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IL GOVERNATORE EMILIANO A BRINDISI PER PARLARE DI INDUSTRIA: FUORI TEMPO MASSIMO. LA REGIONE PROMUOVA SUBITO AREA CRISI COMPLESSA, AMMORTIZZATORE SOCIALE UNICO E PIANO DI FORMAZIONE PER I LAVORATORI COINVOLTI
Oggi è una giornata memorabile per Brindisi e le lotte a difesa del lavoro di questo territorio. Questo pomeriggio, finalmente, dopo mesi di assenza fisica e pubblica, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano sarà a Brindisi per confrontarsi sul tema della Crisi del settore Industriale all’incontro convocato da S.E. il Prefetto. Una nobile discesa quella del Governatore nella nostra città che risulta essere, però, fuori tempo massimo. Amareggia constatare che per meno di S.E. il Prefetto il presidente Emiliano non scende a Brindisi. Non lo ha mai fatto in questi anni e meno che mai in questi ultimi mesi caldi e cruciali.
Con ogni probabilità non è neppure Brindisi a destare poco interesse alla guida della Regione Puglia ma il destino dei lavoratori industriali di per sé: considerate le assenze del Governatore a numerosi appuntamenti in difesa del lavoro nella nostra regione. L’Industria rimane un tema da affrontare solo quando ad occuparsene sono i vertici delle Istituzioni o quando si tratta di occasioni – come quella di oggi – nelle quali sono assicurate le presenze di cronisti e telecamere. La solita passerella politica di bassa lega mentre le azioni intraprese dai Sindacati – che in questi anni hanno rivolto continui appelli caduti nel vuoto all’Ente Regione Puglia – sono lasciate puntualmente al proprio destino.
Vogliamo sperare che il confronto da S.E. il Prefetto illumini il presidente Emiliano quanto meno nel prendere atto che importanti misure per la salvaguardia del lavoro e dei lavoratori del settore industriale brindisino passano proprio dall’ente di via Gentile. La possibilità di attivare un Ammortizzatore Sociale Unico per tutti i lavoratori coinvolti, diretti e dell’indotto, di tutte le Aziende e realtà che operano nell’Industria di Brindisi e la messa in campo di un Piano di Formazione capace di riqualificare in modo rapido e funzionale centinaia di maestranze ai nuovi processi industriali che verranno. Sono misure importantissime che la Regione potrebbe attivare fin da subito.
Ma il disinteresse e le inadempienze della Regione Puglia guidata da Michele Emiliano nei confronti dell’Industria e delle Politiche Industriali sono noti da dieci anni. Una intera era. Una fase storica lunga, complessa, articolata in cui la Regione Puglia non ha giocato una sola carta per il rilancio del Sistema Industriale pugliese e brindisino in particolare. Decine le vertenze aperte, nessuna risolta. D’altronde è nota la visione a lungo termine della squadra di governo di Emiliano: la Puglia dovrà vivere di Turismo e Cultura. L’Industria è il passato: si arrangiassero migliaia di lavoratori se chiudono linee produttive o interi stabilimenti, lascino le tute blu e affittino calessini ai turisti. E se in questi anni qualcuno ha manifestato il proprio interesse nell’investire in progetti industriali in Puglia ci hanno pensato le decine di lacci e lacciuoli, in gran parte regionali, a scoraggiare gli investitori.
Al termine del suo doppio mandato anti-industriale chiediamo al governatore Emiliano un compito minimo: che la Regione si unisca alla richiesta dei Sindacati perché Brindisi sia riconosciuta dal Governo Nazionale Area di Crisi industriale complessa. Più che a favore di telecamere Emiliano si applichi sui Tavoli che contano, che nel caso di Brindisi sono i Tavoli convocati presso il Ministero.
Far riconoscere Brindisi come Area di Crisi complessa permetterebbe di operare in modo stra-ordinario, in termini di risorse economiche e di procedure amministrative, in una situazione complicatissima che rischia di compromettere centinaia di posti di lavoro ed il sostentamento di altrettante famiglie pugliesi. Incalziamo la Regione Puglia anche a discutere concretamente ed in fretta di Ammortizzatore Sociale Unico e Piano di Formazione. Ad essere in gioco non è solo l’economia ma il futuro ed il sostentamento di un intero territorio.
La Uil di Brindisi attende gli esisti dell’incontro convocato il 26 febbraio in Eni per comprendere più nel dettaglio la concreta applicazione del Piano Industriale della società e quindi il futuro dei lavoratori brindisini.
Il Coordinatore Provinciale UIL Brindisi
Fabrizio Caliolo
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