Cantiere delle Marche svela Mat, il secondo Flexplorer 146

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Il secondo Flexplorer 146 nominato Mat la cui vendita era stata annunciata da CdM a fine 2021, è stato completato nel 2024, permettendo all’armatore di godere della prima stagione estiva a bordo. Questa nuova unità, spiega il cantiere, si mantiene fedele al concetto Flexplorer espresso dal primo esemplare, Maverick, presentando però differenze significative in attrezzature, layout e alloggi, oltre a una configurazione del ponte diversa, offrendo adattabilità e flessibilità per soddisfare le esigenze di ogni armatore.

“Con la linea Flexplorer, Cantiere delle Marche dimostra la sua eccezionale capacità di trasformare un explorer yacht semi-custom in uno yacht completamente personalizzato. Forniamo design di base di gamma (Flexplorer, RJ, Deep Blue, RAW e Darwin) per guidare gli armatori nello stile e nel carattere del loro yacht, lasciando loro la libertà di personalizzare ogni aspetto. Nel caso del Flexplorer può addirittura cambiare il numero di ponti, a dimostrazione dell’altissima personalizzazione per quanto riguarda design, architettura navale e ingegneria navale. Questo elevato livello di personalizzazione è ciò che definisce veramente il nostro concetto di semi-custom,” afferma Vasco Buonpensiere, amministratore delegato e co-fondatore di Cantiere delle Marche. “Questa gamma ci sta dando grande soddisfazione sia dal punto di vista commerciale sia, soprattutto, perché sta contribuendo a rafforzare la nostra reputazione nella comunità dello yachting, consolidando la nostra posizione di leader mondiale nella costruzione di explorer yacht.

Mat ha un profilo più slanciato rispetto a Maverick, poiché ha solo tre ponti, contro i quattro di Maverick e del Flexplorer n.3 che verrà varato quest’anno a Cdm, ed inoltre presenta un’altra novità assoluta per la serie: non è dotato della caratteristica gru A-frame presente sia su Aurelia (Flexplorer 130) che su Maverick, in quanto l’armatore ha optato per la gru invisibile, già introdotta sugli explorer yacht della serie RJ, per movimentare il grande tender e i numerosi water-toys. Questa gru – spiega la nota del cantiere – è integrata nello spessore dello sbalzo del Sun deck e, quando necessario, si estende verso l’esterno per il varo e l’alaggio. Una volta completata l’operazione, il braccio della gru rientra completamente nella sua sede, lasciando libero il vasto ponte di poppa, dotato di murate abbattibili, che si trasforma così in una spaziosa area lounge a pochi passi dal mare.

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Mat è stata progettata da Hydro Tec, che è responsabile anche dell’architettura navale e dell’ingegnerizzazione dello yacht. Gli interni, eleganti e funzionali, sono stati invece realizzati da Nauta Design.

Il nuovo explorer ha una stazza lorda di 482Gt, grazie alla quale offre ampi spazi sociali e privati per l’armatore e per un massimo di dieci ospiti distribuiti su tre ponti più un ampio sun deck. Un equipaggio di nove persone gestisce le operazioni dello yacht. Con una lunghezza di 44,50 m, una larghezza di 8,60 m e un dislocamento di 451 tonnellate, Mat è dotato di serbatoi carburante da 65.000 litri che alimentano due motori Caterpillar C32, ciascuno con una potenza di 746 kW. Questa configurazione consente una velocità massima di 15,4 nodi e un’autonomia superiore a 5.000 miglia nautiche a 10 nodi.

Protetto da un elegante hard-top, il sun deck ospita un bar completamente attrezzato e una cucina esterna, con un ampio tavolo da pranzo. A poppa si trova una vasca idromassaggio panoramica.

L’upper deck è prevalentemente dedicato alle aree pranzo: una sovrastruttura compatta ospita una sala da pranzo panoramica che si apre su una terrazza con un’ulteriore area pranzo e una zona lounge ombreggiata da un tendalino. A prua si trovano la cabina del comandante e la plancia di comando.

Mat ha il layout asimmetrico con una configurazione widebody a dritta. Il salone principale è un ambiente luminoso ed elegante con ampie vetrate panoramiche. Il design d’interni massimizza la luminosità grazie all’uso diffuso di rovere sbiancato e tappezzerie bianche, con dettagli blu nei cuscini, nelle opere d’arte e negli elementi decorativi. Sempre all’interno, procedendo verso prua, si accede alla suite armatoriale, dotata di studio, cabina armadio e un ampio bagno.

La sezione centrale del lower deck ospita quattro suite per gli ospiti, mentre a prua si trovano gli alloggi per l’equipaggio, con cabine per sei persone, una crew mess e un accesso diretto dalla cucina tramite una scala dedicata.

“Mat rappresenta un’evoluzione della serie, con personalizzazioni che ne esaltano l’estetica e la funzionalità. A differenza della configurazione a quattro ponti di Maverick, Mat ha un layout a tre ponti, privilegiando un profilo più snello e ampi spazi interni ed esterni. “- commenta Sergio Cutolo di Hydro Tec, aggiungendo “Questo design esterno, unito a un layout interno più tradizionale, ottimizza gli spazi senza compromettere il carattere da explorer yacht. Mat ha una configurazione di scale progettata per migliorare la circolazione tra i ponti, garantendo al tempo stesso un alto livello di privacy. Inoltre la gru nascosta è completamente integrata nel sun deck e rimane invisibile quando non in uso, garantendo linee pulite e spazio extra. Si tratta di una scelta stilistica e funzionale fatta dall’armatore.”

