Nel caso dell’apertura del discusso centro commerciale all’angolo tra via del Lido e la statale Pontina, in una zona turistico ricettiva del quartiere Q3, l’amministrazione comunale ha perso l’occasione per rimediare agli errori, o peggio alle procedure irregolari, che hanno condizionato l’adozione della variante e il successivo rilascio del titolo unico per l’edificazione del complesso immobiliare. Se la giustizia sta andando in una direzione, vale a dire la contestazione del reato di lottizzazione abusiva sostenuta da un quadro indiziario granitico, gli uffici tecnici dell’ente municipale sono andati ostinatamente nella direzione contraria, assecondando ogni richiesta del privato. Proprio com’era successo in precedenza, tanto da costare il rinvio a giudizio anche per l’ex dirigente del Suap e per il funzionario responsabile unico del procedimento insieme all’imprenditore promotore della variante e la sua progettista.
Pronunciandosi sulle esigenze cautelari del sequestro, poi non applicato in seguito a una recente decisione del Tribunale del Riesame, la Suprema Corte di Cassazione ha evidenziato una serie di aspetti che avrebbero dovuto consigliare una certa cautela nel rilascio delle licenze commerciali. Non solo i tecnici del Suap hanno assecondato lo spacchettamento del progetto in tre medie strutture di vendita per evitare la classificazione in centro commerciale che avrebbe comportato una procedura più onerosa, ma come hanno sottolineato di recente i giudici del Riesame, i titoli unici sono stati rilasciati «sul falso presupposto che fossero state rilasciate le autorizzazioni definitive per gli accessi carrabili al realizzando edificio da parte degli Enti proprietari delle strade interessate».
Ed è proprio sulla questione viabilità che si fondano i dubbi in merito alla procedura portata a termine dal Comune di recente. Perché il centro commerciale è servito da un solo passo carrabile, quello autorizzato appunto dall’ente municipale su via del Lido. Gli altri due previsti dal progetto per la complanare via Ferrazza, uno dei quali destinato allo scarico merci, non solo non erano di competenza del Comune, ma non sono mai stati autorizzati da Anas, società che gestisce la statale Pontina, perché realizzati senza rispettare le norme.
Insomma, in assenza degli accessi previsti dai permessi di costruire, il complesso immobiliare non potrebbe essere considerato conforme, quindi le attività commerciali non potrebbero operare.
Invece gli uffici tecnici comunali, incalzati dalle richieste di risarcimento milionarie avanzate dai privati, anziché prendere atto del pasticcio compiuto in precedenza, ha trovato un rimedio altrettanto illecito. Figuriamoci che è stato il Comune ad adoperarsi per trovare una soluzione che va contro le norme, e ha persino incaricato un tecnico esterno, un esperto “trasportista”, per valutare l’incidenza del traffico con l’utilizzo di altri due accessi alternativi a quelli di via Ferrazza non autorizzati. Ossia via Viterbo e uno sbocco su via Segantini, le due aperture realizzate sulle aree di sosta retrostanti al centro commerciale, entrambe private, ma di uso pubblico. Peccato che l’ultima non è stata formalmente autorizzata come passo carrabile, mentre la prima è una strada che non esiste, anzi è stata realizzata utilizzando una particella che appartiene a terzi. Un illecito rilevato persino dalla Cassazione: «l’utilizzazione della via Viterbo, come accesso ai realizzandi parcheggi privati ad uso pubblico, risultava in contrasto con il Ppe».
Fatto sta che il dirigente del Suap lo scorso settembre aveva emesso due determinazioni per confermare la validità delle autorizzazioni all’apertura degli esercizi commerciali, i supermercati per intenderci, in virtù dell’autorizzazione di uno solo dei tre passi carrabili previsti dal titolo unico, con l’aggiunta di due accessi impropri. Ma non è l’unica difformità rispetto al progetto approvato, perché una delle tre medie strutture di vendita è diventata un’attività di ristorazione per ospitare un fast food, ma è un mistero in che maniera il Comune abbia variato la tipologia commerciale.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link