La Guida Lombardia di DOVE, in edicola a marzo 2025

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 


Un viaggio immersivo in Lombardia, luogo ricco di tradizioni, bellezze naturali, cultura e modernità, dove ogni angolo racconta una storia unica. Un mosaico di paesaggi, che spaziano dalle Alpi alla Pianura Padana, passando per laghi, colline e città piene di vita. A partire da Milano, cuore pulsante di innovazione e arte.

Una guida di 194 pagine, allegata gratuitamente al numero di marzo di Dove (in edicola dal 28 febbraio), che accompagna in un tour tra le le “eccellenze” nell’artigianato, nel fashion, nel design, nella cultura e nell’arte della regione più all’avanguardia in Italia.

LEGGI ANCHE: Parole nuove nel turismo? L’editoriale del numero di marzo di “DOVE”, in edicola da venerdì

Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 

Ogni area ha le sue peculiarità: il Varesotto con il Lago Maggiore, la sponda del Lario con Como e Bellagio, la Valtellina per gli sport invernali, la Brianza con Monza e il suo parco, la Bassa Lombardia con Lodi e Cremona. Oltre a città storiche come Mantova, Bergamo e Brescia. Seguiteci tra i capitoli della guida. Alla scoperta del meglio della Lombardia

Milano e provincia

Estro, talento, competenza. Un’invidiabile manualità. Un istinto naturale per la ricerca della bellezza. E una passione che rende speciale tutto che quello che creano. Con le loro storie esemplari, sono loro, gli artigiani, le vere “eccellenze” di Milano.

Restauratori, intagliatori, orafi, fashion designer ma anche decoratori, liutai e ceramisti. Capaci di ridisegnare la toponomastica fisica ma anche mentale ed emotiva della città con i loro manufatti “unici”. E di proporre una mappatura inedita dei quartieri, quelli centrali e più monumentali e quelli periferici erroneamente considerati marginali e invece ricchi di energia positiva.

Incontrarli significa regalarsi un viaggio immersivo tra l’Isola e il Nolo, il Naviglio Pavese e le Cinque Vie, Niguarda, la zona Ripamonti e alcune mete del fuori porta; curiosare negli atelier più interessanti e originali; e raccogliere dettagli su quella che gli stessi maestri d’arte amano definire “felicità del fare”. (Paolo Galliani)

LEGGI ANCHE: Milano: quartiere Isola e Porta Nuova, cosa vedere e cosa fare

Sondrio e provincia

La piccola capitale fra i monti, il salotto buono di Sondrio, orgoglioso dei suoi fasti. E poi le montagne dei prossimi Giochi Olimpici, fra lo snowboard ed il freestyle che “invaderanno” Livigno, con una ventata di acrobazie e gioventù. Bormio, invece, attende gli uomini jet a cimentarsi sulla mitica pista Stelvio, che terrà anche a battesimo la vera news di Milano Cortina 2026: le prime gare a cinque cerchi dello scialpinismo.

LEGGI ANCHE: Livigno, tra tradizione e modernità il piccolo Tibet di Valtellina guarda al futuro

Ed ancora: borghi tenaci, abbarbicati alle rocce; chiese sontuoso ed apparizioni miracolose; arditi passi di montagna da scalare anche in bici come i campioni;  filari di viti solatii, profilati di muretti a secco, che regalano un oro rosso puro nei calici. La Valtellina è un canto a più voci: l’acqua è il suo elemento e non solo per la neve delle cime, i fiumi che ne hanno plasmato la forma, o le cascate che ancora stupiscono con il loro spirito “sublime”. Qui l’acqua è quella termale di alcune fonti storiche che stregarono i romani e che oggi curano lo stress della modernità. Un’altra cura? C’è quella a base di pizzoccheri, bresaola e bitto, le star locali della cucina “tellina”. (Lucia Galli)

Prestito personale

Delibera veloce

 

Varese e provincia

A Varese si coglie più che altrove quanto l’antica vocazione mercantile, industriale e artigianale possa andare a braccetto con l’arte nelle sue svariate forme. Anzi: quanto le prime siano premessa a quest’ultima. Si intercettano antiche chiese e villaggi sepolti dalla storia sui sentieri che erano soprattutto vie di commercio e comunicazione. Si rimane a bocca aperta dinanzi allo splendore degli edifici di secoli più recenti, opera della neonata borghesia industriale in cerca di riposo e luoghi ameni.

