Cosa copre l’assicurazione per animali in caso di morte dell’animale?

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Cosa copre l'assicurazione animali in caso di morte?
Clausole decesso delle polizze animali

Quando il nostro compagno peloso ci dice addio ci sono alcune procedure da seguire e pratiche da sbrigare per notificare l’avvenimento. Chi possiede un’assicurazione per animali poi deve anche informare la compagnia per poter usufruire delle coperture associate a questo triste evento.

Cosa copre l’assicurazione animali in caso di decesso dell’animale?

Le polizze per animali comprendono solitamente tra le coperture base diversi tipi di spese sanitarie e la Responsabilità Civile, mentre il contraente può estendere le proprie garanzie o scegliere piani più completi che includono l’eliminazione della franchigia così come, ad esempio, i costi associabili al funerale e all’eutanasia.

Sono sempre escluse dalla polizza invece le spese relative a sinistri e cure di animali troppo giovani o anziani, non vaccinati o impiegati in attività professionali o illegali, mentre nella maggior parte dei casi non sono assicurabili gli animali con patologie preesistenti. Per saperne di più consulta il nostro approfondimento sulle clausole delle assicurazioni animali.

I tre tipi di indennizzo più comuni tra quelli proposti per il decesso dalle assicurazioni per animali sono:

  • Spese funerarie e di smaltimento (sepoltura in cimitero animali o cremazione) in caso di morte a seguito di intervento chirurgico per infortunio o malattia assicurabile con massimali diversi a seconda del livello del pacchetto
  • Costi dell’operazione di eutanasia, che segue la specifica indicazione di necessarietà del dottore
  • Supporto psicologico per l’assicurato per un numero massimo di sedute annuali.

Cosa fare in caso di morte di un animale domestico?

Come per ogni essere vivente, il capolinea arriva purtroppo anche per il nostro pet. Quando ciò accade, è importante sistemare alcune pratiche burocratiche relative al decesso, che serviranno anche per avvalersi dei rimborsi previsti dalla nostra assicurazione animali domestici, sia associata a una polizza casa, viaggio o stand alone.

Alla stregua delle polizze vita per umani, infatti, chi possiede una garanzia per cane o gatto può usufruire di un risarcimento per alcune spese se questo muore a causa di una malattia o di un incidente, come da constatazione del veterinario. Ecco quali operazioni effettuare dopo la morte dell’animale registrato con microchip (obbligatorio per assicurare i cani ma non i gatti):

Conto e carta

difficile da pignorare

 

  1. Il primo step è chiamare il veterinario o recarsi direttamente allo studio per far certificare ufficialmente il decesso del cane. Per il gatto, invece, non è necessario alcun certificato
  2. Contestualmente il proprietario deve informare la propria assicurazione dell’evento
  3. Il contraente dovrà portare il certificato del decesso prodotto dal veterinario all’Asl entro un termine che va dai 3 ai 15 giorni dalla morte, a seconda delle disposizioni regionali di ogni singola Azienda sanitaria locale. Ciò comporta la cancellazione del cane dall’anagrafe ed evita al proprietario una sanzione variabile da regione a regione, che può comunque superare i 230 euro.

Quando è possibile effettuare l’eutanasia all’animale?

Alcuni compagnie assicurative offrono anche il rimborso per l’eutanasia dell’animale. Questa procedura può avvenire a patto che si presenti una di queste tre condizioni: l’animale non risponde più alle cure e la sua patologia è inguaribile; si trova in uno stato di grande sofferenza e rifiuta di mangiare o bere, per cui si considera incurabile; l’animale è dichiaratamente aggressivo e pericoloso. A decidere di adottare l’eutanasia di un animale domestico come ultimo rimedio è anche necessariamente il veterinario in seguito ad attenta visita.

Cosa fare del corpo dell’animale

Una volta completate le prassi amministrative relative al decesso, l’animale può ricevere tre tipi di funerali:

  1. Se si possiede un cortile privato, è possibile eseguire la sepoltura in un luogo a noi vicino dopo aver fatto rimuovere il microchip dal veterinario. Il corpo deve essere sotterrato in profondità e ricoperto da calce, in modo da non essere recuperato da altri animali, e non essere riposto in una scatola, a meno che non sia di tipo biodegradabile. Attenzione però poiché la sepoltura rappresenta un’opzione valida solo se la morte non è stata causata da malattie infettive trasmissibili
  2. Chi opta per la cremazione può richiedere di conservare le ceneri del proprio peloso in un’apposita urna
  3. Attualmente in Italia sono poche decine ma, se in un Comune limitrofo ne è presente uno, è possibile offrire una sepoltura al proprio animale in un cimitero per animali presentando un certificato di morte firmato dal veterinario.
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