Consiglio Valle del 26 e 27 febbraio 2025

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Il Consiglio Valle è convocato in via ordinaria mercoledì 26 e giovedì 27 febbraio 2025, dalle ore 9, per discutere un ordine del giorno composto di 62 oggetti.

Comunicazioni del presidente del Consiglio

Il presidente Alberto Bertin ha aperto i lavori dell’Assemblea annunciando che mercoledì 5 marzo, in occasione del 50° anniversario della morte di Emilio Lussu, relatore all’Assemblea Costituente del disegno di legge per lo Statuto speciale, la sala Commissioni situata al primo piano di Palazzo regionale sarà a lui intitolata.

«Il 26 febbraio 1948, oramai 77 anni fa, ha segnato una data fondamentale della nostra Autonomia, che in questi quasi 80 anni si è evoluta nella sua fisionomia costituzionale e statutaria – ha detto il presidente Bertin -. L’avvenire della nostra Autonomia però dipenderà, innanzitutto, dalla sua capacità di rinnovarsi e di essere un punto di riferimento e un bene comune per tutta la comunità, e come tale percepito.»

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«Anniversari come quello del 26 febbraio dovrebbero essere occasioni per riflettere sulla prospettiva futura e in particolare sulla nostra Autonomia speciale – ha commentato il capogruppo di RV, Stefano Aggravi -. Non bastano parole o proclami ma bisogna rileggere criticamente molte scelte fatte negli ultimi anni e rilanciare un’azione autonomista forte per la nostra comunità coinvolgendola direttamente. Solo così eviteremo che il pilastro centrale delle nostre istituzioni regionali finisca relegato nella polvere della storia, disperso nella confusione del presente. Non si tratta di cercare il conflitto con lo Stato centrale bensì di esercitare l’autonomia con coraggio e determinazione.»

Il capogruppo di PlA, Aldo Di Marco, ha osservato: «L’Autonomia è un concetto che non appartiene ai singoli movimenti, spesso in contrasto tra loro per rivendicarne il possesso esclusivo, esattamente come le celebrazioni non sono proprietà dei Presidenti o delle Giunte che, per loro natura, si alternano e passano. L’Autonomia è un patrimonio unico e indissolubile del popolo valdostano e il compito delle istituzioni è quello di mettersi al suo servizio, lavorando per rendere la nostra Autonomia sempre più protagonista e rispondente alle prospettive di sviluppo della Valle e di tutti i valdostani.»

«La Regione ha condotto con successo la sua battaglia per l’Autonomia, incidendo in maniera corretta nel mantenimento dei rapporti con lo Stato – ha evidenziato il capogruppo di FP-PD, Paolo Cretier -. Continueremo a procedere a sostegno dell’Autonomia, un percorso complicato ma non impossibile: la specificità non è un dono calato dall’alto ma il risultato di una lunga storia conclusa nel 1945. Il nostro percorso non finisce qui, proseguiamo la strada verso l’Europa dei popoli: prima l’Autonomia, poi la regione e poi la governabilità.»

Il vicecapogruppo della Lega VdA, Erik Lavy, ha detto: «Non so se Chanoux sarebbe così contento di vedere posto il suo busto davanti alla macchina da scrivere di Chabod: le loro visioni erano profondamente diverse. La nostra Autonomia è stata definita “l’endroumìa”, perché le rivendicazioni dei valdostani erano più ampie e oggi, le prerogative del nostro Statuto vengono continuamente erose, soprattutto dall’Unione europea. Oggi, la nostra identità linguistica non esiste praticamente più, il francese è ridotto ad una “macchietta”, una lingua da usare solamente negli eventi istituzionali e i nostri giovani non la amano più. E questo non è colpa dello Stato, è colpa nostra. Faccio un appello affinché si faccia una profonda riflessione su come sia stata applicata la nostra Autonomia.»

Le président de la Région, Renzo Testolin, a souligné «l’importance du travail commun fait pour notre Statut spécial qui appartient à notre histoire institutionnelle et est le pilier de notre futur. Nous avons des péculiarités uniques en Italie et chacun de nous doit s’engager pour les maintenir. Le Président Mattarella a confirmé l’importance de notre langue et nous avons le devoir de travailler pour la maintenir et la relancer avec force. Nous continuons à travailler pour apporter à notre région tous les bénéfices possibles: beaucoup de choses pourront être faite par les Gouvernements qui nous suivront pour continuer à travailler dans le sillon qui a inspiré les premiers Valdôtains qui ont animé l’action de ce Conseil.»

