Poste Italiane – DPS energizzato da trend operativi forti e rimesse del 25 febbraio 2025

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Data studio

24/02/25

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 

Target di lungo termine

15.70€

Potenziale upside

5.02%

Giudizio

NEUTRAL

Target di lungo termine

15.70€

 

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

I risultati del quarto trimestre del 2024 sono stati influenzati da un addebito straordinario per il credito d’imposta – notevole superamento delle aspettative per il dividendo FY24. I ricavi del quarto trimestre 2024 sono stati migliori delle nostre stime, mentre i risultati finali erano in linea. I ricavi totali sono aumentati del 6% su base annua. L’EBIT adjusted è aumentato del 22% su base annua escludendo gli oneri sistemici per il fondo di garanzia assicurativa (€19 milioni) e un impatto di €341 milioni da un addebito straordinario per il credito d’imposta conseguente a una valutazione del rischio volontaria concordata con l’Agenzia delle Entrate Italiana. L’utile netto del gruppo è stato di €418 milioni (vs. €410 milioni nel quarto trimestre del 2023), in linea con il consenso e le nostre stime. La grande sorpresa è stata il dividendo FY24: dopo un acconto di €0.33, anche se non abbiamo mai escluso la possibilità di un dividendo superiore, la nostra aspettativa era di €1.0 per azione, mentre il management ha annunciato €1.08 per azione!

Analisi

La ‘guidance’ per il FY25 è in linea con le aspettative – potente accelerazione della politica dei dividendi. La ‘guidance‘ per il FY25 si è rivelata largamente allineata con le aspettative di mercato, con un EBIT adjusted leggermente superiore. Tuttavia, il punto chiave è stato il significativo miglioramento della politica dei dividendi, ora puntando a un payout ratio annuale del 70% e a una distribuzione cumulativa di €7.5 miliardi nel periodo 2024-28, superando i target precedenti e le nostre aspettative. Questa politica potenziata è ancorata a un flusso di dividendi diversificato dalle controllate, in particolare la divisione assicurativa con un solido rapporto di solvibilità che ha aperto la strada a una rimessa superiore al 100% alla capogruppo. Questo sostanziale contributo rafforza le riserve distribuibili e supporta l’aumento della distribuzione, dimostrando il ruolo critico della divisione assicurativa nel sostenere la nuova strategia di dividendo favorevole agli azionisti di Poste Italiane.

Variazione nelle stime

Abbiamo rivisto le nostre stime, allineando le proiezioni del FY25 ai target del management e mantenendo la traiettoria di crescita esistente per gli anni successivi, risultando in un aumento dell’EPS dell’1.5%/1.6% per il 2026-27, mentre l’EPS adjusted del FY25 diminuisce dell’1% poiché rimuoviamo l’adattamento per le provvigioni del piano di prepensionamento. Aggiorniamo le nostre previsioni di DPS per riflettere la nuova politica con un payout ratio del 70%, proiettando €1.15/€1.18/€1.22 per il FY25/26/27. Sebbene il management punta ad un dividendo cumulato di €7.5 miliardi fino al 2028, aumentiamo la nostra stima a €7.7 miliardi, prevedendo potenziali ulteriori incrementi del dividendo grazie all’importante margine tra i dividendi delle controllate e le distribuzioni agli azionisti.

La view degli analisti

Giudizio: NEUTRAL confermato; TP ancora a €15.7. Abbiamo aggiornato la nostra valutazione, basata sui modelli DDM (€15.5 per azione, aumentato grazie alle stime più elevate) e SOP (€16 per azione): la media dei due offre un fair value di €15.7 per azione. Abbiamo rimosso dalla SOP: 1) la partecipazione in Anima a causa dell’impegno di Poste a offrire azioni al PTO di Banco BPM; e 2) la partecipazione in Nexi a seguito dello scambio di azioni con CDP che consente a Poste di diventare un azionista rilevante in TIM con il 9.81%. Riteniamo che la politica dei dividendi potenziata fissi un potenziale “pavimento al prezzo delle azioni”, ma il prezzo attuale sembra già rifletterlo. Tuttavia, non includiamo sinergie industriali dall’investimento in TIM, ma un futuro aumento della partecipazione (non in discussione al momento secondo le indicazioni del management) potrebbe essere visto come un potenziale rischio. Inoltre, il timing del collocamento dal MEF rimane incerto: il collocamento del 14% potrebbe aumentare la liquidità, con rischi di downside a breve termine limitati dato l’elevato coinvolgimento previsto di investitori al dettaglio e istituzionali domestici. Il DY offre un supporto significativo, ma su un limitato ulteriore upside confermiamo il nostro giudizio NEUTRAL.



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