“Negli ultimi tempi sono stata arrestata più volte”, così inizia il monologo di Myrta Merlino a Le Iene nella puntata andata in onda domenica 23 febbraio. Una dichiarazione che lascia di stucco chiunque, soprattutto conoscendo l’indole della conduttrice di Pomeriggio Cinque, sempre pronta a sensibilizzare i propri ascoltatori. Eppure questo è quanto è stato riportato su alcuni canali online. Fake news poi denunciate, perché no, “nulla di tutto questo è mai accaduto“. Si scaglia contro le notizie false che da mesi circolano sulla sua persona e che utilizzano la sua faccia, il suo corpo e la sua voce, riadattate con l’intelligenza artificiale, per ingannare.
Il monologo di Myrta Merlino a Le Iene
“Negli ultimi tempi sono stata arrestata più volte. Una volta addirittura in aeroporto con una valigia piena zeppa di soldi. Soldi che ho fatto con le criptovalute”. Parla con voce calma e serena, ma decisa Myrta Merlino a Le Iene, su Italia 1, quella a al cui ascolto ci ha abituati negli appuntamenti con Pomeriggio Cinque, su Canale 5, tutti i pomeriggi della settimana. “Ah, ho anche una denuncia della Banca d’Italia perché ho ordito una mega frode bancaria. La gente, però, fortunatamente, continua a volermi bene. I mie fan, quando ero in carcere, pensate, hanno manifestato per chiedere la mia liberazione“.
Poi la verità: “Ma ascoltatemi bene: nulla di tutto questo è mai accaduto. Eppure sono notizie che potete leggere ovunque in rete da quando sono finita nelle sabbie mobili delle fake news. Funziona così: la mia faccia, il mio nome, anche la mia voce rielaborata con l’intelligenza artificiale servono a produrre click. Sono diventata un gancio per far cadere tante persone in altrettante truffe. Forse succede perché ci piace consumare informazioni. Che poi siano vere o finte è un problema secondario. Ma così facendo ci accontentiamo del verosimile, e il verosimile non è il vero“.
“A parte la mia vicenda, ormai ho ingaggiato una lotta quotidiana contro chi, vigliaccamente, approfitta di chi è fragile, le anziane indifese, le donne sole, che inseguono illusori sogni di felicità e finiscono nelle truffe amorose. Ce n’è per tutti, credetemi. Ma se vogliamo tornare alla realtà, a un mondo in cui i fatti contano più di ciò che ognuno crede, dobbiamo reimparare a coltivare la virtù del dubbio. Il dubbio è l’inizio della conoscenza ha detto Cartesio… Dovrebbe averlo detto lui, ma voi, per favore, verificate”.
Le truffe
Parole, quelle che la conduttrice ha portato al celebre programma Mediaset, che fanno ancora una volta luce su una vicenda che l’ha interessata personalmente, ma che riguarda anche tutti noi. Non è la prima volta che Myrta Merlino si espone a riguardo: aveva giù voluto mettere in guardia i propri follower pubblicando un video su Instagram contro le troppe truffe che circolano online. Quella volta si trattava proprio della presunta frode bancaria nella quale, secondo le voci, sarebbe rimasta coinvolta.
“Mascalzoni che usano la mia immagine e il mio nome, addirittura il mio volto ricostruito dall’Intelligenza artificiale, con un corredo di fake news messe in piedi con abilità e furbizia per infangarmi e cercare di truffare chi, in buona fede, clicca sulla notizia pensando che ci sia io dietro”. Una preoccupazione genuina di vedere il suo nome associato ad azioni illegali, ma anche una premura verso quelle che lei chiama “fragili”, esposti a cadere nell’inganno.
La giornalista e conduttrice, tra l’altro è solo una di una serie di celebrità utilizzate per raggirare utenti ignari. Tra i nomi più noti anche Elisabetta Canalis e Luciana Littizzetto. Usate a loro insaputa, per convincere chi in ascolto a mettere i propri risparmi su una piattaforma di investimenti che prometteva ricavi milionari.
La Merlino in passato ha anche spiegato di aver fatto più volte denuncia alla polizia postale, ma di non aver ottenuto risultati perché “anche la polizia postale ha le armi spuntate“. In pratica lo schema di fake news si ripete identico da almeno un paio di anni. Gli autori della truffa costruiscono una specie di ricorrente tam tam di notizie fake piazzate sui rulli social (soprattutto Facebook) con l’intento di attirare la (dis)attenzione degli utenti probabilmente più anziani.
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