Nelle sue comunicazioni all’Aula, il presidente Bertin, ha poi riferito che «il 20 febbraio, ho ricevuto dal Presidente della Regione copia della lettera di rinuncia all’incarico di Presidente della Commissione paritetica da parte di Francesco Saverio Marini, a seguito della sua elezione a giudice della Corte costituzionale. L’atto di impulso del procedimento di nomina del nuovo componente della Commissione, da inserire nell’ordine del giorno di una prossima seduta è di competenza della Presidenza della Regione.»

Attività legislativa

Norma di attuazione in materia di Istituzioni di alta formazione artistica e musicale

Il Consiglio Valle ha espresso parere favorevole – con 29 voti a favore e 6 astensioni (Lega VdA) – sullo schema di norma di attuazione dello Statuto speciale per la Valle d’Aosta per il conferimento di funzioni in materia di Istituzioni di alta formazione artistica e musicale. 

L’atto, trasmesso dal Ministro per gli affari regionali il 29 novembre 2024, è composto di tre articoli: il primo aggiorna la denominazione dell’Istituto musicale pareggiato della Valle d’Aosta in “Conservatoire de la Vallée d’Aoste”; il secondo introduce per il personale docente del Conservatoire il nuovo sistema di reclutamento previsto dal decreto del Presidente della Repubblica n. 83/2024 per il settore Afam, superando così il precedente sistema basato sulle graduatorie nazionali, che escludeva i docenti che avevano prestato servizio presso l’Istituto musicale della Valle d’Aosta dall’accesso agli incarichi a tempo determinato e indeterminato; il terzo disciplina le modalità di trasferimento del personale docente tra istituzioni di Afam operanti in Valle d’Aosta e sul resto del territorio italiano, subordinandolo all’accertamento della conoscenza della lingua francese, in analogia con quanto già previsto per le istituzioni scolastiche regionali.

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Il parere sullo schema di norma di attuazione sarà ora inviato al Ministro per gli affari regionali per il prosieguo del suo iter, che si concluderà con l’approvazione del decreto legislativo da parte del Consiglio dei ministri.

Il dibattito in Aula

La capogruppo di PCP, Erika Guichardaz, ha annunciato il voto a favore sulla norma che «va ad adeguare il Conservatoire alle nuove procedure nazionali, risolvendo parzialmente il problema dei trasferimenti, soprattutto in entrata. Può essere una buona possibilità per chi vuole rientrare nella nostra regione, ma difficilmente per altri. È un passo avanti rispetto alla personalità giuridica del Conservatoire, un Istituto che è un orgoglio per tutta la regione.»

Pour le président de la première Commission, Erik Lavevaz (UV), «cette disposition n’est pas une simple norme technique; elle a des retombées importantes pour l’activité de notre Conservatoire. La musique, comme tous les arts, a toujours besoin d’une source d’inspiration pour pouvoir vivre. Une situation où les professeurs sont toujours les mêmes empêche un environnement artistique stimulant: la mobilité des professeurs est donc très importante pour favoriser les expériences et valoriser les jeunes talents.»

Il capogruppo di FI, Pierluigi Marquis, ha condiviso «l’importanza della norma di attuazione, ringraziando la Commissione paritetica per il lavoro svolto: questa norma può contribuire a risolvere i problemi che si sono manifestati nel tempo per il reclutamento del personale, migliorando l’approccio alla mobilità in ingresso e in uscita per dare opportunità anche di maturare esperienze a chi ha lavorato sempre in Valle.»

Il capogruppo dell’UV, Aurelio Marguerettaz, ha voluto precisare che «lo schema di decreto approvato dalla Commissione paritetica deve avere il parere favorevole del Governo nazionale per poter proseguire il suo iter. All’epoca era stato dato parere negativo da Roma perché si aspettava una norma nazionale che regolasse la materia. Il testo non è mai stato legiferato e questo è il motivo per cui la nostra norma è rimasta giacente nei cassetti, nostro malgrado. La componente statale ha preso atto di questa impasse e, per superare lo stallo, finalmente ha dato parere positivo.»

