Roma – “I contributi per la stipulazione di polizze assicurative nel periodo 2015-2022 sono stati erogati, per oltre 2,257 miliardi di euro, a valere su fondi unionali della passata programmazione e per circa 74,6 milioni di euroa valere su fondi nazionali.
Per risolvere le anomalie relative a i pagamenti residui entro il termine ultimo del 31 dicembre 2025, è stato attivato da Agea un tavolo emergenziale coinvolgendo gli organismi collettivi di difesa, i CAA e le compagnie di Assicurazione per concordare ed attivare le procedure necessarie.
Allo stesso modo, per i fondi di mutualizzazione sono in corso di attivazione le procedure per consentire i pagamenti di tutte le campagne attivate (2019-2023) entro il medesimo termine.
Per quanto concerne invece la programmazione 2023-2027, sono stati già erogati oltre 350 milioni di euro quale contributo sulla spesa assicurativa”.
“La procedura emergenziale in precedenza richiamata è stata attivata anche per la programmazione 2023-2027 al fine di accelerare il pagamento degli aiuti assicurativi con fondi nazionali post 2022.
Si è così stabilito che, per la campagna 2024 – vegetali, si procederà ad effettueare un primo pagamento entro fine febbraio e poi ogni mese a seguito del caricamento a sistema delle domande.
Per gli aiuti nazionali 2023, invece, compresa la zootecnia finanziata in ambito unionale, sono stati pianificati i primi pagamenti a partire dal prossimo mese di aprile e, a seguire, sarà attivata anche la campagna 2024 con il fine ultimo di allinearne l’attuazione a quanto realizzato per le produzioni vegetali.
Per quanto concerne la riduzione delle percentuali di aiuto sulla spesa assicurativa e la diversa modalità di calcolo dei parametri contributivi, ogni decisione in materia è stata condivisa sia con i portatori di interesse (compagnie di assicurazioni, rappresentanze degli agricoltori, organismi collettivi di difesa), che con le Regioni nell’ambito della Conferenza Stato Regioni, con l’obiettivo di contenere la spesa all’interno delle risorse disponibili, favorendo comportamenti più virtuosi delle imprese che si assicurano.
Peraltro, per consentire il pagamento del 55% del premio assicurativo nell’ambito della campagna 2022, è stato necessario integrare la dotazione della sottomisura 17.1 del Programma di sviluppo rurale nazionale 2014-2022 di circa 130 milioni di euro di risorse nazionali”.
Così Luigi D’Eramo, sottosegretario Masaf, risponde all’interrogazione dell’onorevole Maria Chiara Gadda, relativamente alla gestione dei rischi agricoli e dell’erogazione delle risorse da parte del Fondo Agricat.
“Infine, relativamente alle questioni del Fondo Agricat, si rappresenta che per le calamità 2023, in ottemperanza a quanto previsto dalla legge n. 241 del 1990, la Società che gestisce il Fondo, prima di inviare le istruttorie tecniche ad Agea – titolare del procedimento liquidativo – ha inviato 19.500 comunicazioni di esito dell’istruttoria tecnica, riservando agli imprenditori il tempo per la presentazione di eventuali istanze di riesame”.
“Alle ore 24.00 del 18 febbraio scorso, termine ultimo per la presentazione delle istanze di riesame, ne risultano pervenute circa 600, pari al 3% del totale delle comunicazioni inviate, che risultano attualmente in valutazione. Le comunicazioni per le quali non è stata presentata istanza di riesame saranno soggette a comunicazione definitiva di rigetto”.
“Le denunce di sinistro ammesse a risarcimento, pari a circa 11.700, saranno trasmesse ad Agea per la procedura di liquidazione. A seguire, inizieranno i lavori per il calcolo dei risarcimenti 2024 che saranno valutati sulla base di quanto disposto dal Piano gestione del rischio in agricoltura per il 2024.
È opportuno evidenziare che per le calamità 2024 non sussiste alcun ritardo in quanto il calcolo dei risarcimenti, per normativa vigente, deve prendere in considerazione le perizie di danno redatte dai periti di assicurazione che sono ancora in corso di acquisizione”.
L’onorevole onorevole Maria Chiara Gadda in replica: “Mi ritengo non soddisfatta dalla sua risposta. Da questa infatti si evince come la materia sia ancora lontana dall’essere messa a regime in modo strutturale: questo si vede dai numeri e dall’incertezza che la sua risposta ha rispetto agli effettivi pagamenti, ma soprattutto facendo riferimento anche ai dati che lei ha ricordato rispetto ai pagamenti Agricat”.
“Effettivamente se sono solo 600 le istanze pervenute, rispetto alle 19.000 precedenti, evidentemente esiste una difficoltà da parte delle imprese e del sistema burocratico nel gestire queste pratiche. E anche rispetto alle modifiche degli storici parametri di calcolo, come lei ha ricordato, questa è la normativa vigente, ma credo che si debba rilevare una sofferenza vera da parte degli agricoltori che non si vedono erogare le risorse in tempi certi: tempi che appunto sono legati alla necessità di mantenere la funzionalità di un’azienda. Spero che questo tavolo emergenziale convocato dal Governo possa produrre dei risultati di sistema, perché appunto dalla sua risposta emerge in modo molto chiaro come si rincorra la problematica senza dare una risposta che sia strutturale”.
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