Ferrara resta cara. I prezzi aumentano e le famiglie fanno fatica

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Ferrara L’inflazione cresce ancora in città e si ripercuote sulle tasche dei consumatori. A gennaio secondo i dati elaborati dall’Ufficio Statistica del Comune di Ferrara su base Istat si è registrato un aumento del tasso congiunturale (la differenza con il mese precedente) del +0,2%, mentre il tasso tendenziale (il raffronto con l’analogo mese dell’anno precedente) si attesta sul +1,8%. Quest’ultimo dato conferma come Ferrara sia una delle città più care in Italia dove il peso dell’inflazione incide maggiorente rispetto ad altre realtà territoriali, visto che la media dell’inflazione nazionale è al +1,5%. Non a caso l’Unione nazionale consumatori ci colloca al 14esimo posto a livello nazionale con un aumento del carrello della spesa di 489 euro l’anno per famiglia media, in Emilia solo riminesi e bolognesi sono messi peggio.

E a far decollare i prezzi sono soprattutto l’aumento delle utenze domestiche con il record dei rincari in un solo mese conquistato del costo dell’energia elettrica a mercato tutelato con un significativo (+18,7%). E nelle tasche dei ferraresi incide anche un’altra tipologia di beni primari difficilmente rinunciabili come i generi alimentari che fanno segnare un ulteriore grave aumento. A confermare il pessimo inizio d’anno per i consumatori ferraresi contribuisce anche il dato del segmento abbigliamento, non c’è stato l’effetto ribasso auspicato nel periodo dei saldi. Non mancano cattive notizie anche sul fronte della benzina con un nuovo incremento nei distributori.

Alimentari Passate le feste di fine anno gli alimentari hanno continuato la loro marcia inesorabile in salita che incide molto nel portafoglio dei consumatori. Sono aumentati soprattutto i prezzi del riso (+1,2%), della pasta secca (+1,4%), pasta fresca e coucous (+1,4%), dei preparati di pasta (+2,8%), della carne di bovino adulto (+1%), della carne suina (+1,1%), del pollame (+0,7%), dei salumi in confezione (+0,7%), dei pesci surgelati (+3,7%), delle uova (+0,4%), del burro (1,3%), dei frutti a bacca (+5,4%), delle patate (+1,6%), del caffè e dei succhi di frutta (+1,9%).

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Abbigliamento. Nonostante il periodo di saldi in questa specifica tipologia di vendita non si sono registrare variazioni in media nell’abbigliamento e calzature rispetto al mese precedente, segno che le vendite promozionali di dicembre hanno compensato i saldi di gennaio.

Bollette L’aumento più consistente in un solo mese lo hanno fatto registrare a gennaio 2025 le utenze domestiche (+1,8%, superiore addirittura all’incremento annuo che si attesta al +1,5%). Sono infatti cresciuti i prezzi delle spese condominiali (+0,7%) e soprattutto come annunciato prima dell’energia elettrica mercato tutelato (+18,7%), dell’energia elettrica mercato libero (+4,2%), del gas di città e gas naturale mercato tutelato (+1%), del gas di città e gas naturale mercato libero (+0,9%).

Prodotti per la casa Incremento per i prezzi degli articoli per la casa con un complessivo +0,3% su dicembre 2024 dei mobili da cucina (+1,1%), delle lavatrici (+1,9%), apparecchi per cottura cibi (+4,3%), ferri da stiro (+2,5%), dei detergenti e prodotti per la pulizia della casa (+1,1%).

Spese sanitarie In perenne crescita anche a gennaio i prezzi sui prodotti e servizi sanitari con un +0,5% rispetto allo scorso dicembre. Incremento di prezzo per i prodotti farmaceutici (+0,8), accertamenti di laboratorio (+3,4%), degli altri prodotti medicali n.a.c. (+0,4%), degli occhiali e lenti a contatto correttivi (+0,3%), dei servizi medici specialistici (+0,6).

Divertimenti e tempo libero Non accenna a rallentare l’aumento dei prezzi per gli spettacoli, la cultura e gli hobbies con un +0,8% in un solo mese. In crescita i prezzi di macchine fotografiche e video camere (+4,3%), dei supporti per la registrazione di suoni e immagini e video (+8,5%), degli accessori per apparecchi per il trattamento dell’informazione (+6,2%), parco divertimenti (+3,3%), giochi elettronici (+10,9%), dei pacchetti vacanze nazionali (+8,3%), dei pacchetti vacanza internazionali (+2,3%).

Trasporti Tra tanti aumenti si segnalano anche le diminuzioni di prezzo complessive di alcune tipologie, ma sono appena due. I trasporti fanno segnare un -0,4% rispetto allo scorso dicembre Diminuiscono i prezzi del noleggio mezzi di trasporto e sharing (-2,5%), del trasporto marittimo (-3%), anche se la benzina fa segnare invece un incremento del +2,3%

Ristoranti e hotel I servizi ricettivi e di ristorazione fanno segnare un -1,2% per la diminuzione dei prezzi delle consumazioni di prodotti di gastronomia (-1%), degli alberghi e motel (-7,3%).

New entry nel paniere I prodotti entrati nel 2025 nel paniere dell’Istat e che vanno ad arricchire gli oltre mille beni e servizi che compongono la rilevazione per il calcolo dell’inflazione sono: speck, pantalone corto donna, lampada da soffitto, topper per materasso, camera d’aria (per bicicletta), spazzole tergicristalli, cono gelato. l

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