Ted talks โ il famoso format di conferenze (e molto altro) โ รจ in vendita. Lo ha annunciato qualche settimana fa il presidente Chris Anderson che nel 2000 acquisรฌ i diritti di una conferenza su Technology, Entertainment e Design (da qui lโacronimo) per trasformarla in un ecosistema di narrazione con al centro โidee che vale la pena condividereโ.
Ted talks, il format di public speaking pervasivo
La notizia merita un commento anche solo per lโeffetto pervasivo dei Ted talks sullโimmaginario collettivo dellโinnovazione, grazie a un modello di business basato sulla disseminazione che ha consentito di scalare il format a livello locale (attraverso la formula dei Tedx) ma anche oltre.
Basti pensare a tutte quelle iniziative di conferenza e public speaking che si sono liberamente ispirate a questa iniziativa (ยซรจ una specie di Tedยป si sente spesso dire). Oltre a queste osservazioni generali ci sono perรฒ altre ragioni, piรน concrete, da prendere in considerazione.
Il valore sociale di un asset
In vendita cโรจ infatti un asset dove non รจ difficile scorgere un chiaro valore sociale. In termini formali perchรฉ i Ted talks sono governati da unโorganizzazione non profit, ma soprattutto per i contenuti veicolati in quanto sostenibilitร e impatto gareggiano alla pari con lโinnovazione e tech. Inoltre, come appena ricordato, la gestione si basa su un approccio di coinvolgimento e di rete, tanto che oggi nei suoi database ci sono oltre 250mila speech che non superano, di solito, la famosa soglia dei 18 minuti.
Anderson โ grazie anche al suo passato nel consulting โ รจ naturalmente consapevole di queste peculiaritร e quindi le veicola come potenzialitร . Lo si nota soprattutto quando delinea il profilo del possibile acquirente individuando una gamma piuttosto variegata: si va da istituzioni universitarie e filantropiche a cittร che vogliono rinvigorire il loro profilo โsmartโ (e qualcuno ha giร candidato Milano), fino a soluzioni piรน โestremeโ come le Dao, organizzazioni collettive decentrate per la gestione e il governo delle risorse digitali (blockchain, AI, ecc.) ma che richiamano anche reti di Terzo settore e similari.
Un insieme di soggetti pubblici e privati che connota, soprattutto in questa fase storica, il contesto europeo nel quale la biodiversitร istituzionale appare piรน evidente. Non รจ solo una questione di coerenza rispetto alle caratteristiche dei Ted talk, ma soprattutto di rafforzare la capacitร di arginare la diffusione di modelli tecnocratici che si stanno affermando anche in importanti democrazie liberali come quella statunitense.
Quale ruolo per la finanza a impatto?
A fronte di queste caratteristiche โ e di indicatori economico patrimoniali che appaiono solidi dopo un periodo di difficoltร coinciso, comprensibilmente, con la pandemia โ viene da chiedersi a quali condizioni anche la finanza a impatto puรฒ dire la sua. I Ted talks sono un buon oggetto dโinvestimento per generare impatti? E se sรฌ, a quali condizioni?
Un primo elemento di attrattivitร dellโoperazione รจ legato allโintegritร della missione che Anderson pone come vincolo. Un aspetto interessante che potrebbe โblindareโ rispetto al rischio di mission drift con il passaggio di proprietร , ponendo quindi gli operatori finanziari impact in una ipotetica posizione di vantaggio rispetto a quelli speculativi.ย
Un secondo aspetto che invece andrebbe chiarito riguarda le effettive preferenze rispetto al nuovo assetto societario. Da una parte Anderson individua organizzazioni come fondazioni e istituzioni pubbliche piuttosto accentrate e consistenti in termini economici e finanziari, ma dโaltro canto paventa una possibile โexit comunitariaโ rappresentata da soggetti di rete rispetto ai quali il capitale necessario per lโacquisizione andrebbe ricalcolato sia nelle modalitร di formazione (ad esempio prevedendo anche finanziamenti dal basso e/o apporti in kind) che di composizione della governance (ad esempio attraverso assetti multi stakeholder).
La narrazione dellโinnovazione รจ ancora nei Ted talks?
Infine, ma certamente non per ultimo, valgono considerazioni di ordine culturale non estranee a questa ipotetica due diligence dei Ted talks come oggetto dโinvestimento a impatto.
La prima: siamo sicuri che siano ancora il luogo dove si forma e si diffonde la narrazione dellโinnovazione in una fase di mutamenti radicali che interrogano non solo i contenuti delle innovazioni ma anche i modelli economici e gli orientamenti politico strategici degli attori che le elaborano e veicolano?ย
E una seconda: la logica di vendita รจ davvero quella piรน adatta per garantire la continuitร e lo sviluppo di questa iniziativa o si potrebbe pensare a un โcambio di statoโ ad esempio nella prospettiva dei beni comuni?
A rispondere dovrebbero essere non solo i possibili investitori ma una piรน ampia gamma di assetholder (dagli organizzatori locali agli speaker, fino ai pubblici delle conferenze) che grazie ai loro apporti hanno reso cosรฌ appetibile i Ted talks.
In apertura un frame dal video YouTube del TedxRovigo
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