Domattina in tutta Italia, quindi anche a Milano, è previsto uno sciopero nazionale di 24 ore del trasporto pubblico locale. Sarà un bel caos. Lo sarà perchè potrebbero non venire rispettate le fasce di garanzia e perchè, a sostegno di una vertenza rognosa, si preannuncia una adesione quasi titale. E allora fa un po’ specie leggere sul sito del Comune di Milano che ” Si ricorda che Area B e Area C sono in vigore dal lunedì al venerdì dalle ore 7.30 alle ore 19.30, esclusi i festivi, anche in caso di sciopero del trasporto pubblico». Così, tanto per essere chiari. Repetita iuvant… E giova ovviamente a Palazzo Marino che non ci pensa proprio a rinunciare a un «incasso» di giornata che si annuncia ben più sostanzioso. Tutto ciò con buona pace di chi, oggi accenderà un cero al santo protettore dei pendolari tartassati che dovranno organizzarsi per venire al lavoro senza mezzi. Già perchè non tutti possono muoversi a piedi o in bici, in monopattino o in moto. Molte metrò non ci saranno, non ci saranno molti bus, non ci saranno i treni…Insomma bisognerà che  molti dei tanti che ogni mattina vengono in città per lavorare si arrangino tra code, caos, ticket, ghisa in agguato e posteggi da trovare e pagare. Si sa che questa amministrazione le auto le vede come il fumo negli occhi. Si è sempre saputo ma è una scelta politica che sindaco e giunta stanno seguendo con coerenza: l’avevano detto, eravamo tutti avvisati. Ma spegnere le telecamere di Area C e B nel giorno di sciopero non significa rinnegare tutto o far retromarcia. Non sigfnifica rinnegare un politica ciclabile. NOn significa rimangiarsi tutto. Sarebbe stato solo un gesto di attenzione verso i tanti milanesi che questa mattina saranno in difficoltà e avrebbero apprezzato. Sarebbe stato un piccolo gesto di gentilezza, forse di buonsenso.