L’assessore al sistema educativo, Jean-Pierre Guichardaz, ha sottolineato: «L’evoluzione sostanziale che colloca il nostro Conservatorio all’interno di un quadro normativo più definito e coerente con il sistema nazionale di Alta formazione artistica e musicale rappresenta un riconoscimento significativo. Questo passaggio offre nuove opportunità di crescita per studenti e docenti, consolidando il ruolo del conservatorio nella valorizzazione dell’eccellenza musicale della nostra regione. Il nuovo status di “Conservatoire” garantisce agli studenti percorsi formativi riconosciuti a livello nazionale ed europeo, assicurando la totale spendibilità dei titoli di studio e favorendo la mobilità tra la Valle d’Aosta e il resto d’Italia, pur tutelando la nostra specificità linguistica. Inoltre, i docenti che intendono trasferirsi in Valle d’Aosta dovranno dimostrare la conoscenza della lingua francese, in linea con i principi dello Statuto speciale, assicurando così un ambiente formativo realmente bilingue. Questo provvedimento rappresenta un investimento strategico nella cultura e nell’educazione e si inserisce in una più ampia visione di valorizzazione della nostra identità culturale, in cui la formazione musicale ha un ruolo chiave. Il Conservatorio continua ad essere un punto di riferimento, e lo sarà ancora di più, non solo per gli studenti valdostani, ma anche per chi, provenendo da altre regioni e paesi, desidera formarsi in un contesto bilingue con una solida tradizione musicale.»

Variazione al Bilancio

l Consiglio Valle ha approvato, con 19 voti a favore (UV, FP-PD, PlA, SA) e 16 astensioni (Lega VdA, RV, FI, PCP), il primo provvedimento di variazione al bilancio di previsione della Regione per il triennio 2025-2027.

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Presentato dalla Giunta regionale il 28 gennaio, il testo legislativo si compone di diciassette articoli che dispongono per il triennio una manovra in parte spesa per complessivi 48 milioni di euro, di cui 35,1 milioni finanziati da maggiori entrate e 12,9 milioni compensate con riduzioni di spese.

La relazione d’Aula

Nell’illustrare l’atto all’Aula, il consigliere Antonino Malacrinò (FP-PD) ha evidenziato che «le spese correnti sono aumentate di 31,5 milioni di euro, di cui 21,8 milioni destinati alla costituzione di un fondo stabilito in base alle regole della nuova governance economica europea e agli accordi sottoscritti con il Ministero dell’economia e di cui la Regione si fa carico anche per gli enti locali. Altri 8 milioni di euro sono invece stanziati per la restituzione allo Stato delle risorse ricevute in eccesso rispetto alla perdita di gettito connessa all’emergenza Covid-19. Le spese di investimento, sempre nel triennio, aumentano di 3,6 milioni di euro.»

«Il provvedimento – ha proseguito – prevede inoltre, per il 2025, un’integrazione di 1,7 milioni di euro a favore dell’Università della Valle d’Aosta per sostenere la gestione del nuovo polo universitario, coprire gli incrementi stipendiali del personale docente e tecnico-amministrativo, nonché per la separazione dello spazio della caffetteria, rendendola fruibile anche nei periodi di chiusura delle attività didattiche, e per l’allestimento del foyer. Due milioni di euro sono destinati a interventi prioritari per la messa in sicurezza della rete viaria regionale, in particolare per lavori urgenti alla galleria paramassi ‘Devies’ nel comune di Châtillon. Un incremento di 900mila euro a favore degli enti locali servirà, in particolare, a finanziare l’adeguamento della struttura socio-assistenziale per anziani di Gressoney-Saint-Jean. Il provvedimento prevede inoltre il rifinanziamento della legge regionale sui contributi agli enti cooperativi, con l’obiettivo di soddisfare un numero maggiore di richieste da parte dei potenziali beneficiari, e l’istituzione di un fondo speciale per un nuovo intervento legislativo volto a modificare le leggi regionali in materia di trasporti. Infine, è disposto il trasferimento alla Regione del personale attualmente impiegato da Area VdA per lo svolgimento di alcune attività legate ai programmi europei.»

