Website Editore!

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#adessonews
Affitto Immobili
Agevolazioni - Finanziamenti
Aste Abruzzo
Aste Basilicata
Aste Calabria
Aste Campania
Aste Emilia Romagna
Aste Friuli Venezia Giulia
Aste Italia
Aste Lazio
Aste Liguria
Aste Lombardia
Aste Marche
Aste Molise
Aste Piemonte
Aste Puglia
Aste Sardegna
Aste Sicilia
Aste Toscana
Aste Trentino Alto Adige
Aste Umbria
Aste Valle d'Aosta
Aste Veneto
Auto - Moto
bed & breakfast
Immobili
Fermata Italia, è caos trasporti #finsubito prestito immediato



NEWS



ItaliaOggi – Numero 264   pag. 4  del 08/11/2024

politica

Consulenza fiscale

Consulenza del lavoro


Sciopero treni, bus, tram e metro. Insultò Valditara, Raimo sospeso. Libano, feriti caschi blu

Scholz in crisi. Ita-Lufthansa, trattativa finale di Giorgetti





Cessione crediti fiscali

procedure celeri



Oggi il trasporto pubblico locale sciopera per 24 ore senza il rispetto delle fasce di garanzia. A proclamarlo unitariamente Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna per il rinnovo del contratto nazionale autoferrotranvieri scaduto il 31 dicembre 2023. La nuova mobilitazione nel trasporto pubblico locale, spiegano le organizzazioni sindacali, «si è resa inevitabile dopo aver preso atto che le associazioni datoriali Asstra, Agens e Anav perseverano nel loro atteggiamento di indifferenza». I sindacati chiedono più soldi e di «consentire una migliore conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro». In particolare al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e al ministro dei Trasporti Matteo Salvini chiedono più sicurezza trovando «soluzioni atte a contrastare il fenomeno delle aggressioni». Nelle città si fermeranno i dipendenti della società di trasporto pubblico locale, comprese le linee ferroviarie in concessione con conseguenti disagi, cancellazioni e variazioni su alcune linee ferroviarie Rfi. Nessun disagio dunque sarebbe previsto per chi si mette in viaggio con Trenitalia e Italo. Tuttavia, come comunica Rfi (Rete ferroviaria italiana), allo sciopero aderirà però il personale del gestore dell’infrastruttura FerrovieNord e dunque i treni che circolano su questa rete potrebbero subire ritardi o cancellazioni. Anche le Ferrovie del Sud-Est (la società di Fs che opera nel Salento) fanno sapere che i treni potranno subire cancellazioni o variazioni.