Monastero di Santa Caterina del Sasso sul Lago MaggioreMonastero di Santa Caterina del Sasso sul Lago Maggiore
Il monastero di Santa Caterina del Sasso sul Lago Maggiore, in provincia di Varese (iStock)

L’alternarsi di laghi e colline boscose è oggi, come allora, molla per la villeggiatura. Ma lo stile di vita del XXI secolo richiede anche la possibilità di praticare passeggiate e sport: su questo Varese è imbattibile grazie alla presenza di specchi d’acqua attorno ai quali si sono realizzate minuziose piste pedonali e ciclabili, maneggi e rimessaggi per sport nautici. Varese si candida così ad essere la provincia del turismo all’aria aperta anche grazie agli splendidi panorami e ai borghi dipinti che la costellano. (Riccardo Lagorio)

Como e provincia

Sono passati secoli da quando i grandi letterati solcavano le Alpi per immergersi nelle atmosfere del Grand Tour, ma il lago, anzi il Lario come lo chiamano i suoi abitanti, è sempre sotto i riflettori del mondo, capace come pochi di attirare celebrità. Nella guida Lombardia si parla del capoluogo, città Natale di Alessandro Volta, capitale della seta e Città creativa Unesco, dei piccoli paesi color pastello che si specchiano nell’acqua, delle fioriture nei parchi secolari e di funicolari. Che non portano alle piste da sci (in tutta la provincia c’è un solo impianto di risalita, a Lanzo d’Intelvi) ma su plateau di mezza montagna, dove la vista da cartolina non è l’unica protagonista.

LEGGI ANCHE: Tra i gioielli del lago: cosa vedere a Como e dintorni

Imperdibili le ville della nobiltà lombarda trasformate in musei o in rifugi a cinque stelle, una sorpresa i ristoranti, stellati Michelin oppure storiche trattorie, dove il pesce viene pescato fresco ogni mattina. E se in cielo passa un idrovolante, meglio fermarsi a guardare: è quello della più antica scuola del mondo. (Elena Luraghi)

Lecco e provincia

Un territorio dove l’eleganza senza tempo dei borghi e delle ville affacciate sul Lago di Como si intreccia con la potenza primordiale delle montagne, dei fiumi e delle colline. Partendo dal cuore della città di Lecco, con le sue piazze ricche di storia e cultura, un viaggio che si dispiega come la voce degli elementi. Le cime possenti del Resegone e delle Grigne, i pascoli della Valsassina, le piste innevate dei Piani di Bobbio.

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

LEGGI ANCHE: Lecco: cosa vedere e cosa fare nella città dei Promessi Sposi

Poi le acque del lago, lungo la sponda orientale, su cui si affacciano centri industriosi come Mandello del Lario e Dervio, frazioni silenziose come Corenno Plinio ed eleganti dimore come Villa Monastero a Varenna. Ancora acqua, quella del fiume Adda, da inseguire lungo la ciclabile immersa nel verde fino al ponte di ferro di Paderno, capolavoro di ingegneria. E infine le morbide colline della Brianza, un balcone privilegiato sulla Pianura Padana tra terrazze coltivate a viti, casolari in pietra e boschi di castagni. Tanti ecosistemi per un unico orizzonte di avventura ed esplorazione. (Antonio Oleari)

Bergamo e provincia

Veduta di Bergamo (iStock)Veduta di Bergamo (iStock)
Veduta di Bergamo (iStock)

Nel Bergamasco si coltivano due virtù, il Bello e il Buono. Il Bello dei borghi-gioiello da raggiungere in auto o pedalando lungo una ragnatela di ciclo vie panoramiche. Il Bello della natura dolce del Lago d’Iseo e delle rive dei fiumi Adda e Brembo. E quello della natura grandiosa dei monti, le Alpi orobiche e la Presolana, mito alpinistico che supera abbondantemente i Duemila. Ambite mete di trekking e arrampicate.

E poi c’è il bello dell’arte, le chiese romaniche affrescate, i fasti del Barocco e l’eleganza del Liberty. I capolavori di Lorenzo Lotto e i grandi panorami dalle mura veneziane della città, Patrimonio Unesco. E l’Unesco ha premiato anche la virtù del Buono, impalmando Bergamo Città Creativa della Gastronomia, per i suoi eventi, per i formaggi della Cheese Valley dove si produce il 20% dei prodotti caseari Dop Italiani.

