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E’ diviso in tre filoni l’iter giudiziario scaturito dalla imponente operazione antimafia che, su indagini coordinate dalla DDA di Messina, venne eseguita dai carabinieri il 22 febbraio 2022 (foto in alto una fase del blitz), con 81 persone arrestate e 5 sottoposte ad obblighi, nell’ambito della riorganizzazione del clan mafioso dei “Barcellonesi”. Per il filone relativo a droga e denominata “FURIA” (traffico, spaccio, detenzione), si è arrivati alla decisione della Cassazione che, per 14 imputati, ha disposto l’annullamento di 11 condanne con rinvio e 3 definitive. Il servizio sul link Cronaca…
E’ diviso in tre filoni l’iter giudiziario scaturito dalla imponente operazione antimafia che, su indagini coordinate dalla DDA di Messina, venne eseguita dai carabinieri il 22 febbraio 2022, con 81 persone arrestate e 5 sottoposte ad obblighi, nell’ambito della riorganizzazione del clan mafioso dei “Barcellonesi” (in archivio, sul link Cronaca, tutti i dettagli riportati al tempo).
Per il filone relativo a droga (traffico, spaccio, detenzione) e armi, sono state 36 le persone indagate a conclusione delle indagini e, il 15 luglio 2022, erano arrivate 16 condanne nell’ambito dell’operazione denominata “Furia” decise, con il rito abbreviato, dal Gup del Tribunale di Messina Eugenio Fiorentino. In questo caso si trattava dell’indagine sulla riorganizzazione del traffico di droga che ha avuto origine nel 2017 a seguito della scarcerazione di Carmelo Mazzù, di Oliveri e che aveva portato a suo tempo all’emissione, da parte del Gip del Tribunale di Messina Monica Marino, di 25 ordinanze di custodia cautelare. In precedenza in 6 avevano scelto di proseguire con il rito ordinario, in 16 avevano optato per l’abbreviato e altri avevano concordato il patteggiamento della pena.
DECISIONE DELLA CASSAZIONE
Adesso, per 11 imputati, il processo è da rifare. Per altri 3 invece le condanne inflitte in appello diventano definitive. È questo l’esito della decisione della Cassazione, arrivata in questa settimana, del troncone dei giudizi abbreviati dell’operazione “Furia”.
Undici imputati hanno registrato l’annullamento della sentenza d’appello emessa a Messina nel giugno del 2023, e dovranno affrontare un nuovo processo d’appello sempre a Messina. Si tratta di Tindaro Giardina, Carmelo Mazzù, Giuseppe Chiofalo, Jesus Matias Piccolo, Antonino Pirri, Piero Salvo, Carmelo Donato, Giovanni Alessi, Antonio Zocca, Francesco Aiello e Alessandro Giusti.
Sono stati invece dichiarati inammissibili, e di conseguenza le condanne diventano definitive, i ricorsi di Alfio Campo, Manuel Santi Scardino e Antonino Iacono.
APPELLO
Si era concluso il 22 giugno 2024 con 15 condanne, tra 3 conferme e 12 rimodulazioni, e un’assoluzione, il troncone dei giudizi abbreviati dell’operazione “Furia”, celebrato davanti alla Prima sezione penale della Corte d’Appello di Messina. Ecco il quadro e le modifiche a seguito della decisione della Cassazione:
Francesco Aiello, condannato a 7 anni: CONDANNA ANNULLATA;
Giovanni Alessi, 8 anni (è stato escluso il ruolo di promotore e organizzatore): CONDANNA ANNULLATA;
Stellario Bernava, 1 anno e 6 mesi (ha registrato due assoluzioni parziali);
Alfio Campo, 4 anni e 8 mesi: CONDANNA DEFINITIVA;
Giuseppe Chiofalo, inteso “Furia”, 7 anni e 4 mesi: CONDANNA ANNULLATA;
Carmelo Donato, 19 anni (in “continuazione” con una sentenza a suo carico del luglio 2022): CONDANNA ANNULLATA;
Tindaro Giardina, inteso “Fascia”, 8 anni, 11 mesi e 20 giorni: CONDANNA ANNULLATA;
Alessandro Giusti, 6 anni e 9 mesi e 10 giorni: CONDANNA ANNULLATA;
Antonino Iacono, 2 anni e 8 mesi (conferma della sentenza di primo grado): CONDANNA DEFINITIVA;
Carmelo Mazzù, 13 anni e 6 mesi (conferma della sentenza di primo grado): CONDANNA ANNULLATA;
Jesus Matias Piccolo, 2 anni e 6mila euro di multa (conferma della sentenza di primo grado): CONDANNA ANNULLATA;
Antonino Pirri, 7 anni, 1 mese e 10 giorni: CONDANNA ANNULLATA;
Piero Salvo, 8 anni, 9 mesi e 10 giorni: CONDANNA ANNULLATA;
Manuel Santi Scardino, 10 mesi: CONDANNA DEFINITIVA;
Antonio “Antonello” Zocca, 7 anni e 20 giorni: CONDANNA ANNULLATA
Hanno registrato assoluzioni parziali da alcuni capi d’imputazione Carmelo Donato, Alfio Campo e Stellario Bernava.
L’unico imputato ad essere assolto dall’unico capo d’imputazione contestato, la formula è piena, ovvero “per non aver commesso il fatto”, è stato Carmelo Caggegi, che in primo grado era stato condannato a 2 anni e 6 mesi (e già in primo grado era stato assolto da un altro capo d’imputazione).
L’INCHIESTA
I carabinieri, in particolare, hanno ricostruito episodi di detenzione e spaccio di stupefacenti e possesso di armi, prevalentemente nel 2017, tra Messina, Milazzo, Falcone, Isole Eolie, Catania, Merì, Barcellona. Si tratta di uno stralcio della mega operazione in cui sono confluiti tre filoni investigativi gestiti dai carabinieri del Comando provinciale di Messina e delle Compagnie di Barcellona e Milazzo ed eseguite tra Sicilia e Calabria con le misure cautelari emesse su richiesta della DDA di Messina. Il blitz scattò il 22 febbraio 2022, con 86 persone sottoposte a misura cautelare (81 arrestate e 5 con obblighi) a risultato di una capillare attività coordinata dal Procuratore aggiunto di Messina Vito Di Giorgio e dai tre sostituti della DDA Fabrizio Monaco, Antonella Fradà e Francesco Massara, sul clan mafioso dei “Barcellonesi”. Un gruppo storicamente radicato nel territorio di Barcellona Pozzo di Gotto, capace di esercitare anche nei centri vicini del comprensorio tirrenico un costante tentativo di infiltrazione in attività imprenditoriali ed economia lecita, sia nel settore della commercializzazione di prodotti ortofrutticoli (attraverso l’acquisizione di imprese intestate a prestanome o imponendo, con metodo mafioso, la fornitura dei prodotti), sia nel business dei locali notturni del litorale tirrenico, oltre a tentare di condizionare le campagne elettorali.
Giuseppe Lazzaro
Edited by, sabato 19 ottobre 2024, ore 15,39.
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