Grosso incendio all’Inalca di Reggio Emilia: l’esplosione nella notte, devastata azienda leader nelle carni. Aperta un’inchiesta

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di
Adriano Arati

Prima un rumore fortissimo, poi le fiamme, viste anche dall’autostrada. Vigili del fuoco al lavoro per ore. L’allarme lanciato da una guardia giurata. Ancora focolai dopo oltre 12 ore. Arpae: «Valori inquinanti al di sotto dei limiti»

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La colonna di fumo e l’odore acre si sentono a chilomentri di distanza. Un grosso incendio è scoppiato nella notte all’Inalca di Reggio Emilia, azienda del gruppo Cremonini leader nelle carni e diverse squadre dei vigili del fuoco dall’1.30 circa sono intervenute in via Due Canali per domarlo. 

Gente spaventata

Non risultano feriti. Le cause sono in corso di accertamento da parte della polizia. Le operazioni dei pompieri durano da ore. Quello che si sa, secondo alcune testimonianze, è che si è prima sentito un forte botto e poi hanno iniziato a vedersi le fiamme che hanno invaso i locali dello stabilimento. La zona adiacente alla fabbrica è stata evacuata. Le fiamme sono visibili dall’autostrada. Decine gli uomini al lavoro per domare le fiamme. La raccomandazione è di tenere le finestre chiuse




















































L’allarme lanciato dalla guardia giurata

Poco dopo l’1 in zona si è sentita una forte esplosione, e nei minuti seguenti sono comparse le fiamme, ben visibili nella notte. Il primo allarme è stato lanciato da una guardia giurata in servizio in quel momento, i vigili del fuoco nel giro di pochi minuti hanno raggiunto l’area, nella zona artigianale del quartiere del Tondo, non lontano dall’accesso all’autostrada A1. Molti automobilisti di passaggio sulla direttrice hanno ovviamente visto le vampate e sono stati segnalati anche alcuni rallentamenti al riguardo. Nel corso delle ore, squadre di pompieri partite dalle stazioni di Modena, Parma e Bologna si sono unite ai colleghi reggiani per cercare di circoscrivere il perimetro delle fiamme, prima che si potessero propagare nelle vie circostanti, principalmente residenziali o sedi di uffici e enti scolastici.

Fase di allarme terminata 

Il rogo ha coinvolto l’intero vasto complesso dell’Inalca e solo dopo diverse ore la fase di allarme è terminata. Il lavoro dei vigili del fuoco continua per mettere in sicurezza quello che resta dei grandi impianti e per evitare possibili nuovi principi di incendio causati da qualche detrito. La circolazione attorno a via Due Canali è stata modificata per ridurre al minimo i pericoli, è stata mobilitata anche l’Arpae per effettuare rapidi esami sulla qualità dell’aria. Per il momento, il consiglio per chi vive anche a discreta distanza è quello di mantenere le finestre chiuse.

Il sindaco: «Finestre chiuse e niente attività all’aperto»

Sul posto anche il sindaco di Reggio Emilia Marco Massari: «Insieme ai Vigili del Fuoco e alla Protezione Civile, stiamo monitorando l’andamento del vasto incendio che si è sviluppato nella notte nello stabilimento Inalca di via due Canali e che appare in via di risoluzione. In attesa di conoscere l’esatta dinamica dell’accaduto e le eventuali ripercussioni sulla qualità dell’aria – per cui Arpae è già al lavoro – abbiamo consigliato, in via precauzionale, a residenti, esercizi, uffici, scuole nelle vicinanze di tenere le finestre chiuse e possibilmente di non svolgere alcuna attività all’aperto».
«Per fortuna non ci sono feriti – conclue il sindaco – ma certamente preoccupano le conseguenze che ricadranno sui circa 400 lavoratori impiegati allo stabilimento, per i quali da parte nostra ci sarà massima attenzione e collaborazione».

Test nell’aria per le prossime 48 ore

E proprio Arpae fa sapere che «dall’analisi dei dati dell’incendio Inalca, i valori inquinanti sono al di sotto dei limiti», comunica l’agenzia regionale dell’Emilia-Romagna dopo aver effettuato i primi test nell’aria reggiana, poche ore dopo il rogo che ha distrutto lo stabilimento. Ad ora, i dati non sono preoccupanti, ma per evitare rischi sono stati programmati anche monitoraggi più lunghi, che proseguiranno per 48 ore. Nel cortile del liceo Moro, a poche centinaia di metri di distanza dall’Inalca, è stato installato un campionatore a alto volume i cui filtri, sostituiti in base all’evoluzione dell’incendio, saranno poi inviati al laboratorio di Arpae per la determinazione dei microinquinanti dispersi in atmosfera. Un secondo identico strumento è stato «invece posto all’interno del cortile della scuola dell’infanzia Maria Vergine Madre, in via Giovanni Rinaldi 40/A. I risultati di questi rilievi saranno comunicati agli enti del territorio appena disponibili. Nei prossimi giorni Arpae proseguirà gli accertamenti e le verifiche finalizzate a seguire le operazioni di messa in sicurezza dell’area e di corretto smaltimento dei rifiuti generati dall’incendio». Nell’occasione è stata verificata anche la regolarità di Inalca, «in possesso di un’autorizzazione integrata ambientale con titolarità dal 2016 per l’attività di lavorazione di materie prime animali, con confezionamento del prodotto finito». 

A rischio le forniture di carne negli ospedali e nei supermercati

Sono almeno 40 i vigili del fuoco che hanno lavorato per ore nella fabbrica, ormai distrutta, per domare le fiamme. L’incendio ha devastato l’intero stabile, si parla almeno di 50.000 metri quadri. E mentre sale la preoccupazione per i 400 dipendenti, c’è anche la preoccupazione per la fornitura di carni che l’azienda spediva a supermercati locali e residenze ospedaliere.

Focolai  non ancora domati del tutto alle 14: si lavora fino a sera

Non sono ancora domati i focolai del vasto incendio scoppiato la notte
scorsa, intorno all’una, agli impianti Inalca, a Reggio Emilia. Le operazioni
dei vigili del fuoco stanno continuando incessantemente da ore e potrebbero durare anche fino a sera. Sul posto l’odore dell’aria è molto
acre. Prima di procedere ai sopralluoghi interni, utili a capire con più precisione l’origine del rogo, i vigili del fuoco devono spegnere tutti i focolai, mettere in sicurezza le strutture e poi occorre aspettare che la
temperatura interna di ciò che resta dello stabilimento si raffreddi.

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Aperta un’inchiesta

Mentre si stanno cercando di capire le cause che hanno scatenato le fiamme, è stato aperto un fascicolo dalla Procura di Reggio Emilia sull’incendio scoppiato all’Inalca, gruppo specializzato nella lavorazione delle carni.
Al momento si indaga senza escludere nessuna ipotesi, anche se dalle prime informazioni raccolte – a quanto si apprende – non ci sarebbero elementi che fanno pensare al dolo. Le indagini sono coordinate dalla Procura reggiana e affidate alla Squadra mobile della Questura di Reggio e ai vigili del fuoco.

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11 febbraio 2025 ( modifica il 11 febbraio 2025 | 17:28)

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