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«Gli alloggi in questione sono di proprietà di Ater, e non del Comune di Padova. Quella delle spese condominiali è una questione importante. La problematica è ben nota al Comune di Padova; infatti situazioni simili, sono presenti anche in altri edifici di proprietà comunale, come quelli di via Morandini e via Guidi». Ater quindi scarica su Palazzo Moroni le responsabilità delle spese condominiali alte nel quadrilatero del Portello per cui mercoledì scorso erano scese in piazza anche diverse associazioni di inquilini. «È importante sottolineare che, analizzando i dati economici nel bilancio condominiale – spiegano da Ater – la spesa media per alloggio nel 2023, oltre all’affitto, è di 200 euro. Si tratta di una diminuzione rispetto al 2022, quando la spesa media era di 226 euro. Gli esempi di spese indicati negli articoli, che riportano importi pari a 500 euro mensili, sono comprensivi di annualità precedenti non pagate dagli assegnatari».
«Nella spesa media sono comprese, per ogni unità abitativa, voci quali: riscaldamento, acqua calda sanitaria, manutenzione della centrale termica, energia elettrica parti comuni, espurghi, manutenzione ascensori e spese non essenziali come la manutenzione giardino, la derattizzazione e disinfestazione la pulizia degli spazi esterni e delle scale – proseguono – .Gli edifici del Quadrilatero, inclusi nel progetto “Contratto di Quartiere”, sono stati oggetto di significativi interventi di ristrutturazione e ammodernamento nel corso degli anni. Questi interventi, finalizzati a migliorare la qualità abitativa, hanno comportato un aumento dei costi di gestione. Tra le migliorie apportate, si evidenziano il riscaldamento a soffitto, l’installazione di ascensori, un parcheggio interno sotterraneo, un ampio giardino condominiale e unità abitative dedicate a persone con disabilità».
«Tuttavia, il Comune di Padova ha assegnato gli alloggi a nuclei familiari senza valutare adeguatamente la loro capacità economica di sostenere non solo l’affitto, ma anche le spese accessorie – insisite Ater, attaccando l’amministrazione – .Questa situazione ha determinato nel tempo un aumento della morosità da parte degli assegnatari rendendo necessario l’intervento economico del Comune per far fronte alle difficoltà di numerosi inquilini». «Ater Padova non ha la competenza per fornire un supporto economico diretto ai nuclei familiari in difficoltà – dichiara il Presidente Tiberio Businaro. Il nostro ruolo è garantire la qualità degli alloggi e la gestione corretta del patrimonio immobiliare. In caso di problemi economici, spetta ai servizi sociali dei Comuni offrire l’assistenza necessaria. Siamo consapevoli delle preoccupazioni espresse dagli inquilini del Quartiere Portello. Tra le possibili soluzioni, il Comune potrebbe valutare la possibilità di trasferire le famiglie in difficoltà economica in alloggi con costi di gestione più contenuti, oppure alcune opere non strettamente necessarie potrebbero essere realizzate in autonomia dagli assegnatari o con il supporto di associazioni di volontariato» conclude Businaro.
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