William Viali e la via d’uscita «Lecce, usa la testa così potrai ripartire»

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LECCE – «Equilibrio e lucidità, nei momenti positivi come in quelli negativi, nelle giornate in cui si guadagna terreno rispetto alle dirette rivali ed a maggior ragione nei turni nei quali non si riesce a muovere la classifica e le altre formazioni pericolanti invece lo fanno». Sono queste, secondo William Viali, difensore del Lecce dal 1997/1998 al 2000/2001 ed oggi allenatore della Reggiana, in serie B, due delle doti che non devono mancare nel mondo del calcio, ma ancor più nelle «piazze» che sono destinate a sgomitare per la permanenza, nelle quali i risultati in altalena sono la norma.

Per il Lecce, la 26ª giornata è stata negativa perché, mentre i giallorossi hanno perso in casa, con l’Udinese, il Parma ha battuto il Bologna, il Verona ha superato la Fiorentina ed il Venezia ha pareggiato con la Lazio. «Bisogna restare tranquilli. Evitare di farsi prendere dall’ansia. Di norma, un team che ha ambizioni di primato o che vuole un posto nelle coppe europee, cade di rado, ma un complesso che deve salvarsi perde parecchie gare e capita che le avversarie, di contro, facciano punti. Pertanto, bisogna capire che le oscillazioni della graduatoria sono fisiologiche, che occorre continuare a lavorare sodo per migliorare le proprie performance, senza abbattersi. L’undici salentino sta effettuando il percorso di una compagine che sa di dovere battagliare sino alle fasi conclusive del campionato per conservare la categoria. Lo stop rimediato al “Via del Mare” contro la formazione friulana va archiviato ed occorre pensare solo al match seguente».

La sfida tra Lecce e Udinese è stata decisa da un penalty inesistente assegnato in seguito all’intervento del Var, dopo che l’arbitro, in campo, aveva lasciato correre correttamente, facendo capire di avere visto bene l’azione. «Nella mia posizione, non entro nell’episodio specifico. Mi limito a sottolineare che servirebbe un confronto fra le varie componenti per fare chiarezza su diversi aspetti. Per trovare una linea univoca, evitando che ci siano delle interpretazioni spesso discordanti su episodi simili. Il Var è stato voluto per correggere gli errori».

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Federico Baschirotto e compagni giocheranno venerdì, alle 20.45, sul terreno della Fiorentina. La «Viola», che sembrava lanciata verso quel quarto posto che garantisce l’ammissione in Champions League, è reduce da tre sconfitte di fila. Viali ha indossato la casacca del club toscano nella seconda metà dell’annata 2003/2004 ed in quella 2004/2005, quindi è un doppio ex. «La squadra gigliata ha iniziato il torneo con qualche difficoltà. In seguito ha inanellato una lunga striscia di successi ed ha scalato diverse posizioni in classifica. Da alcune giornate ha frenato. La rosa ha tanta qualità, ma quella in corso è una stagione nella quale è stato avviato un nuovo ciclo con Palladino, dopo quello vissuto con Italiano. Penso che taluni alti e bassi si spieghino così».

Sulla carta, come cifra tecnica dei due organici, tra Lecce e Fiorentina c’è un netto divario in favore della “Viola”. «I ragionamenti fatti a tavolino lasciano il tempo che trovano. Conta quello che si fa in campo e spesso a decidere sono pochi episodi. La rosa dei salentini e quella dei toscani sono state costruite per traguardi differenti, quindi hanno carature diverse, ma la sfida di venerdì sarà complicata per entrambe le contendenti. I padroni di casa sono chiamati a vincere dopo tre sconfitte consecutive, ma gli ospiti vorranno riprendere il cammino dopo essere caduti al cospetto dell’Udinese, in casa. Mi aspetto una partita tirata».

A tenere il pallino del match sarà presumibilmente la Fiorentina. «I viola ci proveranno. Giampaolo preparerà una gara nella quale concedere poco, ma anche coraggiosa, con l’intento di cercare di esaltare le caratteristiche del proprio collettivo. Ho visto alcuni degli incontri della sua gestione ed ha impresso una svolta sul piano dei risultati, com’è indicato dai numeri, ma anche dello “spirito” messo in evidenza dalla sua formazione che ha saputo restare quasi sempre “dentro” la partita, sino alla fine, indipendentemente dal risultato».

Chiediamo a Viali di indicare l’uomo in più delle due compagini: «La Fiorentina dispone di notevole qualità. La scelta è difficile. Indico Kean, in quanto ha spesso trascinato la “Viola” con i suoi gol, ma non si sa ancora se potrà giocare venerdì dopo l’infortunio occorsogli a Verona. Nel Lecce opto per il centravanti Krstovic, ma i giallorossi hanno anche altri calciatori molto interessanti».

L’allenatore della Reggiana ha disputato Fiorentina-Lecce con le due maglie: «A questo confronto mi legano tanti ricordi. Nel 1997/1998, alla mia prima stagione in A, con il Lecce, al “Franchi” fui espulso al 36’ per fallo da ultimo uomo su Batistuta. Perdevamo 1-0. Lasciai la squadra in dieci e subimmo un pesantissimo 5-0. Nel 2004/2005, invece, ero in viola. Stavamo attraversando un momento delicato, mentre l’undici giallorosso diretto da Zeman stava vivendo un periodo eccellente, ma ci imponemmo noi per 4-0, dando una svolta al nostro cammino».



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