Website Editore!

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#adessonews
Affitto Immobili
Agevolazioni - Finanziamenti
Aste Abruzzo
Aste Basilicata
Aste Calabria
Aste Campania
Aste Emilia Romagna
Aste Friuli Venezia Giulia
Aste Italia
Aste Lazio
Aste Liguria
Aste Lombardia
Aste Marche
Aste Molise
Aste Piemonte
Aste Puglia
Aste Sardegna
Aste Sicilia
Aste Toscana
Aste Trentino Alto Adige
Aste Umbria
Aste Valle d'Aosta
Aste Veneto
Auto - Moto
bed & breakfast
Immobili
«Civico 120», il crollo di Viale Giotto a Foggia diventa un docu-film. «Quel palazzo era nato morto» #finsubito prestito immediato – richiedi informazioni –


di
Davide Grittani

Il docufilm «Civico 120» di Lorenzo Sepalone ricostruisce la tragedia di 25 anni fa a Foggia: 67 morti (con 62 corpi ritrovati e 5 dispersi) a causa della malaedilizia

«Il palazzo era nato morto. Un ossimoro che mi ha tormentato per anni. Perché significa non solo che sono state strappate via delle vite (…) ma anche che quegli anni vissuti insieme furono anni vissuti sull’orlo di un precipizio». Nello struggente racconto di Salvatore Taronna, sta tutta la ruvida ma inscalfibile bellezza del docufilm «Civico 120» di Lorenzo Sepalone.
Regista e interprete di «true stories» (parte del cast della serie “Qui non è Hollywood” di Pippo Mezzapesa), Sepalone si misura con la più grande tragedia dell’edilizia italiana. Il crollo di una palazzina di sei piani avvenuto in viale Giotto a Foggia l’11 novembre 1999, causando 67 vittime (62 corpi ritrovati, 5 dispersi) e incidendo nella memoria della città una ferita che si fa nuovamente largo tra i tessuti in occasione del venticinquesimo anniversario della strage.

La presentazione all’Università

Domani 8 novembre, «Civico 120» sarà presentato in anteprima (ore 20, aula magna Università di Foggia, in via Caggese) come introduzione delle celebrazioni in memoria delle vittime, ma superato il protocollo l’auspicio è che il docufilm si liberi dell’etichetta e torni alla missione per cui Sepalone sembra averlo girato: per farne una testimonianza di come soprattutto la carne lacerata si ostini a rigenerarsi. Sensazione che si tocca con mano quando il regista, verso il finale, chiede ai protagonisti di raccontarsi oltre la morte: come sono evolute le speranze, che strada hanno preso i sogni.
«Per quanto riguarda mia figlia Antonietta – racconta uno dei sopravvissuti che la notte del crollo era assente per lavoro, l’operaio Pino Padalino – mi ha dato tre nipoti splendidi. Io avevo tre figli che sono morti (nel crollo, ndr), adesso ho tre nipoti che hanno preso il posto dei miei figli». Quando si dice andare oltre. Nove i superstiti della più grande strage pugliese in tempo di pace, il loro racconto – che incarna dolore e ricordi di Salvatore Taronna, Pino Padalino, Valeria Capitaneo e Guerino Alessandrino – fissa le immagini a una dimensione emotiva da cui è impossibile staccarsi. Questa la ragione per cui quei superstiti – le loro voci, le loro facce – rappresentano la fiamma di una candela spesso bagnata ma mai spenta.




















































Dai bombardamenti (della guerra) al crollo del palazzo 

Nel cuore di una città distrutta più volte da bombardamenti e terremoti, il crollo di uno stabile popolare ha rappresentato l’ennesima umiliazione di un destino eccessivamente baro: alle 3.12 della notte tra 10 e 11 novembre 1999, un edificio rimasto in piedi per miracolo («nato morto» per tornare alle parole di Taronna, riprese dalla perizia in sede di procedimento giudiziario) si accascia in 19 secondi passando un lenzuolo sopra le vite di chi c’era e squarciandone un altro su chi era altrove, mettendo a nudo miracoli inspiegabili come quello di Valeria Capitaneo (che aveva sempre dormito a casa dei suoi in viale Giotto, ma quella sera rimase a casa sua). «Ho dovuto capire – racconta – e farmi aiutare a capire, come mai proprio io fossi stata scelta per un altro destino, per vivere e non per morire com’è successo a tutti gli altri, a cominciare dalla mia famiglia».

Mutuo asta 100%

Assistenza consulenza acquisto in asta

La produzione

Civico 120 è stato prodotto dall’associazione Movimento ArteLuna col sostegno del Comune di Foggia, della Fondazione dei Monti Uniti e di diverse aziende del territorio. L’unico appunto che gli si potrebbe rivolgere è aver attinto all’archivio dell’emittente TeleNorba, trascurando l’esperimento senza precedenti di Teleradioerre. Per tutti i giorni dei soccorsi, l’emittente privata Teleradioerre piazzò una telecamera sul tetto di uno stabile di fronte al cratere del crollo, emulando la fissità di chi in fondo cerca solo speranza come fu per Alfredino Ciampi (Vermicino, 1981): quel patrimonio dovrebbe essere custodito dall’archivio del Comune di Foggia, sarebbe il posto più adatto per celebrare il sacrificio di chi dormendo ha trovato la morte e di chi sopravvivendo ha interpretato l’epica generosità dei foggiani (bello l’omaggio ad Agostino Laquaglia, l’operaio che non scese dalla ruspa per tre giorni e che in quella strage visse la nemesi della perdita dei suoi cari).
Per il resto il film racconta senza enfasi (voce narrante Dino La Cecilia) l’epilogo della stagione del cemento e la sepoltura dei sogni di gloria di una comunità che da allora in poi conobbe soprattutto umiliazioni. Tutto il peso morale di quel lutto poggiò sulle spalle dell’allora sindaco Paolo Agostinacchio: un peso che avrebbe fatto vacillare chiunque, e che invece trasformò un politico spesso burbero in un padre autentico. Anche questo è Civico 120, la costruzione di un sentimento che però non riuscì ad andare oltre le celebrazioni. La sfida del film potrebbe essere bucare il muro della retorica, scavare nell’antropologia dei perché.

Conto e carta difficile da pignorare

Proteggi i tuoi risparmi

7 novembre 2024



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link 

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

Conto e carta difficile da pignorare

Proteggi i tuoi risparmi

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Mutuo asta 100%

Assistenza consulenza acquisto in asta

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui