Tulsi Gabbard confermata alla direzione dell’intelligence Usa

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 


Tulsi Gabbard ha vinto la sua battaglia. Contro ogni previsione, l’ex deputata democratica delle Hawaii, feroce critica dell’interventismo militare e del neoconservatorismo, è stata confermata dal Senato mercoledì direttore dell’intelligence nazionale (DNI) con un voto finale di 52 a 48. Tutti i senatori democratici hanno votato contro Gabbard, incluso Bernie Sanders, che Gabbard sostenne in occasione delle elezioni presidenziali del 2016. L’unico senatore repubblicano ad unirsi ai dem è stato Mitch McConnell del Kentucky.

Gabbard supera lo scoglio del Senato

La nomina di Gabbard ha suscitato polemiche a causa delle sue critiche alla politica estera statunitense, in particolare alle guerre per il “cambio di regime”. La sua conferma, infatti, rappresenta un potenziale cambiamento verso un approccio più realista e moderato da parte dell’amministrazione Trump ed è per questo motivo che spaventa l’establishment. Gabbard, veterana della War on Terror, ha servito nella Guardia Nazionale dell’Esercito ed è stata dispiegata in Iraq e Kuwait. La guerra e tutto ciò che comporta la conosce bene, a differenza di molti sostenitori dell’interventismo militare che i conflitti non li hanno mai visti da vicino. Nel 2022 ha lasciato il Partito Democratico, criticandone le politiche “woke” e guerrafondaie, oltre alla gestione disastrosa dell’immigrazione irregolare, unendosi al Partito Repubblicano nell’ottobre dello scorso anno.

L’ex dem nemica dell’establishment

Prima persona di fede induista eletta al Congresso, Gabbard ha spesso criticato la politica estera degli Stati Uniti, in particolare il sostegno di Biden all’Ucraina e le operazioni di Obama in Siria. Nel 2017, visitò Damasco e incontrò il presidente siriano Bashar al-Assad, scatenando polemiche. Nel 2019, dichiarò che Assad “non è il nemico degli Stati Uniti” e si oppose al coinvolgimento americano nella guerra in Siria, sostenendo che i tentativi di cambio di regime in Iraq, Libia e Siria hanno avuto conseguenze disastrose per gli Stati Uniti e le popolazioni locali.

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 

Accusata di essere un “asset russo” e “amica dei dittatori” da liberal e neocon, Gabbard è avversaria dell’establishment della politica estera di Washington, quel “Blob” descritto dal professor Stephen M. Walt (docente di Harvard) che si riferisce a quell’insieme di esperti, analisti, think-tank che promuovono l’interventismo e una politica estera aggressiva. Secondo Walt, il “Blob” include persone che si muovono tra governo, think tank e accademie, e che hanno sostenuto e promosso una strategia di politica estera che mira a utilizzare il potere militare americano per rimodellare il mondo secondo le preferenze e i valori politici degli Stati Uniti, con conseguenze spesso disastrose non solo per l’America ma per il mondo. Per questo motivo Gabbard è stata oggetto in queste settimane di attacchi di ogni tipo, anche personali, e anche da parte di testate autorevoli come il New York Times, che ha addirittura messo in discussione le sue convinzioni religiose. Una vera e propria macchina del fango orchestrata da media e politici fedeli all’establishment che, tuttavia, non ha raggiunto il risultato sperato, ovvero far saltare la sua nomina a direttore dell’intelligence nazionale (DNI).

Una postilla. Sui social, la conferma di Tulsi Gabbard a Direttrice dell’Intelligence Nazionale ha riportato l’attenzione su Myrotvorets, il controverso sito ucraino legato al governo che include Gabbard nella sua “lista nera” di persone considerate nemiche degli interessi nazionali. Una presenza che rischia di provocare imbarazzi e ulteriori tensioni tra Washington e Kiev.

Dacci ancora un minuto del tuo tempo!

Se l’articolo che hai appena letto ti è piaciuto, domandati: se non l’avessi letto qui, avrei potuto leggerlo altrove? Se non ci fosse InsideOver, quante guerre dimenticate dai media rimarrebbero tali? Quante riflessioni sul mondo che ti circonda non potresti fare? Lavoriamo tutti i giorni per fornirti reportage e approfondimenti di qualità in maniera totalmente gratuita. Ma il tipo di giornalismo che facciamo è tutt’altro che “a buon mercato”. Se pensi che valga la pena di incoraggiarci e sostenerci, fallo ora.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Richiedi prestito online

Procedura celere