accrediti il 17, 18 e 19 febbraio

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Il 17 febbraio 2025 segnerà l’inizio dei pagamenti dell’Assegno Unico Universale (Auu) per il mese in corso, con un accredito che proseguirà il 18 e 19 febbraio. L’assegno riguarderà principalmente le famiglie che non hanno subito modifiche rispetto agli importi di gennaio 2025. Tuttavia, coloro che hanno avuto variazioni o che ricevono la prestazione per la prima volta vedranno il pagamento nell’ultima settimana del mese. Questo mese si caratterizza per importanti novità, in particolare per quanto riguarda gli importi e le maggiorazioni, che sono stati rivalutati alla luce di un nuovo aggiornamento delle soglie Isee e di alcune modifiche introdotte dalla Manovra economica 2025.

Date e modalità di pagamento dell’Assegno Unico Universale

Secondo quanto comunicato dall’INPS, il pagamento dell’Assegno Unico per il mese di febbraio 2025 sarà effettuato in due tranche distinte. Le famiglie che ricevono già l’assegno e non hanno avuto modifiche nell’importo, a seguito di conguagli o variazioni, riceveranno l’accredito nei giorni 17, 18 e 19 febbraio.

Si tratta di una consuetudine che segue il calendario stabilito dall’ente previdenziale. D’altra parte, coloro che hanno registrato modifiche nell’importo o che percepiscono l’assegno per la prima volta vedranno il pagamento a partire dall’ultima settimana di febbraio.

Le famiglie che non hanno aggiornato l’ISEE per il 2025 e continuano a ricevere l’importo minimo, senza benefici delle maggiorazioni specifiche, avranno tempo fino al 28 febbraio per presentare la nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), al fine di ottenere l’importo corretto secondo la propria fascia di reddito.

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Le novità sugli importi dell’Assegno Unico

Per il 2025, sono stati introdotti significativi cambiamenti agli importi dell’Assegno Unico, che ora sono maggiorati in modo mirato. Grazie alla rivalutazione annuale effettuata dall’ISTAT, l’assegno subirà un aumento complessivo dello 0,8%. Questo incrementa gli importi e le maggiorazioni per le famiglie, con l’obiettivo di rispondere all’andamento dell’inflazione e migliorare il potere di acquisto delle famiglie con figli a carico.

Tra le novità principali, si segnala un aumento del 50% dell’importo per i figli con meno di un anno di vita. Questa misura, che continua ad applicarsi anche nel 2025, prevede che le famiglie con bimbi di questa fascia d’età vedano un significativo incremento dell’assegno, per favorire il supporto in un periodo di particolare impegno economico. Analogamente, anche per i figli da uno a tre anni e per le famiglie con almeno tre figli, si prevede una maggiorazione del 50% sugli importi, a condizione che il nucleo familiare rispetti i requisiti relativi all’ISEE.

Come funziona la rivalutazione dell’Assegno Unico e l’impatto sui pagamenti

La rivalutazione dell’assegno si basa sull’adeguamento all’indice Istat, che misura l’andamento del costo della vita. La legge stabilisce che gli importi e le soglie Isee devono essere rivalutati annualmente per tenere conto delle variazioni dei prezzi. Pertanto, le famiglie che percepiscono l’assegno a partire da febbraio 2025 vedranno un aggiornamento dell’importo, sia per quanto riguarda il valore base che per le eventuali maggiorazioni specifiche.

Ad esempio, per le famiglie con un ISEE fino a 17.227,33 euro, l’importo massimo per ogni figlio minorenne passerà da circa 199,40 euro a 201 euro. Invece, per le famiglie con ISEE superiore a 45.939,56 euro, o per quelle che non presentano l’ISEE, l’importo destinato a ciascun figlio minorenne salirà da 57,20 euro a 57,50 euro. Sebbene l’aumento possa sembrare marginale, ha un impatto positivo sui bilanci familiari, soprattutto per quelle che si trovano a dover gestire più figli a carico.

Le maggiorazioni e gli importi per le famiglie numerose

Nel 2025, sono previste anche maggiorazioni specifiche per le famiglie con figli con disabilità o con almeno quattro figli a carico. Per queste famiglie, l’importo dell’assegno subirà un aumento forfettario. In particolare, chi ha almeno quattro figli a carico riceverà una maggiorazione fissa di 150 euro, che si aggiunge agli importi già previsti.

Anche per le famiglie con figli disabili, sono previste maggiorazioni che rientrano nel pacchetto di aiuti economici pensati per sostenere i nuclei familiari più vulnerabili. Queste maggiorazioni, che variano a seconda delle necessità del bambino e della situazione economica della famiglia, sono una risposta alle difficoltà quotidiane delle famiglie che si prendono cura di persone con disabilità.

Il pagamento per chi non ha presentato l’ISEE: cosa cambia?

Un altro punto cruciale riguarda le famiglie che non hanno ancora presentato la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per il 2025. Se non viene fornito l’ISEE aggiornato, l’importo minimo dell’assegno sarà erogato a partire da marzo 2025, con l’inclusione dei conguagli arretrati, che verranno pagati successivamente. Chi presenterà la DSU entro il 30 giugno 2025 riceverà gli arretrati spettanti, relativi ai mesi da marzo in poi. È quindi fondamentale per le famiglie presentare la Dichiarazione entro la fine del mese di febbraio per evitare disagi nei pagamenti.

Come controllare gli accrediti dell’Assegno Unico

L’INPS offre diverse modalità per controllare lo stato dei pagamenti dell’Assegno Unico, compreso l’importo esatto che verrà accreditato. Per farlo, è necessario accedere alla sezione “Fascicolo previdenziale del cittadino” sul portale ufficiale INPS. Una volta entrati, è sufficiente selezionare la voce “Prestazione” e successivamente “Pagamenti” per visualizzare le date di accredito e le informazioni relative agli importi e alle eventuali modifiche rispetto al mese precedente.

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In caso di dubbi o necessità di chiarimenti, gli utenti possono consultare anche la sezione di assistenza online messa a disposizione dall’INPS, che offre supporto per eventuali problematiche relative alla gestione delle pratiche.

La Manovra economica 2025 ha introdotto alcuni aggiornamenti significativi per quanto riguarda l’Assegno Unico Universale, con l’intento di rispondere alle esigenze delle famiglie e alle dinamiche economiche in corso. Tuttavia, è importante notare che il sistema dell’Assegno Unico rimarrà dinamico, con modifiche che potrebbero essere introdotte negli anni successivi, in base all’andamento della situazione economica e alle priorità politiche.

Vincenzo Ciervo



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