La crescente concorrenza dei rivali statunitensi (da Starlink a Amazon Kuiper) grava sugli operatori satellitari europei Eutelsat e Ses, fortemente indebitati, rimarca il Financial Times. Tutti i dettagli
Gli operatori satellitari europei Eutelsat e Ses rischiano di restare schiacciati dai debiti mentre la concorrenza (non solo di Starlink) si intensifica.
È quanto emerge da un rapporto del Financial Times, secondo il quale gli investitori sono sempre più preoccupati per lo stato delle finanze dei due grandi operatori satellitari europei.
“Il costo dell’acquisto di un’assicurazione contro l’inadempienza di Eutelsat della Francia e Ses del Lussemburgo sui loro titoli è salito alle stelle, poiché gli investitori temono che i due faranno fatica a ripagare i loro debiti, che insieme ammontano a circa 7 miliardi di euro”, sostiene il rapporto.
Il danno è causato dal sistema a banda larga Starlink di SpaceX, la società aerospaziale di Elon Musk. Proprio Starlink sta conquistando sempre più quote di mercato nel redditizio mercato della connettività in volo con le compagnie aeree, inclusa la vittoria di Eutelsat per aggiudicarsi un contratto con la compagnia aerea francese Air France. Nel frattempo, anche l’Italia ha una trattativa in corso con SpaceX su un potenziale accordo del valore di 1,5 miliardi di euro per la fornitura di comunicazioni governative sicure tramite Starlink.
D’altronde Iris2, la costellazione di 290 satelliti di cui 170 in orbita bassa attuata da Ses, Eutelsat e Hispasat, risposta europea alla costellazione satellitare Starlink di Elon Musk, punta a fornire servizi di connettività sicuri per gli Stati membri e le autorità governative non prima del 2030.
“Gli operatori storici europei rischiano di essere lasciati indietro”, ha affermato un investitore di credito ad alto rendimento che ha recentemente venduto i titoli di Eutelsat, citato dal Ft.
Eutelsat e Ses stanno infatti affrontando difficoltà finanziarie e i tassi di interesse sulle obbligazioni stanno aumentando.
Tutti i dettagli.
L’ASCESA DI STARLINK DI MUSK
Con Starlink SpaceX ha superato i rivali sviluppando una costellazione di satelliti anche se la società di Musk non è l’unica nel settore.
Starlink fornisce Internet a banda larga attraverso la sua rete di circa 7.000 satelliti SpaceX ed è operativo in oltre 100 paesi.
C’è poi OneWeb, la rete britannica di proprietà della società satellitare francese Eutelsat, che sta attualmente costruendo una mega costellazione di 654 satelliti in orbita terrestre bassa per fornire copertura Internet a banda larga ai clienti di tutto il pianeta. “Nonostante questo, il servizio non è ancora attivo a livello globale, sembra per problemi nell’organizzare le strutture di terra. Eutelsat ha però dichiarato che sarà attivo a partire dalla primavera 2025” precisava a fine ottobre Astrospace.
LA CONCORRENZA CON PROJECT KUIPER DI AMAZON
Si prevede che la pressione su Eutelsat e Ses si intensificherà quando il progetto Kuiper di Amazon lancerà il suo servizio satellitare a banda larga, previsto per la fine dell’anno, sottolinea il Ft.
Il progetto Kuiper di Amazon ha l’autorizzazione di lanciare 3.236 satelliti da posizionare nella parte bassa dell’orbita terrestre, per formare una costellazione destinata a fornire accesso a Internet anche in luoghi remoti. La società ha promesso di investire 10 miliardi di dollari nel progetto, con l’obiettivo di mettersi al passo con la rete Starlink in rapida crescita di SpaceX, che offre già servizi Internet a migliaia di clienti in oltre venti paesi.
IL PROGETTO IRIS2 GUIDATO DAL CONSORZIO SPACERISE (EUTELSAT, SES E HISPASAT)
In Europa “ci sono le condizioni perché sia competitiva nel settore spazio” perché non parte certo da zero, ha osservato di recente a Radiocor il direttore del settore business spazio di Leonardo, Massimo Claudio Comparini. Tuttavia occorre cogliere il ‘momento’ per uno slancio effettivo dopo la recente firma del contratto di concessione tra Commissione europea con il consorzio SpaceRice (composto da Ses, Eutelsat e Hispasat) per l’infrastruttura Iris2, costellazione satellitare da 290 satelliti con l’obiettivo di fornire servizi di comunicazione governativi, militari e commerciali. Iris 2 è, di fatto, la risposta europea a Starlink di Elon Musk, tuttavia il divario di scala tra l’iniziativa Ue-settore spazio e la posizione della costellazione di satelliti di SpaceX resta enorme.
A dicembre, l’Ue si è impegnata in un progetto da 10,6 miliardi di euro per sviluppare una rete satellitare europea in grado di rivaleggiare con Starlink di Musk, con il 61% finanziato dall’Europa e da enti come l’Agenzia Spaziale Europea (Esa), e il resto proveniente dal consorzio industriale SpaceRise, guidato da Eutelsat, SES e l’operatore spagnolo Hispasat.
Il consorzio sarà sostenuto da un gruppo centrale di subappaltatori europei del sistema della comunicazione satellitare. I partner chiave includono Thales Alenia Space, Ohb, Airbus Defence and Space, Telespazio, Deutsche Telekom, Orange, Hisdesat e Thales Sis.
Il problema è che il progetto Ue non sarà pronto per funzionare prima del 2030, data entro la quale Starlink (e forse il Progetto Kuiper finanziato da Jeff Bezos) sarà estremamente ben consolidato.
IL DEBITO INCOMBE…
In risposta alla concorrenza scalpitante, Eutelsat e Ses hanno cercato di consolidarsi, con Eutelsat che ha acquisito OneWeb nel Regno Unito nel 2022 e Ses che ha acquistato Intelsat per 3,1 miliardi di dollari l’anno scorso.
Società finanziarie hanno acquistato credit default swap, derivati che agiscono come contratti assicurativi che pagano se una società rinnega i propri debiti, riporta il Ft.
Gli spread sui CDS a cinque anni su Eutelsat, che ha debiti per quasi 2 miliardi di euro, sono saliti di oltre 800 punti base a 1.220 punti base negli ultimi sei mesi. Ciò implica che gli investitori ora danno a Eutelsat una probabilità del 65 percento di insolvenza sui suoi bond.
Anche gli spread CDS equivalenti per SES, che ha circa 5 miliardi di euro di debito composto principalmente da bond denominati in euro, hanno raggiunto un massimo storico nelle ultime settimane. Giovedì, hanno toccato i 309 punti base rispetto ai 100 punti base all’inizio del 2024, il che gli conferisce una probabilità di insolvenza del 22 percento.
Il debito di SES è classificato BBB da Fitch e Baa3 da Moody’s, il che lo colloca appena all’interno del territorio investment-grade.
“È semplicemente troppo difficile dire come si svilupperà quel settore con i progressi di Starlink. La visibilità di quella minaccia è problematica”, ha concluso al Ft un altro investitore obbligazionario ad alto rendimento.
Dunque, gli operatori satellitari europei sono sempre più sotto pressione non solo per la costellazione satellitare di Elon Musk, ma anche per lo stato delle loro finanze…
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link