadenza varia a seconda del periodo in cui è stata presentata la richiesta:

  • Rateizzazioni in essere all’8 marzo 2020: decadenza dopo 18 rate non pagate.
  • Rateizzazioni concesse tra l’8 marzo 2020 e il 31 dicembre 2021: decadenza dopo 10 rate non pagate.
  • Rateizzazioni presentate dal 1° gennaio 2022 al 15 luglio 2022: decadenza dopo 5 rate non pagate.
  • Rateizzazioni presentate dal 16 luglio 2022: Decadenza dopo 8 rate non pagate.

NOTA BENE: Se tra le rate impagate è inclusa l’ultima, la decadenza si concretizza anche se il numero di rate non pagate è inferiore al limite stabilito.

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In caso di decadenza si producono i seguenti effetti:

  • il debito residuo diventa immediatamente esigibile in un’unica soluzione;
  • l’Agenzia delle Entrate-Riscossione può riprendere le azioni di recupero, come pignoramenti o fermi amministrativi.

Differenze tra rateizzazioni prima e dopo il 15 Luglio 2022

  • Prima del 15 luglio 2022: è possibile richiedere una nuova rateizzazione per i debiti decaduti, a condizione che venga versato l’importo delle rate scadute e non pagate al momento della nuova richiesta.
  • Dopo il 15 luglio 2022: non è consentito richiedere una nuova rateizzazione per i debiti inclusi nei piani decaduti. Questa restrizione è definitiva, rendendo il debito non più dilazionabile.

NOTA BENE: La decadenza di un piano non preclude la possibilità di richiedere nuove dilazioni per debiti non inclusi nei piani decaduti. Tuttavia, per evitare la perdita dei benefici, è fondamentale rispettare le scadenze previste dal piano di rateizzazione concesso.



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