Il Flexplorer 146 Mat, settimo yacht frutto della collaborazione tra Cantiere delle Marche e Nauta Design, “incarna una filosofia di purezza estetica e leggerezza senza sforzo”, continua la nota di CdM, “i suoi interni sono spaziosi, gradevoli e perfettamente equilibrati nelle proporzioni. Le ampie finestre presenti in tutte le aree destinate agli ospiti creano un forte legame tra interno ed esterno. L’uso di materiali naturali conferisce un’atmosfera raffinata e piacevole al tatto. L’estetica minimalista, combinata con tonalità chiare e armoniose, offre un ambiente sereno e confortevole, mentre la luce naturale ne esalta l’atmosfera accogliente.”

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Saldo e stralcio

 

I proprietari, già clienti di CdM, desideravano ambienti facilmente riconfigurabili con pezzi d’arredo quali divani e tavoli che consentissero agevolmente riposizionamenti o modifiche in base alle loro esigenze. Per ottenere ciò, il progetto ha ridotto al minimo gli elementi strutturali, in modo da mantenere lo spazio il più libero possibile. È stata scelta una palette cromatica neutra, offrendo ai proprietari la possibilità di personalizzare gli interni con arredi, tessuti e accessori, senza compromettere l’armonia estetica complessiva dello yacht. Nauta ha scelto una raffinata combinazione di superfici bianche e legni chiari, per un look contemporaneo e sereno. Tutti i mobili fissi e le paratie sono realizzati in rovere sbiancato, mentre il pavimento presenta rovere naturale fiammato.

Un’altra richiesta era quella di creare un’area dedicata all’accoglienza degli ospiti a bordo. E’ stata dunque creata una suddivisione strategica del ponte principale, trasformando il salone in un’ampia lounge aperta che si collega direttamente alla zona esterna. Nel frattempo, il ponte superiore è stato destinato alla zona pranzo, sia interna che esterna, creando una divisione naturale degli spazi che ottimizza funzionalità e comfort.

L’illuminazione artificiale ha avuto un ruolo fondamentale nella definizione del design, con luci indirette integrate e faretti strategicamente posizionati per fornire un’illuminazione discreta in punti chiave, come tavoli e divani. Un approccio che sottolinea le texture e i materiali utilizzati, esaltando il calore e l’atmosfera accogliente di tutti gli ambienti.

La suite armatoriale a tutto baglio, situata a prua del ponte principale, include uno studio privato e una cabina armadio. Le ampie finestre dello scafo, sia nella cabina che nello studio, offrono una grande illuminazione naturale e incorniciano panorami mozzafiato. Funzionale ed esteticamente raffinata, la suite garantisce privacy e comfort assoluti.

Il ponte principale include anche una pantry, un bagno diurno e una scenografica scala scultorea che collega il ponte inferiore, principale e superiore, diventando un elemento visivo distintivo e agevolando la circolazione tra i livelli. Più a poppa, la cucina è attrezzata con elettrodomestici professionali. Un montavivande collega la cucina ai ponti superiore e solarium, garantendo un servizio impeccabile per gli ospiti.

Sul ponte inferiore, le quattro ampie cabine ospiti en-suite hanno grandi finestrature. Sul medesimo ponte si trovano anche gli alloggi dell’equipaggio, gli spazi tecnici e una lavanderia, posizionata tra la sala macchine e le cabine ospiti per garantire massimo comfort e insonorizzazione.

A poppa, un’area dedicata al beach club e al garage ospita attrezzature da palestra e spazio per water toys e biciclette.

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Sul ponte superiore, oltre alla timoneria, alla cabina del comandante e a un altro bagno diurno, si trova la sala da pranzo formale con un tavolo rettangolare situato tra due grandi vetrate panoramiche. L’esterno di questo ponte ospita un grande tavolo da pranzo per dieci persone, per cene all’aperto e momenti di socializzazione in connessione con un’area conversazione esterna.

Da un punto di vista strutturale, prosegue la nota del cantiere, si è cercato di ridurre al minimo l’impatto delle strutture sullo scafo e sulla sovrastruttura per massimizzare gli spazi interni. La sovrastruttura è stata progettata per armonizzare il layout interno con la posizione e le dimensioni delle grandi finestre.

La struttura trasversale, in linea con l’approccio del cantiere, ottimizza gli spazi interni aumentando il volume grazie a telai distanziati di 500 mm, offrendo maggiore flessibilità progettuale per future modifiche. Un ponte tecnico sottostante l’area ospiti collega la sala macchine alla zona equipaggio, garantendo facile accesso agli impianti e ai serbatoi.

Lo scafo è stato ottimizzato tramite analisi Cfd per ridurre interferenze tra appendici come timoni, stabilizzatori e prese d’aria. Il profilo della prua e la distribuzione dei pesi hanno influenzato l’architettura navale, con linee progettate per massimizzare efficienza idrodinamica e volumi interni.

Mat è dotato di due coppie di pinne stabilizzatrici elettriche che migliorano la stabilità e la tenuta della rotta senza interferire con le eliche. In navigazione, le pinne posteriori lavorano al minimo per ridurre le turbolenze, mentre all’ancora operano in sincronia per una stabilizzazione ottimale. Infine, l’explorer è equipaggiato con timoni elettrici indipendenti, gestiti da un software avanzato che lavora in sinergia con gli stabilizzatori per migliorare ulteriormente il comfort di navigazione e la tenuta di mare.

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