Il dibattito in Aula

Annunciando il voto di astensione alla legge nel suo complesso, il capogruppo di Rassemblement Valdôtain, Stefano Aggravi, ha rilevato «una novità che non deve essere sottovalutata perché è un’anticipazione della nuova finanza pubblica di derivazione europea con cui ci dovremo confrontare nei prossimi anni. Si tratta della creazione di un fondo da utilizzare per ripianare i disavanzi o che, in caso di avanzi di amministrazione, prevede il vincolo delle cifre per investimenti indiretti. Ulteriore principio di rilevanza è quello che riguarda l’impegno tra Stato e Regione, nell’ambito dell’Accordo siglato alla base dei presupposti finanziari di questo provvedimento, per la definizione di un’apposita norma di attuazione sul sistema territoriale integrato, in cui la Regione provvederà per sé e per gli enti locali al contributo per il conseguimento degli obiettivi di risanamento e di coordinamento della finanza pubblica. Una situazione delicata ancora da definire che delineerà i futuri rapporti tra Roma e la Valle d’Aosta. Auspichiamo il proseguimento delle contrattazioni anche su ulteriori punti altrettanto importanti come quello sulla norma di attuazione o la legge statale sulla zona franca, le cui risorse di funzionamento furono individuate proprio tra quelle “concorrenti” tra lo Stato e la Regione. È quanto mai importante avviare una proficua collaborazione con Roma su temi come questo al di là dei necessari accordi da prendere anno per anno in materia finanziaria, così da consentire di raggiungere un obiettivo dalle sicure ricadute positive per tutto il nostro territorio.»

La capogruppo Erika Guichardaz ha annunciato la decisione di Progetto Civico Progressista di «non votare nessuno degli articoli. Riteniamo che alcuni siano meritevoli di nota, ma abbiamo molte perplessità su tanti altri, come ad esempio quello sull’Università della Valle d’Aosta: si aggiungono ulteriori risorse non previste per una sede che, nonostante sia lì da oltre vent’anni, è un cantiere senza fine.»

Il presidente della Regione, Renzo Testolin, ha replicato: «L’accordo stipulato con lo Stato è positivo perché, da un lato, ha stabilizzato le risorse da riconoscere al risanamento della finanza pubblica e, dall’altro, ci ha riconosciuto 84 milioni di euro di risorse da noi richiesti a compensazione di minori entrate derivanti da agevolazioni fiscali applicate dallo Stato su tributi destinati alla nostra Regione, che verranno ridistribuiti al nostro territorio in tranche annuali di 8,4 milioni. Per altro, queste risorse non saranno una partita di giro perché, seppur attualmente destinate a “fondi di accantonamento”, si potranno riutilizzate nell’annualità successiva per finanziare gli investimenti. Infine, è interessante sottolineare come la nostra realtà sia una delle poche che, grazie ad una buona e attenta amministrazione, è in grado di avere delle entrate correnti che vengono poi destinate in quota parte investimenti: un obiettivo che lo stesso Governo italiano, mutuando le indicazioni dell’Ue, ci impone proprio con gli accantonamenti di cui sopra. Questo meccanismo ci permette di mettere del fieno in cascina per utilizzarlo l’anno successivo e programmare in modo più puntuale ancora gli investimenti da fare. Per quanto riguarda l’Università della Valle d’Aosta, i fondi assegnati serviranno a coprire i maggiori costi derivanti dalla gestione del nuovo polo universitario e dall’aumento contrattuale del personale amministrativo e insegnante, aumento non prevedibile nel momento di approvazione del bilancio di previsione della Regione. Il provvedimento, infine, fornisce anche risposte concrete al territorio, finanziando interventi per la viabilità, il trasporto pubblico e le strutture di accoglienza per anziani e disabili. Nel complesso, si tratta di un disegno di legge capace di dare fin da subito risposte importanti alla comunità.»

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Procedura celere

 

L’Assemblea affronterà poi la proposta di legge del gruppo Lega Vallée d’Aoste sulla valorizzazione degli artisti in Valle d’Aosta.

L’Aula si confronterà anche su quattro proposte di legge in materia di elezione del Consiglio Valle. Sono state presentate dall’Union Valdôtaine il 14 luglio 2023, dal Progetto Civico Progressista il 26 aprile 2022, da Lega Vallée d’Aoste e Forza Italia il 3 agosto 2023, da Rassemblement valdôtain il 7 ottobre 2024.

Saranno inoltre trattati due disegni di legge presentati dalla Giunta regionale. Il primo contiene disposizioni urgenti per lo svolgimento contestuale, nel 2025, delle elezioni regionali e generali comunali. Il secondo provvedimento riguarda gli interventi regionali a sostegno dell’organizzazione delle gare di Coppa del mondo di sci alpino femminile assegnate a La Thuile per la stagione 2024/25.

Interrogazioni a risposta immediata

Sono state anche iscritte tre interrogazioni a risposta immediata. La prima, del gruppo Rassemblement Valdôtain, vuole conoscere l’incidenza delle tariffe applicate ai sub-Ato rispetto alla quantificazione finale della tassa sui rifiuti (Tari); la seconda, del gruppo Lega Vallée d’Aoste, riguarda le misure per tutelare i livelli occupazionali del personale della Società di Servizi; la terza, del gruppo Progetto Civico Progressista, chiede conto del disegno di legge di istituzione di un ente strumentale regionale per la gestione dei servizi alla persona.

