Longuelo, l’assessore Valesini su via della Rovere: «Il Comune può spostare la servitù di passaggio» #finsubito prestito immediato

Nella sentenza con cui il Tar ha annullato il provvedimento impugnato dall’associazione Vivere Longuelo e riconosciuto comunque al Comune la possibilità di «rideterminarsi», ossia redigere una nuova delibera, «non viene assolutamente messo in discussione il diritto dell’Amministrazione di spostare» la servitù di passaggio su via della Rovere. E che, quindi, «gli è pienamente riconosciuto». Prima di mettere in evidenza questo punto, l’assessore Francesco Valesini mostra in commissione consiliare come sei delle sette motivazioni su cui l’associazione di quartiere aveva costruito il proprio ricorso fossero state ritenute infondate dai giudici.

C’è un solo motivo per cui il ricorso è stato accolto e per cui Palazzo Frizzoni ha dovuto scrivere una nuova delibera, per confermare lo spostamento della servitù di passaggio lungo un percorso differente a nord-est del campo da golf: il non evincere dagli atti le ragioni di interesse pubblico che determinavano lo spostamento del percorso. Che, poi, è sostanzialmente una: Odissea srl, proprietaria del golf, ha chiesto al Comune di spostare la servitù per motivi di sicurezza. Su via della Rovere c’è stato «un intensificarsi del passaggio pedonale, con rischi conseguenti all’interferenza con le buche del golf», aggiunge Valesini. Un potenziale pericolo per i passanti certificato anche dalla polizia locale attraverso sette sopralluoghi nel campo di golf di Longuelo. «Il verbale (allegato alla nuova delibera di consiglio, ndr) — rileva Valesini — conferma pienamente la ragione richiamata nel primo provvedimento, ma che giustamente il tribunale ha chiesto di approfondire».

Nel ripercorrere la genesi del ricorso presentato da Vivere Longuelo, Valesini cita anche le critiche sollevate dall’associazione. Tra queste, il timore che lo spostamento fosse il preludio «a una trasformazione dei campi da golf in qualcosa diverso. Ad oggi — chiarisce l’assessore — nulla è stato presentato dalla società, su progetti di trasformazione del campo da golf». Comunque, nel caso in cui cessino attività che possano comportare pericoli per chi transita in via della Rovere, già a dicembre 2022 Odissea srl, in una lettera firmata da Antonio Percassi, confermava la propria disponibilità «a valutare e accogliere motivate proposte» da parte del Comune per il «ripristino della servitù» in via della Rovere. Abbandonando, quindi, il nuovo percorso separato dalla carreggiata della cui costruzione, intanto, la società si è fatta carico. Il cantiere è ormai prossimo alla conclusione, il nuovo tracciato dovrebbe essere pronto entro fine mese.

Restano tuttavia scettici i consiglieri d’opposizione Filippo Bianchi (Fratelli d’Italia) e Alberto Ribolla (Lega). «In 20 anni non è mai successo niente», riflette Bianchi. Mentre Ribolla evidenzia come via della Rovere sia «un percorso storico in un ambiente tutelato, ha una valenza sin dai tempi medievali». «L’antica via della Rovere non segue esattamente quel tracciato — precisa Valesini —, che si chiama invece strada consortile della Corna. Inoltre, è già stata interessata nel 1976 da uno spostamento, quasi metà del tracciato non corrisponde più all’epoca storica. Quanto al principio per cui per 20 anni non è successo niente: se ci basassimo su questo presupposto non faremmo prevenzione». 

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