Laboratorio di periferia a San Venerio, Pd: “Proposte concrete per migliorare la vita nei quartieri”

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L’unione comunale del Partito democratico della Spezia e il circolo Pd di Melara San Venerio diffondono il bilancio del recente incontro legato al “Laboratorio di periferia”.
“Grande partecipazione all’iniziativa dell’unione comunale per raccogliere proposte concrete per migliorare la qualità della vita nei quartieri di Melara, Termo, Pianazze, Limone e San Venerio – spiegano in una nota -. Per le ‘periferie dimenticate: più servizi, più collegamenti, più comunità’.”
La nota del partito prosegue: “Uno dei problemi più sentiti è la mobilità: i trasporti pubblici sono insufficienti soprattutto in alcune fasce orarie e questo rende difficoltoso il raggiungimento di scuole, ospedali e servizi essenziali. Anche la rete pedonale e ciclabile è discontinua, complicando gli spostamenti tra i quartieri e verso la città. La scarsa manutenzione di strade e marciapiedi, spesso sconnessi o inesistenti creano anacronistiche barriere architettoniche. Inoltre, mancano spazi di aggregazione: non ci sono piazze, “luoghi” e servizi adeguati per giovani, famiglie e anziani. La chiusura del centro sociale di Melara ad esempio, ha ulteriormente impoverito il tessuto sociale. Un quartiere ben collegato e con servizi adeguati non solo migliora la qualità della vita di chi ci abita, ma può anche diventare un luogo attrattivo in cui scegliere di vivere. Anche i sentieri dell’area collinare intorno al Termo, San Venerio sono trascurati e vie come Via del Monte e Via Brigola rischiano di franare, come è già successo, con evidenti conseguenze sia per la perdita di un patrimonio naturale prezioso sia per la sicurezza sia delle persone, sia delle abitazioni circostanti”.

Un altro tema toccato è quello dell’ “Urbanistica caotica e convivenza difficile con le attività produttive”. “In molti di questi quartieri, le continue varianti urbanistiche a un PUC vecchio e inadeguato, hanno trasformato aree residenziali esistenti fin dal 1800, in zone artigianali prima e industriali poi, creando forti disagi agli abitanti – si legge nella nota -. La convivenza con le attività produttive, in particolare alle Pianazze, è conseguentemente diventata sempre più problematica a causa di cicli lavorativi divenuti sempre più impattanti: rumori forti, illuminazione intensa, odori nauseabondi, inquinamento atmosferico e traffico continuo di mezzi pesanti per l’intera giornata senza soluzione di continuo. Talune attività non conoscono mai sosta, non si distingue il giorno dalla notte, il sabato, la domenica e le festività sono giorni come gli altri. A questa situazione si aggiunge l’incertezza sul futuro dell’area Enel, una vasta porzione di territorio di cui ancora non si conoscono le sorti, lasciando i quartieri circostanti in una condizione di stallo e privi di prospettive di sviluppo e di rigenerazione”.

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La proposta di interventi mirati. “Dall’incontro è emersa una richiesta chiara: servono interventi mirati e concreti – spiegano dal Partito -. Tra le proposte avanzate: la creazione di corridoi ecologici per migliorare la qualità ambientale e i collegamenti, riscoprendo e ripristinando una rete che già esisteva e che è stata abbandonata, la predisposizione di un piano di manutenzione urbana ordinaria più efficace, la necessità di restituire “vivacità” ai territori investendo nelle periferie, ad esempio, con l’attivazione di servizi di prossimità che prevedano anche la partecipazione organizzata dei cittadini, oltrechè del Comune, la necessità di spostare in aree più idonee e non così urbanizzate le attività industriali che stanno minando così fortemente la salute e la serenità degli abitanti.” Tra le proposte anche: “l’installazione di barriere antirumore ove necessario e la regimazione delle acque piovane, al fine di prevenire i frequenti allagamenti di alcune strade”.
“Dall’incontro emerge inoltre, la necessità di adottare modalità decisionali, da parte dell’Amministrazione Comunale, che prevedano una qualche forma di coinvolgimento dei diretti interessati, gli abitanti dei quartieri, nelle scelte e nelle priorità che devono essere adottate – prosegue la nota del Pd -. Ciò sarà possibile mettendo in atto il principio del “bilancio partecipato”, che permetta ai cittadini di entrare direttamente nelle scelte che riguardano i loro quartieri. Questo primo appuntamento proseguirà con nuovi incontri, con l’obiettivo di rilanciare queste periferie attraverso ascolto e partecipazione”





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