Ancora una seduta positiva sui mercati europei, con Piazza Affari tonica in uno scenario in cui le trimestrali (banche italiane e non solo) dominano la scena. Il tutto in una giornata in cui si guarda anche su scala globale alla pubblicazione del dato sull’inflazione Usa (atteso stabile nella lettura “headline” e in lieve calo per il dato “core”), all’indomani del primo intervento di Jerome Powell, presidente della Fed, al Congresso durante il quale ha ribadito che non c’è fretta di tagliare i tassi.
A Milano, l’indice Ftse Mib sale dello 0,17% a metà seduta a quota 37.647,16 punti. La migliore del listino è Nexi seguita da Popolare di Sondrio, sul fondo Leonardo.
Nexi e Popolare Sondrio le migliori
Occhi puntati oggi sul titolo Nexi che balza di quasi il 6%, con alcuni rumors/intrecci che la vedono protagonista. Secondo quanto riportato oggi da “Il Corriere della Sera“, in uno scenario in cui continuano a tenere banco le indiscrezioni che vedono il gruppo guidato da Del Fante in manovra su Tim, Poste Italiane (il 65% della società dei recapiti è in mano al Mef, direttamente e indirettamente) punta a chiudere in tempi brevi (entro questa o al massimo la prossima settimana) l’operazione di “swap” (uno scambio di partecipazioni) attraverso la quale acquisterebbe da Cdp il 9,8% di Tim in cambio del suo 3,8% della paytech italiana, con un conguaglio in denaro.
“Riteniamo che l’eventuale scambio di quote Poste/Cdp eviterebbe un eventuale piazzamento della quota Nexi di Poste direttamente sul mercato, evitando così ulteriori pressioni sul titolo”, segnalano gli analisti di Equita che mantengono il rating buy e il target price di 9 euro. Secondo la view della sim milanese, la cessione di asset non-core sarebbe positiva per Nexi, anche considerando il percorso di deleverage in corso.
Popolare Sondrio dice no, preferisce andare avanti da sola
Banca Popolare di Sondrio sotto i riflettori all’indomani della risposta ufficiale della banca valtellinese dopo l’Ops lanciata da Bper Banca. Il titolo di BP Sondrio sale del 2%.
“Anche alla luce della riconosciuta capacità di execution da parte del management di BP Sondrio (dimostrata dalla significativa overperformance rispetto agli obiettivi fissati nell’ultimo piano industriale approvato per il periodo 2022-2025) e del distintivo posizionamento competitivo della Banca, il consiglio di amministrazione ritiene che sia nell’interesse di tutti gli azionisti poter valutare il profilo di solidità patrimoniale e le prospettive di crescita e creazione di valore del Nuovo Piano su base stand alone, confrontandoli con le incertezze e i rischi connessi con uno scenario di integrazione con Bper”, si legge nella lunga nota la banca valtellinese diffusa al termine del board che si è riunito ieri, dopo l’arrivo lo scorso 6 febbraio dell’offerta pubblica di scambio volontaria totalitaria da parte di Bper.
“Fermo restando che BP Sondrio si esprimerà sull’offerta con le tempistiche, gli strumenti e secondo le modalità previste dalla legge, il consiglio di amministrazione precisa che, come già comunicato in data 7 febbraio, l’Offerta non è stata in alcun modo sollecitata, né preventivamente discussa o concordata con la banca”, precisa l’istituto.
Tra le motivazioni che hanno spinto BP Sondrio a respingere l’offerta c’è il fatto che “l’offerta, per le tempistiche e le modalità con cui è stata promossa ed annunciata, non riflette il percorso di creazione di valore della Banca in ottica stand alone, espressione di una crescita caratterizzata da sostenibilità e risultati costanti nel tempo che mette in evidenza la resilienza del modello di business di BP Sondrio, tutti elementi che verranno comunicati al mercato con il nuovo piano industriale 2025-2027”.
Restando sempre in ambito bancario, sono arrivati i conti 2024 di Banco Bpm che ha rivisto verso l’altro il prezzo dell’Opa su Anima. Nel dettaglio, la banca guidata da Castagna ha deciso di aumentare il corrispettivo dell’offerta pubblica di acquisto volontaria totalitaria sulle azioni di Anima a 7 euro per azione, incluso il dividendo, ricevendo sostegno da Poste Italiane e FSI per un totale pari al 21% del capitale sociale. Questo movimento strategico permetterà a Banco BPM di aumentare la sua quota oltre il 43%.
Leonardo giù ma Morgan Stanley resta bullish su settore in Europa
Leonardo tra i peggiori titoli del Ftse Mib, con una flessione a metà seduta di circa l’1%. E questo nonostante la view ancora bullish sul settore europeo della difesa da parte di Morgan Stanley. Nel report dal titolo “The European Defence Dilemma Part III: Tug of War“, la banca d’affari Usa scrive: “restiamo ottimisti sulla Difesa in Europa, con Rheimetall, Leonado e Bae tra le preferite”
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link