Narcotraffico sul Gargano, richieste di condanna per Miucci, Iannoli e Pettinicchio #finsubito prestito immediato – richiedi informazioni –

Condanne a 12 anni di reclusione ciascuno, e multe per 40mila euro. Queste le richieste avanzate dal pm della DDA di Bari, Ettore Cardinali, a carico del boss Enzo Miucci, 40enne ritenuto il reggente del clan Li Bergolis a Monte Sant’Angelo, e del suo braccio destro Matteo Pettinicchio, nonché del 47enne Claudio Iannoli, di Vieste, a processo davanti al Tribunale di Foggia.

I tre sono accusati, a vario titolo, di concorso in spaccio di sostanze stupefacenti nonché di possesso ed utilizzo illegale di apparati telefonici all’interno di istituti di detenzione. Il tutto, con l’aggravante contestata della mafiosità “per aver agevolato il clan Li Bergolis, permettendone l’operatività nonostante lo stato di detenzione dei suoi vertici e consentendo al clan di continuare a mantenere il controllo sul narcotraffico a Vieste”.

La requisitoria si è conclusa poco fa, davanti al Collegio presieduto dal dott. Antonio Diella. Gli imputati – Enzo Miucci, difeso dai legali Innocenza Starace e Raul Pellegrini, Claudio Iannoli dall’avvocato Salvatore Vescera e Matteo Pettinicchio dall’avv. Francesco Santangelo – furono coinvolti in una operazione dei carabinieri del Ros e del Nucleo Investigativo del Comando provinciale di Foggia (qui i dettagli del blitz). Con Miucci, Pettinicchio e Iannoli furono arrestati altri Mario e Davide Carpiano – fratelli tra loro, di Vieste – inizialmente sottoposti agli arresti domiciliari e giudicati con rito abbreviato.