Senza dimenticare i vini della Valcalepio, i ristoranti stellati e le trattorie sincere dove deliziarsi con specialità iconiche come le polente, i casoncei, la cui ricetta risale al Medioevo. Forse apprezzati anche da Leonardo quando era da queste parti, mappando fiumi, monti e laghi.  (Mariella Grossi)

LEGGI ANCHE: Bergamo: cosa vedere e cosa fare nella Città dei Mille

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

Brescia e provincia

Tutto in questo territorio è inaspettato. A partire da Brescia, armonico mix di passato e futuro. Brixia romana e i suoi capolavori sono patrimonio Unesco, così come le mura medioevali e rinascimentali del Monastero di San Salvatore e la chiesa di Santa Giulia. Ma Brescia è anche proiezione al futuro, che riprogetta antiche mura come luoghi di aggregazione per le nuove generazioni.
Il territorio regala le emozioni della montagna, dalle Prealpi adatte a tutta la famiglia all’alta quota del ghiacciaio del Presena, che offre lo sci da autunno a primavera e in estate escursioni e arrampicate per alpinisti veri.

LEGGI ANCHE: Franciacorta: borghi, castelli, passeggiate e bollicine. Vivere al meglio le colline di Brescia

Nelle vallate si legge la storia antica nei borghi di pietra e in una delle più ampie aree di petroglifi al mondo, lasciati nel 5.000 a.C. dal popolo dei Camuni, patrimonio Unesco dal 1979. Imperdibili i laghi prealpini – Iseo, Idro, Garda – con i loro tesori storici e naturalistici, dove fare escursioni a piedi e percorsi cicloturistici. Ricchissima anche l’enogastronomia, fra pesce di lago e spiedo bresciano, formaggi presidio Slow Food e le prime bollicine italiane Metodo Classico in Franciacorta, luogo anche di ville, castelli, monasteri. (Elena Bianco)

Monza e provincia

Duomo di MonzaDuomo di Monza
Il Duomo di Monza, capolavoro di stile romanico e gotico (iStock)

Artigianato e motori, arte e gastronomia, architettura e storia. Monza e il suo territorio raccontano storie di successo ed affermano la loro piena identità. Tra i suoi capolavori architettonici (la Villa Reale, il Duomo) e culturali (i Musei Civici) la città nasconde scrigni di artigianato autentico come il cappellificio Vimercati e curiosità poco note come il museo più piccolo al mondo.

In Brianza, invece, il paesaggio sembra tracciato da uno dei famosi designer che hanno trasformato la zona in un distretto diventato eccellenza mondiale: musei aziendali, showroom, collezioni permanenti come quella del MAC di Lissone raccontano mezzo secolo di arte del mobile. E ancora: ville di delizia dell’antica nobiltà, parchi naturali da godere a piedi o in bicicletta, centri storici di epoca medievale, conventi. Con la storia che diventa tradizione anche a tavola: dalla riscoperta della luganega monzese e del suo risotto, al nuovo marchio della patata bianca di Oreno. (Antonio Oleari)

Pavia e provincia

Un itinerario alla scoperta dei tesori artistici e delle eccellenze artigiane e gastronomiche della Provincia di Pavia e delle sue tre macro aree: Pavese, Oltrepò Pavese e Lomellina. Dalle basiliche lungo i cammini religiosi che attraversano Pavia, la capitale longobarda sulle rive del Ticino, e i suoi pittoreschi scorci, fino ai castelli che spuntano dalle campagne del pavese che accompagnano, una volta superato il Po, alle dolci colline oltrepadane, terra di mani laboriose che da secoli lavorano nelle norcinerie dello storico Salame di Varzi Dop, e nelle centinaia di cantine di cui sono costellati i piccoli borghi, come Varzi, Romagnese, Zavattarello, Fortunago, la Valle Versa e la Valle Staffora.

LEGGI ANCHE: Pavia: dai tesori del centro storico al pittoresco lungofiume

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

Un quadro ancora diverso, una volta scesi dai crinali, nella piana Lomellina, un mosaico di specchi d’acqua e verdi campi che disegna la terra del riso. Qui nascono chicchi pregiati ed eccellenze gastronomiche, tra castelli e abbazie che consacrano questo fazzoletto che si estende attorno alla ducale Vigevano, come la Loira lombarda. (Eleonora Lanzetti)

Lodi e provincia

Piazza del Duomo a Lodi Piazza del Duomo a Lodi
Piazza del Duomo a Lodi (iStock)

Lodi e il Lodigiano sono caratterizzati da un territorio pianeggiante e particolarmente fertile anche grazie a interventi secolari di bonifiche e canalizzazioni idrauliche. Oggi quelle opere sono il perfetto contesto dove passeggiare in bicicletta e entrare in contatto con una natura che altrove è scomparsa. Sono inoltre la premessa a un’esclusiva produzione casearia apprezzata da secoli e presente ancora oggi con prodotti senza eguali. Ma il Lodigiano è molto di più di mucche e pannocchie.