Interrogazioni

Le interrogazioni di Forza Italia sono su: informazioni sui benefici erogati ai cittadini e alle attività produttive per i danni subìti a seguito dell’alluvione di giugno 2024; stato dei lavori di manutenzione del ponte di Issogne; realizzazione di una rotonda nel comune di Champdepraz; verifiche delle anomalie al sistema informativo ospedaliero Trakcare; tempistiche di presentazione in Commissione consiliare della nuova legge sull’edilizia residenziale pubblica.

Le interrogazioni di Lega Vallée d’Aoste sono su: attivazione della Carriera alias nelle scuole; tempistiche di recepimento del decreto Salva casa; azioni per garantire la sicurezza interna all’ospedale Parini.

I gruppi Lega VdA e Rassemblement Valdôtain chiedono informazioni sui finanziamenti alle imprese colpite dall’alluvione dell’estate 2024.

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Le interrogazioni di Progetto Civico Progressista sono su: definizione di un protocollo per rispondere alle gravi carenze di personale al Tribunale e alla Procura di Aosta; piena fruibilità del nuovo polo universitario; copertura delle sedi vacanti dei dirigenti scolastici; promozione delle lavorazioni tessili tradizionali; informazioni sulle prestazioni sanitarie erogate in intramoenia; creazione di un nuovo ente strumentale in sostituzione della Società di servizi Valle d’Aosta.

Le interrogazioni di Rassemblement Valdôtain sono su: comparazione tra i livelli retributivi applicati al comparto unico valdostano e a quelli di altre Regioni; avanzamento dei lavori di Rav Spa sul tratto antistante l’uscita autostradale di Courmayeur; restauro del castello di Introd; informazioni sul personale sanitario dell’Ausl utilizzato per svolgere mansioni non pertinenti al proprio profilo professionale; situazione delle strutture residenziali per anziani.

Interpellanze

Le interpellanze di Forza Italia sono su: messa in sicurezza della strada statale n. 26 in prossimità di Saint-Vincent; istituzione di una struttura operativa interna all’Arer per risolvere i disagi legati alla manutenzione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica; indicazioni dall’Ausl per l’individuazione di misure straordinarie per la riduzione delle liste di attesa; sostituzione di medici specialisti in medicina di emergenza-urgenza dimissionari; contrasto al mancato pagamento delle fatture relative al servizio di elisoccorso.

Le interpellanze di Lega Vallée d’Aoste sono su: promozione di una campagna informativa sui benefici e rischi del consumo di latte crudo; soluzione delle criticità di alcuni alloggi Arer; adeguata comunicazione per l’accesso al Percorso tutela; costi delle rette dei malati di Alzheimer e demenza senile nelle Rsa a carico della sanità regionale; intenzione di ripensare al progetto RiUscire valutando altre forme di intervento; predisposizione di un albo regionale degli esercizi storici, tradizionali e di vicinato.

Le interpellanze di Progetto Civico Progressista sono su: avvio delle procedure per il rinnovo degli organi di Cva Spa; aggiornamento dei requisiti per l’iscrizione all’elenco regionale delle organizzazioni di volontariato di protezione civile; percorribilità integrale della cinta muraria romana di Aosta; revisione delle procedure di accesso al reparto di pediatria dell’ospedale Beauregard; azioni per tutelare l’immagine dell’Ausl.

Le interpellanze di Rassemblement Valdôtain sono su: initiatives législatives pour garantir l’accès pendant l’hiver des résidents à leur propriété; contrasto all’abbandono delle terre di montagna; completamento dei lavori di innevamento programmato nel comprensorio di Champorcher; riorganizzazione dello Sportello unico per le attività produttive entro la fine della Legislatura; sviluppo a Verrès di un unico polo di servizi in ambito sanitario; requisiti per l’accesso al corso da assistente infermiere; eventuale organizzazione di gare di Coppa del Mondo di sci a Breuil-Cervinia.

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Mozioni

All’ordine del giorno figurano anche due mozioni del gruppo Forza Italia. Con la prima si sollecita l’organizzazione di audizioni in Commissione consiliare per analizzare la proposta di riduzione tariffaria autostradale; con la seconda si chiede al Governo di presentare al presidente della Commissione consiliare competente la documentazione sui lavori del nuovo ospedale I e il piano dei costi.





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