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COMUNICATO STAMPA
Ancora bugie sul Superbonus, M5S: “La matematica non è l’opinione di Draghi, Meloni e lobby varie”
Bastia Umbra, 18 ottobre 2024 – Negli ultimi giorni, la stampa nazionale e locale ha riportato numerose opinioni e riflessioni sul Superbonus, talvolta influenzate da retorica di parte in vista delle imminenti elezioni regionali. È opportuno, ancora una volta, fare chiarezza sugli obiettivi e i benefici di questa misura, introdotta dal Movimento 5 Stelle e ridimensionata in seguito dai governi successivi.
L’attuale governo Meloni, giunto alla terza manovra di bilancio, continua a denunciare frodi e squilibri nei conti pubblici attribuiti al Superbonus. Tuttavia, anche la Presidente del Consiglio e altri esponenti del suo governo hanno usufruito dei vantaggi offerti da questa misura, che nei tre anni di attuazione ha contribuito a un incremento del PIL di 14 punti e a una riduzione del debito pubblico di 20 punti in rapporto al PIL. Inoltre, Bankitalia ha certificato un aumento delle entrate fiscali di 33 miliardi di euro nei primi 11 mesi del 2023, in linea con gli incrementi di 55 miliardi registrati nel 2022 e di 43 miliardi nel 2021.
Purtroppo per la premier Giorgia Meloni, e per il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti, la narrazione del buco provocato dal Superbonus perde pezzi. Il governo oltre ad aver proseguito con la distruzione del Superbonus in linea con quanto fece Mario Draghi, non ha fatto nessuna proposta per incentivare le rinnovabili ed il risparmio energetico, continuando invece a perder tempo con strane riflessioni su nucleare e biocarburanti. Si può solo stendere un velo pietoso sullo schema della Legge di Bilancio che di fatto porterà famiglie ed imprese al collasso.
Gli italiani pagheranno con tagli fino a 13 miliardi il patto di stabilità che hanno accettato e firmato in Europa. Pagheremo tutti le promesse tradite proprio sui bonus edilizi. Sono quelle ad aver affossato con danni immensi la nostra economia, con una crescita zero del Pil, riducendo gli investimenti e provocando il calo della produzione industriale. Il modo in cui i cittadini e le imprese edili sono state prese in giro non è degno di un paese civile.
Parliamo di una misura screditata e demonizzata dall’attuale ministro dell’economia che ha continuato a raccontare storie campate per aria dimenticando che il Superbonus fu avviato ad agosto 2020 ed il governo Conte cadde a febbraio del 2021. Lo stesso Giorgetti dovrebbe spiegare, che a causa delle norme schizofreniche del Governo Draghi prima e di quello Meloni poi, tantissimi crediti d’imposta legati al Superbonus sono andati persi. Il ministero dell’economia avrebbe dovuto sottrarre al valore delle detrazioni comunicate da Enea il valore delle detrazioni contenute nelle dichiarazioni dei redditi e infine detrarre il valore dei crediti fiscali ceduti.
Il risultato avrebbe dimostrato che, con tanti crediti perduti, veniva meno ogni appiglio per la classificazione negativa dei crediti stessi che Giorgetti ha preteso di ottenere da Eurostat. La realtà è che il Superbonus, che era stato pensato come una misura a termine, ha avuto il merito di accendere un faro sulle fonti di energia rinnovabile come bene comune, come bene di cui i cittadini devono fruire con l’aiuto dello Stato visti gli ingenti risparmi e l’autonomia energetica prodotta come effetti a breve, medio e lungo termine.
Il Gruppo Territoriale M5S Assisi-Bastia
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