Hyundai Inster, la piccola elettrica da 25 mila euro e 500 chilometri di autonomia. La prova- Corriere.it

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Hyundai cambia pelle e cerca un’inedita visibilit�. Sia chiaro, non che il costruttore coreano, dopo quasi sessant’anni di attivit� nel settore automobilistico, abbia ancora bisogno di farsi conoscere sui mercati europei. Il problema, per�, � che i suoi modelli, a partire dalla Tucson che ha raccolto ampi consensi, sono pi� popolari del marchio stesso, ora intenzionato a diventare pi� riconoscibile e a far pesare la forza di un conglomerato industriale presente in 34 settori produttivi, dall’acciaio alla logistica, dalla robotica alla realizzazione delle navi cargo pi� grandi del mondo. � una questiona d’immagine, che per Hyundai risulta legata, nell’opinione dei consumatori, a concetti come qualit� e durata, ma che finisce per apparire poco brillante, persino un po’ noiosa.

Si cavalca il trend coreano

Il compito di rovesciare le carte � affidato alla Inster, piccola Suv elettrica a vocazione prettamente urbana con la quale Hyundai intende aprire una nuova era, sfruttando l’onda dell’interesse per la Corea del Sud suscitato negli ultimi tempi da film come “Paradise”, serie tv come “Squid Game”, prodotti di bellezza e specialit� alimentari. La Inster � compatta, essendo lunga soltanto 3 metri e 82 cm e larga 1,61, ma � spaziosa all’interno, tanto da offrire una buona abitabilit� anche a chi siede dietro: merito di un passo di 2 metri e 58 cm, contro i 2 metri e 30 della Fiat Panda, inevitabile riferimento nel segmento. � facile da parcheggiare, grazie alle misure contenute, ma anche flessibile, in virt� della modularit� dei sedili (le due met� di quelli posteriori, per esempio, possono scorrere di 15 cm). E vuole essere pure divertente, con una gamma colori che prevede tinte originali e una versione Cross, disponibile da aprile, che ammicca agli amanti dell’aria aperta con un look da leggero fuoristrada. Poi, naturalmente, non manca la dotazione tecnologica che prevede un display centrale da 10,25 pollici, il navigatore di serie, la connettivit� Apple CarPlay e Android Auto, Adas per la guida assistita di Livello 2, i comandi vocali e il sistema Bluelink, che consente la gestione dell’auto da remoto. Con il pacchetto di optional Tech si pu� avere anche la pompa di calore, che riscalda l’abitacolo senza sottrarre energia alla batteria di trazione.

Tagli e potenze diverse

A proposito di batteria, la Inster viene proposta in due versioni con taglie diverse dell’accumulatore (42 e 49 kWh) e potenze del motore elettrico (97 e 115 cavalli), pensate per soddisfare differenti esigenze di utilizzo. In ambito urbano, infatti, la prima capacit� garantisce 473 km di autonomia (che scendono a 327 nel ciclo medio), pi� che adeguati a soddisfare esigenze di mobilit� cittadine; con la seconda, invece, si arriva fino a un massimo di 518 km (370 nell’utilizzo misto). A variare sono anche le velocit� massime (140 e 150 km/h) e lo scatto da 0 a 100 km/h (11,7 e 10,6 secondi). La ricarica pu� avvenire in corrente alternata a 11 kW (4 ore e 35 minuti il tempo richiesto per passare dal 10 al 100% di capacit� dell’accumulatore pi� capace), in corrente continua a 100 kW o 120 KW (39 e 30 i minuti necessari per passare dal 10 all’80%).

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Allegra e sicura

La Inster viene proposta in due allestimenti, denominati XTech e XClass, con prezzi di partenza che si collocano di un soffio sotto la soglia psicologica dei 25 mila euro (la XTech con batteria da 42 kWh e motore da 97 CV ha, infatti, un listino di 24.900 euro). Per la XTech con batteria da 49 kWh bisogna mettere in conto invece 26.650 euro, che diventano 28.650 se si opta per la pi� dotata XClass; l’esemplare affidatoci per il test drive, una XClass con accumulatore da 49 kWh, cerchi in lega da 17 pollici, Teck Pack e altri accessori, arrivava a 31.550 euro. Provata sulle strade che da Milano portano a localit� della provincia di Lodi (Melegnano, Sant’Angelo Lodigiano e la stessa Lodi), su un percorso misto tra vie cittadine lungo il Naviglio e strade provinciali, la Hyundai Inster si rivela facile, grazie alle dimensioni compatte, e brillante, in virt� delle doti del propulsore elettrico pi� potente. Nonostante la relativa altezza (un metro e 61 cm, barre sul tetto comprese) e la carreggiata abbastanza stretta (1 metro e 41 cm all’avantreno, 1,1 cm in pi� al posteriore) che ne fanno un Suv metropolitano, nelle innumerevoli rotonde di cui sono disseminate le provinciali la Inster non mette in mostra un rollio accentuato, n� l’inerzia che si aspetta da una massa che, comunque, supera i 1.700 kg. La frenata rigenerativa pu� essere regolata su quattro livelli crescenti, attraverso i paddle al volante, con quello pi� elevato che comporta la funziona e-pedal: rilasciando l’acceleratore, l’auto rallenta da sola senza bisogna d’intervenire sul freno, anche se a volte la percezione � di un rallentamento fin eccessivo per rapidit�. A colpire di pi�, probabilmente, sono per� la buona qualit� degli interni, realizzati anche con materiali sostenibili (riciclati da bottiglie e biopropilene estratto dalla canna da zucchero) e la razionalit� dei comandi, per alcuni dei quali fortunatamente non si � voluto rinunciare ai tradizionali tasti sulla plancia.

13 febbraio 2025 (modifica il 13 febbraio 2025 | 15:47)



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