Il capoluogo è una città ricca di monumenti storici e artistici, sempre in fermento grazie a occasioni di approfondimento culturale. Musei e spazi espositivi propongono durante l’anno cartelloni che coinvolgono manieri e ville dell’intero territorio. Per scegliere una vacanza a Lodi e nel Lodigiano va sottolineato anche un altro importante aspetto turistico, quelle legato alla natura. Paesaggi rurali, borghi minimi e parchi naturali sono ideali per coloro che ricercano contrade e suggestioni inaspettate, sempre lontano dalla folla ma che sanno –forse proprio per questa ragione- emozionare. (Riccardo Lagorio)

Cremona e provincia

Nella quiete della Bassa Lombardia, tra le anse del Grande Fiume e paesaggi che invitano alla lentezza, si snoda un itinerario che intreccia arte, sapori e saperi antichi. Cremona si rivela come una piccola capitale dell’eccellenza artigiana: il suono unico dei suoi violini nasce da secoli di arte liutaria, custodita nelle botteghe e celebrata nei luoghi simbolo come il Museo del Violino e la storica Casa Stradivari. Qui, il legno prende vita, trasformandosi in emozione, mentre le vie acciottolate del centro conducono al cuore della città, tra la grandiosità del Duomo e l’eleganza senza tempo del Torrazzo.

LEGGI ANCHE: Cosa cè di nuovo a Cremona, la città dei violini e dei giovani liutai

Proseguendo verso Casalmaggiore, il paesaggio si distende lungo le rive del Po, dove la tradizione incontra l’ingegno umano. In questa cittadina, il Museo del Bijou racconta una storia brillante di creatività e moda, un tempo fiore all’occhiello dell’imprenditoria locale. Poco distante, Crema affascina con la sua grazia discreta. I palazzi rinascimentali, i cortili segreti e l’eredità veneziana uniti a un’atmosfera intima ne fanno il simbolo della città minore d’eccellenza. Eccellenza che ancora vive nei laboratori dove si continua l’arte della costruzione di organi, una tradizione che si lega alla profondità dei suoni e al culto del bello.

Soncino, infine, emerge dalla pianura come un gioiello medievale. La sua Rocca Sforzesca, con le torri e i camminamenti, invita a un viaggio nel tempo, mentre la Casa degli Stampatori racconta la storia della prima Bibbia ebraica stampata qui nel 1488.

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

In ogni tappa, la Bassa Lombardia conquista anche a tavola, con i suoi sapori intensi. Dai marubini in brodo al miele dolce del torrone, fino alla nota pungente della mostarda, ogni prodotto, ogni ricetta rivelano una cucina profondamente radicata nella terra. È un viaggio lento e meditato che non si limita alla superficie, ma invita a entrare nell’anima del territorio, per scoprire un’Italia lontana da palcoscenico e frastuono. (Silvia Ugolotti)

Cattedrale di Cremona Cattedrale di Cremona
La Cattedrale di Cremona (iStock)

Mantova e provincia

C’è una parola d’ordine per visitare il Mantovano: centellinare. Nel senso letterale, di assaporarne le bellezze lentamente, come si fa coni suoi vini dei Colli. Assaporare la grande arte del Rinascimento a Sabbioneta, e a Mantova dove Palazzo Ducale, dopo restauri ancora in corso, si presenta in una veste nuova, con sale e percorsi mai visti prima. Assaporare i paesaggi agresti andando alla ricerca  dei borghi storici, ognuno con il suo tesoro, la fastosa Abbazia di Polirone, il Palazzo dei Gonzaga con giardino monumentale a Volta Mantovana, gli scorci di Medioevo a Cavriana.

LEGGI ANCHE: A Mantova, tra libri, arte e tortelli

Assaporare la natura del Po, dei laghi, del Mincio, anche in bici e in barca, soprattutto quando fiori di loto ricoprono gli specchi d’acqua. E sorprendersi per i voli di aironi e cicogne nelle Oasi Naturali. Assaporare i piaceri della tavola, Grana e salumi, le zucche più buone d’Italia, in una zona ancora ricca di osterie sincere (anche di stellati) con menu di sapienza contadina, sebbene molti piatti arrivino dai ricettari delle regge rinascimentali, dalle torte agli agnoli. Assaporare un viaggio perché un weekend non basta per scoprire tutto.  (Mariella Grossi)





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Microcredito

per le aziende

 

Source link