prima c’è la famiglia. Torino spegne un’altra stella

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Il mondo della ristorazione torinese è in fermento tra cambi di chef, acquisizioni e nuove aperture. È di qualche settimana fa l’addio di Matteo Baronetto al Del Cambio e oggi arriva la notizia che il ristorante Magorabin di Torino chiude definitivamente dopo 22 anni di attività. Con un annuncio diretto e sincero, lo chef Marcello Trentini ha comunicato la sua decisione, ponendo fine a un lungo percorso che ha visto il suo locale brillare con una stella Michelin per ben 13 anni.

Le motivazioni della chiusura

Nel suo messaggio, Trentini ha voluto sgombrare il campo da qualsiasi speculazione o malinteso. L’uscita di scena di un sous chef, che in molti avevano erroneamente individuato come causa della chiusura, non ha inciso sulla decisione. Le vere ragioni, spiega lo chef, sono più profonde e strutturali. La decisione nasce anche dalla volontà di dare priorità al tempo, agli affetti e alla qualità della vita, allontanandosi dalle rigide dinamiche della ristorazione gourmet

Conto e carta

difficile da pignorare

 

Il mondo della ristorazione fine dining, così come è stato concepito nell’era contemporanea, non è più economicamente sostenibile senza attività collaterali come catering, consulenze e branding. Magorabin ha sempre cercato di mantenere un’identità indipendente, focalizzandosi esclusivamente sulla qualità dell’esperienza gastronomica. Tuttavia, questo modello di business si è rivelato sempre più difficile da sostenere.

Un nuovo concetto di ristorazione

Trentini ha dichiarato di essersi progressivamente innamorato di un diverso tipo di ristorazione, che definisce “Funky”: un’esperienza più informale e smart, dove musica, atmosfera rilassata, vino e cibo conviviale diventano gli elementi centrali della serata. Il fine dining, con le sue rigide regole e i suoi elevati costi di gestione, non rispecchia più la sua visione.

Questa filosofia si concretizza nel bistrot Casamago, nato sei anni fa sulle ceneri del vecchio Magorabin, dove sarà ancora possibile assaporare i suoi celebri piatti surf’n’turf. Trentini ha lasciato da parte la giacca da chef per un abbigliamento più semplice, ma senza mai rinunciare alla passione per la cucina.

Il post dello chef Marcello Trentini sul suo profilo facebook:

Cari amici reali e virtuali, con il 22esimo compleanno del nostro amato Magorabin, sono ad annunciarvi la chiusura definitiva del ristorante.
Prima che haters e tifosi si scatenino, uso questo canale per raccontarvi la mia versione.
Al netto delle illazioni e delle presunte certezze che alcuni vogliono leggere come verità, le ragioni della mia decisione hanno radici profonde.
Sicuramente l’uscita dalla brigata di un sous chef non è tra quelle.
Che la ristorazione definita fine dining, per come è stata concepita nell’era contemporanea, non sia più sostenibile (se si escludono alcune eccezioni) lo sanno ormai anche i sassi e mi sembra superfluo ribadire che senza catering, consulenze, branding, etc.. nessuno può stare felice.
Ma noi abbiamo inseguito il solito vecchio sogno di fare bene , anche da indipendenti.
Purtroppo,però, non funziona così… e chi dice il contrario mente, sapendo di farlo.
Chi mi conosce bene sa che, col passare del tempo, mi sono gradualmente innamorato di un tipo di ristorante più Smart che io definisco Funky.
Locali laici dove musica, belle vibe, vino e cibo divertente lasciano spazio alla libertà di interpretazione della serata.
Staro’ lontano mille miglia dalle polemiche sul presunto stato di salute del mondo gourmet, un can can che non appartiene a chi, come me, ha un’anima punk rock e quindi ognuno faccia quello che vuole.
La stella Michelin l’ho desiderata, fortemente voluta, conquistata e portata tatuata sulla pelle con grande piacere per ben 13 anni.
E’ stato un riconoscimento al nostro amore per la filosofia dell’ accoglienza e dí sicuro non la rinnegheremo.
Da alcuni anni a questa parte, però, ho deciso che il mio tempo, gli affetti, la qualità della vita sarebbero diventati una mia priorità e le regole non scritte della ristorazione gastronomica non mi appartenevano più.
Tutto qui… nulla di più.
Chi si sentisse orfano della mia cucina potrà ritrovare i miei piatti surf’n’turf a casamago, il bistro nato 6 anni fa sulle ceneri del vecchio mago dove tutto ebbe inizio.
Ho tagliato i dread, la barba e’ un po’ più bianca, ho tolto la giacca da chef e l’ho sostituita con maglietta e grembiule, ma non ho mai smesso di cucinare con cuore e pancia.
Rock’n’roll ??
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“Lingua,Gamberi e Mandarino”
Before&After 



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