  • Il segretario della Cgil, Maurizio Landini, ha ribadito che è arrivato il momento di «una vera e propria rivolta sociale». È quanto ha affermato ieri parlando dello sciopero generale del 29 novembre, a margine della assemblea nazionale dei delegati a Milano. Per Landini lo sciopero generale del 29 novembre «non è che l’inizio di una mobilitazione e di una battaglia perché il nostro obiettivo non è semplicemente migliorare o cambiare la legge di bilancio, il nostro obiettivo è cambiare e migliorare il nostro Paese». Anche, ha aggiunto, «attraverso l’uso dei referendum». «Ci chiediamo con quale coraggio il segretario della Cgil, inciti alla rivolta sociale. Stia molto attento a incitare alla rivolta sociale, perché integra gli estremi di un reato, oltre a perdere totalmente la faccia. Capiamo che oggi Landini debba tentare di fare il rivoluzionario in Italia per cercare di scimmiottare i milioni di americani che col voto la rivoluzione l’hanno fatta davvero», ha commentato il capogruppo di FdI alla Camera dei deputati, Tommaso Foti. «Dopo l’aumento del suo stipendio di quasi trecento euro al mese alla faccia dei suoi appelli al salario minimo, è rimasto da solo a credere ai suoi esilaranti proclami di insurrezione».
  • «Nelle scorse ore ho sentito l’amico Elon Musk». Lo ha scritto sui social il premier Giorgia Meloni ricordando il rapporto già consolidato con l’amministratore delegato di Tesla e Space X. «Sono convinta che il suo impegno e la sua visione potranno rappresentare un’importante risorsa per gli Stati Uniti e per l’Italia, in uno spirito di collaborazione volto ad affrontare le sfide future», ha scritto sul suo profilo con l’immagine che la ritrae sorridente con l’imprenditore sudafricano naturalizzato statunitense.
  • Quattro arresti per l’omicidio del sindaco di Pollica, Angelo Vassallo, ucciso il 5 settembre 2010. Si tratta del colonnello dei carabinieri Fabio Cagnazzo, del collaboratore di giustizia Romolo Ridosso del clan di Scafati Loreto-Ridosso, dell’imprenditore Giuseppe Cipriano e dell’ex brigadiere dei carabinieri Lazzaro Cioffi. Il movente dell’assassinio sarebbe legato alla scoperta, da parte del primo cittadino, di un traffico di stupefacenti riconducibile ad ambienti camorristici, nel quale sarebbero stati coinvolti anche esponenti dell’Arma dei carabinieri. Cagnazzo, comandante provinciale dell’Arma a Frosinone, per anni è stato il capo della compagnia di Castello di Cisterna, a Napoli e provincia aveva indagato sui clan di camorra.
  • Christian Raimo insegnante e scrittore, è stato sospeso per tre mesi dall’insegnamento, con una decurtazione del 50 per cento dello stipendio, dopo aver criticato il ministro dell’istruzione Giuseppe Valditara. Il provvedimento disciplinare dell’Ufficio scolastico regionale, è stato assunto per le critiche di Raimo fatte al ministro del governo, in un dibattito pubblico sulla scuola intitoilato «Proteggiamo la scuola da Valditara», che si è tenuto alla festa nazionale di Avs (Alleanza verdi e sinistra). Gli studenti del liceo Archimede, dove Raimo insegna, hanno deciso di mobilitarsi in difesa del loro professore. Raimo aveva indicato Valditara come «bersaglio debole da colpire» come «la Morte Nera di Star Wars». E, ancora, rivolto al ministro ha detto: «cialtrone, lurido, repressivo e pericoloso» aggiungendo «bisogna fare una manifestazione non per la scuola, ma proprio contro Valditara». Raimo ha subito un precedente provvedimento disciplinare perché durante un dibattito televisivo, riferendosi al caso di Ilaria Salis, ha incitto i giovani alla violenza affermando che i neonazisti «vanno picchiati». «Le dichiarazioni di Raimo nei confronti del ministro Valditara non possono essere considerate una critica costruttiva; al contrario, si configurano come un’offesa che viola i principi fondamentali di rispetto reciproco e dialogo civile», ha spiegato Anna Paola Sabatini, direttore dell’Ufficio scolastico regionale del Lazio. «Totale solidarietà a Christian Raimo, che subisce una sanzione ingiusta e fuori da ogni logica», ha reagito Nicola Fratoianni. «Colpirne uno per educarne cento, si sarebbe detto». «Ci troviamo di fronte a esponenti di governo che si sentono autorizzati a dire tutto il contrario di tutto, sdoganando anche offese nei confronti di avversari politici e giornalisti, tutto ciò è inaccettabile. Il clima che si sta creando nel nostro Paese pone un problema serio per la qualità della nostra democrazia», ha scritto in una nota Angelo Bonelli. «Il ministero dell’Istruzione è diventato il Minculpop?», hanno scritto i parlamentari del Pd delle commissioni