Treno per il Catullo e Mantova, Verona rilancia la metropolitana: «Costi sostenibili anche fino al Garda»

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iniziativa bipartisan

Il Pd con la consigliera regionale Bigon annuncia mozioni in Veneto e Lombardia. L’assessora De Berti: «Rfi ha sempre detto che i costi sono sostenibili anche per il prolungamento sul Garda»

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Sforzo bipartisan per il collegamento ferroviario fra Verona, lo scalo e Mantova




Sforzo bipartisan per il collegamento ferroviario fra Verona, lo scalo e Mantova



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Da anni si discute di come collegare l’aeroporto Catullo con una linea ferroviaria, un tema sempre più attuale, dato che anche altri scali nelle vicinanze ne sono dotati (Bologna) o si stanno attrezzando per esserlo (Venezia). A fare una nuova mossa è la consigliera regionale Anna Maria Bigon, del Pd, che annuncia la stesura di una mozione bi-regionale, in tandem con il collega Marco Carra, mantovano, già deputato dal 2008 al 2018 e oggi consigliere regionale della Lombardia.

La richiesta è sempre la stessa: che la Regione del Veneto e Rete ferroviaria italiana non trascurino il collegamento con Mantova, passando dall’aeroporto e da Villafranca, con il quale si può prevedere la creazione di nuove fermate, tra cui Madonna di Dossobuono.

Bigon: «Non c’è solo Venezia»

«Chiederemo ai governi regionali di mettersi in contatto per vagliare questa possibilità. Investimenti sono stati fatti per l’aeroporto di Venezia, la Regione Veneto dovrebbe tenere conto anche del secondo aeroporto veneto, specialmente in previsione delle Olimpiadi. E questo asse di collegamento sarà un beneficio per Villafranca, polo attrattivo di tutta la bassa provincia, e per l’intero Veneto», osserva Bigon.

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La delibera del Comune

Il primo a esprimersi in tal senso era stato il Comune di Verona, con una delibera di iniziativa consigliare targata Pd e votata anche da Lega (che aveva proposto modifiche, accettate, nda), Fratelli d’Italia e Verona Domani, e che prevedeva in fase distinta il prolungamento verso il lago di Garda.

«Nei giorni scorsi, anche il Comune di Villafranca ha ribadito le stesse richieste con una mozione presentata dal Pd e sottoscritta da tutta la maggioranza di centrodestra. Fra l’altro, i Consigli comunali si erano già espressi in maniera conforme nel 2019 e nel 2021. Solo così possiamo, da un lato, risolvere la mancanza di un collegamento diretto tra lo scalo aeroportuale e il centro città e dall’altro, potenziare l’asse tra Verona, il villafranchese e Mantova attraverso un sistema sostenibile e alternativo al mezzo privato», spiega il consigliere comunale a Verona Francesco Casella, primo firmatario della proposta di delibera e promotore di un incontro a cui, ieri a Palazzo Barbieri, hanno partecipato il segretario provinciale del Pd Franco Bonfante e i consiglieri comunali di Villafranca Daniele Pianegonda e Stefano Corazzina, oltre a Bigon e Carra.

«Siccome dopo tanti anni finalmente qualcosa si sta muovendo», fanno presente, «è fondamentale che si vada nella direzione giusta, in linea con le richieste del territorio e con progetti che siano economicamente sostenibili».

Si tratta, dicono, «di un’opera strategica che il territorio veronese chiede da più di vent’anni e a cui la Regione ha recentemente aggiunto anche il collegamento con la sponda orientale del lago di Garda, prezioso in chiave turistica e non solo. Dopo così tanto tempo, e su un tema così strategico, per lo sviluppo futuro di Verona non possono esserci divisioni e contrapposizioni partitiche. Noi ci siamo». 

La replica

La proposta di collegare la stazione di Porta Nuova non solo con l’aeroporto ma anche con il Garda è quella portata avanti dalla vicepresidente della Regione Veneto, la leghista Elisa De Berti, secondo la quale va realizzato subito anche un tratto ferroviario che colleghi Peschiera con la zona dei parchi di divertimento, fino a Lazise e Bardolino.

«Dal 2003, quando fu bocciato lo spanciamento di Dossobuono, più nessuno ha riesumato quel progetto», ribatte l’assessore De Berti, annunciando un incontro, fra aprile e maggio, in cui presentare i risultati della valutazioni fatte finora. «L’analisi costi-benefici del collegamento aeroporto-stazione-lago ha dato un esito positivo. Rfi ha sempre dichiarato che è un investimento economicamente sostenibile, grazie all’apporto del settore turistico gardesano», spiega.

«Diversamente da ciò che non è fattibile, tutto quello che si può fare lo faremo. L’importante è che siamo tutti compatti sulla necessità di dotare l’aeroporto di un collegamento con il resto delle infrastrutture e dei nodi ferroviari».

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