A Faenza il convegno “Ceramica e Territorio”: un dialogo tra artigianato e industria per il futuro del settore

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Lunedì 24 febbraio, Palazzo Manfredi di Faenza ha ospitato l’evento Ceramica e Territorio: Dialogo tra artigianato e industria, un’importante occasione di confronto sul valore della ceramica come motore di sviluppo culturale ed economico. La giornata, promossa da AiCC – Associazione Italiana Città della Ceramica, in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna, ANCI e la Strada Europea della Ceramica, ha riunito amministratori, esperti e rappresentanti del settore per delineare prospettive e strategie future.

Questa mattina 24 febbraio 2025, Palazzo Manfredi di Faenza ha ospitato l’evento Ceramica e Territorio: Dialogo tra artigianato e industria, momento di confronto sul valore della ceramica quale motore di sviluppo culturale ed economico.

Sassuolo entra nell’AiCC

La giornata, organizzata da AiCC – Associazione italiana Città della Ceramica in collaborazione con la Regione Emilia-RomagnaANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani e la Strada Europea della Ceramica, si è aperta con la cerimonia di ingresso del Comune di Sassuolo all’interno di AiCC.

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A seguire, nella Sala Bigari, Nadia Carboni (direttrice AiCC) ha introdotto i lavori, aprendo un dibattito ricco di interventi qualificati.

La ceramica come motore di sviluppo culturale ed economico

Il sindaco di Faenza e presidente di AiCC e della Strada Europea della Ceramica, Massimo Isola ha illustrato il progetto di Faenza candidata a Città Creativa Unesco, sottolineando come la ceramica possa essere un elemento identitario e un volano di crescita per il territorio. Vincenzo Colla (assessore regionale allo Sviluppo economico) ha evidenziato il ruolo strategico della ceramica nell’economia regionale, sottolineando l’importanza di investimenti e sinergie tra pubblico e privato. 

Un focus sulla ceramica artistica e artigianale ha visto gli interventi di Davide Servadei (presidente Confartigianato Imprese Emilia-Romagna), Antonio Colì (vicepresidente di Confartigianato Ceramica) e Matteo Leoni (presidente CNA Ravenna) che hanno esplorato le sfide e le opportunità di un settore in continua evoluzione, tra tradizione e innovazione.

La discussione si è poi spostata sulla ceramica industriale e l’innovazione, con gli interventi di Armando Cafiero (direttore generale di Confindustria Ceramica) ed Elisabetta Gualmini (europarlamentare e presidente del Forum Europeo della Ceramica).

Gualmini ha illustrato il quadro europeo attuale e le prospettive per il settore, con particolare attenzione all’imminente uscita del Piano Industriale Europeo, che rappresenta una tappa fondamentale per la definizione di strategie a lungo termine e per il sostegno alla competitività delle imprese ceramiche italiane nel mercato globale. 

Le prospettive per il settore ceramico

Il dibattito conclusivo ha visto la partecipazione di Massimo Isola, del sindaco di Sassuolo Matteo Mesini, di Marco Panieri, sindaco di Imola e Presidente ANCI Emilia Romagna, e dell’Assessore alle attività economiche del Comune di Rimini, Juri Magrini, che hanno discusso le prospettive del settore ceramico, con un focus sulle strategie per valorizzare il Made in Italy e promuovere la ceramica come eccellenza del territorio.

In questo contesto, è stato sottolineato anche l’obiettivo del Distretto Regionale della Ceramica, volto a rafforzare il settore attraverso politiche di sviluppo integrate, il supporto alle imprese e l’innovazione tecnologica. 

Nelle conclusioni, Massimo Isola ha evidenziato l’importanza di un grande accordo tra le città ceramiche dell’Emilia-Romagna, sottolineando il ruolo di AiCC e ANCI nella creazione di un asset strategico lungo la Via Emilia.

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Ha ricordato il legame storico tra Faenza e Sassuolo, tracciando un parallelo tra il percorso educativo dell’Istituto d’Arte Ballardini e la crescita del settore ceramico.

Isola ha raccontato la storia di tecnici formatisi a Faenza che hanno trovato opportunità di lavoro a Sassuolo, sottolineando come la formazione abbia sempre rappresentato un ponte tra artigianato e industria.

Concludendo, ha espresso fiducia nella capacità del comparto ceramico di superare le sfide future, sostenendo che solo attraverso la sinergia tra istituzioni, imprese e formazione si potrà mantenere e rafforzare la competitività del settore.



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