Istruzione di Camera e Senato. «Ha il sapore di una purga», ha dichiarato Marta Bonafoni, coordinatrice della segreteria nazionale del Pd. «Se vogliamo evitare di seguire l’esempio dell’Ungheria di Orban, è fondamentale che la libertà di opinione e il diritto di critica siano tutelati da questo tipo di ritorsioni», ha detto l’eurodeputata Ilaria Salis. Solidarietà a Raimo anche dalla Flc Cgil: «È censura». «La legge è uguale per tutti e chi la viola paga, anche se è un docente comunista che fa politica, se ne facciano una ragione Pd e Avs. La Cgil invece ripassi il codice di comportamento dei pubblici dipendenti, al quale anche Raimo è soggetto: non è che se sei di sinistra puoi insultare e diffamare, e passarla liscia», ha dichiarato il capogruppo della Lega in commissione Cultura e Istruzione, Rossano Sasso. «Definire un ministro della Repubblica come bersaglio da colpire non è critica ma minaccia: sacrosanta dunque la sospensione dall’insegnamento di Christian Raimo. Di cattivi maestri non ne abbiamo affatto bisogno», ha aggiunto Silvia Sardone, eurodeputata della Lega.
  • Riprende la trattativa Ita-Lufthansa. E se ne occuperà direttamente il ministro Giancarlo Giorgetti. Il ministro dell’Economia incontrerà entro il fine settimana, probabilmente già oggi, Carsten Spohr, con l’obiettivo di trovare una soluzione con l’amministratore delegato della compagnia tedesca. Giorgetti ha definito «opportuno» l’incontro.
  • Quattro caschi blu dell’Unifil sono rimasti feriti in un attacco mentre la loro pattuglia passava vicino a Sidone, in Libano. Il vice comandante delle Guardie della rivoluzione iraniana, Ali Fadavi, ha ribadito che l’Iran è pronto a colpire Israele per rispondere al recente attacco dello Stato ebraico contro i loro siti militari. Il capo di stato maggiore dell’esercito israeliano, Herzi Halevi, ha dichiarato che l’esercito deve prepararsi a espandere l’offensiva di terra in corso contro Hezbollah in Libano.
  • La classifica dei fatturati 2023 dell’industria e dei servizi è dominata da tre gruppi energetico-petroliferi pubblici, con un cambio al vertice rispetto all’edizione precedente: Eni (93,7 miliardi di euro) supera Enel (92,9 miliardi) seguita da Gse (55,1 miliardi). È quanto emerge dalla 59* edizione della pubblicazione sulle principali società italiane, redatta dall’Area studi di Mediobanca. Per le banche, la classifica vede stabile al primo posto Intesa Sanpaolo (953,2 miliardi di euro, -1,3% rispetto al 2022) davanti a Unicredit (782,7 miliardi, -8,5%) e Cassa Depositi e Prestiti (396,2 miliardi, -1,1%). Nel comparto assicurativo domina Generali con “ricavi assicurativi derivanti dai contratti assicurativi emessi” che ammontano nel 2023 a 49,5 miliardi di euro. Seguono Unipol Gruppo (9,6 miliardi) e Reale Mutua di Assicurazioni (4 miliardi). Il gruppo con il maggiore numero di dipendenti è Poste Italiane con 119.310 risorse, in calo dello 0,4% rispetto al 2022, segue Ferrovie dello Stato (92.446, +8,3%). Sopra le 50 mila unità si trovano Enel (61.055, -6,2%) e Leonardo (53.566, +4,2%).


















  • News correlate






    Scarica il pdf
























    ItaliaOggi Online© ItaliaOggi 2024 – Partita IVA 10277500152

    Privacy: Responsabile della Protezione dei dati personali – Italia Oggi Editori Erinne S.r.l. – via M. Burigozzo 5 – 20122, Milano, email: dpo@italiaoggi.it












    Source link

    ***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

    Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

    Source link 

    Informativa sui diritti di autore

    La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

    Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

    Clicca qui

     

     

     

    Cessione crediti fiscali

    procedure celeri

    ***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

    Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

    Source link

    Informativa sui diritti di autore

    La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

    Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

    Clicca qui

     

     

     

    Conto e carta difficile da pignorare

    Proteggi i tuoi risparmi

    Prestito personale

    Delibera veloce

    Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

    La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

    come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

    Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

    L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

    Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui