La FEE EXPO 2025 si è affermata quest’anno come l’evento di riferimento per l’industria dei giochi in Italia, riunendo i principali attori del settore in un momento di confronto strategico sulle sfide e le opportunità future. L’intervento più atteso è stato quello di Elisabetta Poso, Direttore della Sezione Giochi dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM), che ha presentato una visione ambiziosa e articolata per il futuro del comparto, incentrata su quattro pilastri fondamentali: digitalizzazione avanzata, drastica semplificazione burocratica, valorizzazione dell’offerta fisica e rinnovata attenzione agli aspetti sociali del gioco.
La transizione digitale: dalla carta al QR code
“La digitalizzazione non è più un’opzione, ma una necessità imprescindibile per garantire efficienza, trasparenza e controllo in un settore in continua evoluzione“, ha esordito Poso durante il suo intervento. L’ADM ha intrapreso un percorso di trasformazione digitale che sta già producendo risultati tangibili. Il progetto più emblematico di questa strategia è l’introduzione del QR code in sostituzione del tradizionale nulla osta cartaceo per gli apparecchi da gioco.
“La fase sperimentale, iniziata nel terzo trimestre del 2024, ha mostrato risultati estremamente incoraggianti“, ha rivelato Poso. “Abbiamo richiesto agli operatori di applicare contemporaneamente sia il nulla osta cartaceo che l’etichetta con QR code, e i feedback sono stati unanimemente positivi. Gli operatori hanno apprezzato in particolare la riduzione del rischio di deterioramento dei documenti e la possibilità di verifica immediata“.
Secondo Poso, la digitalizzazione dei nulla osta porterà a una riduzione dell’80% dei tempi di verifica da parte degli organi di controllo e a un risparmio per gli operatori, considerando i costi di gestione e archiviazione dei documenti cartacei.
“A breve speriamo di completare questa fase transitoria, eliminando definitivamente il supporto cartaceo“, ha annunciato la Poso. “Tutto diventerà digitale, dall’invio delle richieste all’aggiornamento delle informazioniche permetterà agli operatori di monitorare costantemente lo stato delle loro pratiche.”
Ampliamento degli organismi di verifica certificati
Un aspetto cruciale della strategia dell’ADM riguarda l’ampliamento degli organismi di verifica certificati. “Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non abbiamo posto limiti numerici alla possibilità di certificare nuovi operatori”, ha chiarito Poso. “Il nostro obiettivo è creare un ecosistema aperto e competitivo, in cui più soggetti qualificati possano offrire servizi di verifica, garantendo al contempo standard elevati“.
Per ottenere la certificazione, gli operatori devono dimostrare di possedere specifici requisiti tecnici e professionali, personale qualificato e strumentazione adeguata. “Ad oggi abbiamo certificato diversi organismi di verifica a livello nazionale, ma puntiamo ad aumentare questo numero entro la fine del 2025“, ha dichiarato Poso. “Le aziende interessate possono presentare domanda in qualsiasi momento, senza scadenze predefinite“.
L’ampliamento degli organismi di verifica certificati dovrebbe contribuire a ridurre ulteriormente i tempi di attesa per gli operatori e a migliorare la capillarità dei controlli sul territorio nazionale.
Semplificazione burocratica: risultati e prospettive
Uno dei temi più apprezzati dal pubblico presente alla FEE EXPO è stato quello della semplificazione burocratica. Poso ha fornito dati concreti sui progressi già realizzati e sugli obiettivi futuri dell’ADM in questo ambito.
“I nostri tempi di rilascio dei nulla osta variano attualmente dai 2 ai 7 giorni lavorativi, con una media di 4,3 giorni“, ha precisato Poso. “Si tratta di un miglioramento significativo rispetto al passato. Esistono naturalmente casi particolari che richiedono un’istruttoria più approfondita, soprattutto quando emergono questioni relative alla conformità normativa o alla sicurezza, ma rappresentano un a percentuale molto bassa delle richieste totali“.
Un importante intervento di semplificazione ha riguardato l’eliminazione dell’omologazione per gli apparecchi elettromeccanici, che ha portato a un risparmio medio stimato di ad apparecchio. A differenza degli apparecchi con vincita in denaro (AWP), per quelli senza vincita in denaro non è mai stata applicata la cosiddetta ‘targa prova’, una scelta che ha evitato ulteriori complessità burocratiche.
L’adeguamento dei parametri economici: una necessità
Tra le questioni aperte, Poso ha dedicato particolare attenzione alla necessità di aggiornare le regole tecniche relative al valore dei premi. “I parametri attuali, che limitano il valore massimo dei premi a 5 euronon riflettono più la realtà economica attuale“, ha argomentato il Direttore dell’ADM.
“Potremmo lavorare a una proposta normativa che prevede l’adeguamento di questi parametri, con un incremento del valore massimo da 5 a 100 euro“, ha detto laPoso. “Questo aggiornamento terrebbe conto dell’inflazione accumulata nel periodo e permetterebbe agli operatori di offrire premi più attrattivi, rimanendo comunque entro limiti ragionevoli che distinguono nettamente questi apparecchi da quelli con vincita in denaro“.
Il futuro del mercato: l’importanza dell’offerta fisica
Nonostante la crescente digitalizzazione, Elisabetta Poso ha sottolineato con forza l’importanza dell’offerta fisica di giochi. “In un’epoca dominata dal digitale, l’esperienza di gioco fisico mantiene punti di forza significativi e insostituibili”, ha affermato.
“A terra c’è un’interazione diretta e personale tra fruitore e operatore, un elemento distintivo che va valorizzato e non considerato un retaggio del passato. Le sale giochi fisiche rappresentano anche spazi di socializzazione, specialmente per i più giovani e per gli anziani, categorie particolarmente a rischio di isolamento sociale“.
La qualificazione delle sale giochi emerge come fattore determinante per migliorare la reputazione del settore. “Puntiamo a sviluppare, in collaborazione con le associazioni di categoria, un sistema di certificazione della qualità per le sale giochi“, ha annunciato Poso. “Questo sistema, basato su parametri oggettivi come la formazione del personale, l’attenzione alla prevenzione delle dipendenze e la qualità degli ambienti, permetterà di distinguere le strutture di eccellenza e di promuovere un innalzamento generale degli standard“.
Aspetti sociali: protezione dei minori e prevenzione delle dipendenze
Grande attenzione è stata dedicata agli aspetti sociali, in particolare per quanto riguarda i minori, che rappresentano i principali fruitori dei giochi senza vincita in denaro. Poso ha citato con particolare interesse l’iniziativa del MOIGE (Movimento Italiano Genitori). “Il lavoro del MOIGE è particolarmente interessante perché affronta il problema dell’isolamento dei minori promuovendo il gioco come momento di condivisione”, ha spiegato Poso.“Gli studi di settore sono fondamentali. Soprattutto in un comparto che fino a poco tempo fa era tra i meno studiati dal punto di vista sociologico e psicologico”.
Comunicazione e trasparenza: un dialogo continuo con gli operatori
Un punto chiave dell’intervento di Elisabetta Poso, Direttore ADM per la sezione Giochi,ha riguardato l’importanza della comunicazione nel settore. “La trasparenza non è solo un valore etico, ma un vero e proprio strumento operativo”, ha sottolineato.
“Abbiamo completamente rinnovato il nostro approccio alla comunicazione, potenziando i canali di dialogo con gli operatori. Organizziamo incontri mensili, sia in presenza che online, per discutere eventuali criticità nell’applicazione della normativa e per raccogliere suggerimenti. Questo ci permette di intervenire tempestivamente quando emergono problematiche specifiche e di coinvolgere attivamente gli operatori nel processo di miglioramento continuo”.
Le linee guida dell’ADM per la verifica tecnica garantiscono autonomia agli organi di controllo che operano sotto certificazioni internazionali, in un equilibrio tra supervisione e responsabilizzazione.
La FEE EXPO come catalizzatore di innovazione
Riguardo alla FEE EXPO 2025, Elisabetta Poso ha espresso un giudizio estremamente positivo: “Questa manifestazione rappresenta molto più di una semplice fiera commerciale“, ha dichiarato. “Si percepisce una grande vivacità nel settore, un momento di rinascita e di rinnovamento dopo anni difficili. È anche un tentativo lodevole di fare rete, di creare sinergie tra operatori che troppo spesso in passato hanno agito in modo frammentato”.
La partecipazione di Elisabetta Poso alla FEE EXPO 2025 ha offerto uno spaccato significativo sulle direzioni future del settore dei giochi in Italia. Digitalizzazione, semplificazione burocratica, valorizzazione dell’offerta fisica e attenzione agli aspetti sociali emergono come i pilastri su cui l’ADM intende costruire un comparto più moderno, efficiente e responsabile.
La FEE EXPO si conferma così non solo come momento di business, ma anche come occasione di riflessione e confronto su temi cruciali per il futuro del settore, un laboratorio di idee e proposte che potrebbero ridisegnare il panorama del gioco in Italia nei prossimi anni. ( a.l.)
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